Pensare a certe coincidenze viene quasi paura. Questa mattina stavo giusto cantando "La guerra di Piero" e neanche due ore dopo mentre spulcio tra le storie più vecchie, ne trovo una che è basata su tale canzone. Non potevo non leggerla, soprattutto dopo aver visto il nome di Lovino nell'introduzione (ormai mi sono innamorata di questo personaggio). Purtroppo quella testa calda si è lasciato uccidere in un modo alquanto stupido (ammetto di aver pensato "e spicciati a farlo fuori, coglione"), ma senza l'imminente morte non gli sarebbero venuti a galla tutti i ricordi del fratello, del nonno e di Antonio. Povero Antonio, come farà ora che il suo amato è morto?
Devo ammmettere che ho sempre immaginato Lovino come partigiano, il suo odio per Germania aiuta, e sono felice, per una volta, di non vederlo piagnucolone.
La storia è scritta veramente bene, sembrava di camminare al finco di Lovino, complimeni (mi è pure scappata una lacrimuccia... ok, più d'una).

Oh ma bene... fic! *-* Allora, come ispirazione De Andrè è più che azzeccato e hai sviluppata bene la storia, soprattutto il finale (no va bè, che moriva lo si sapeva già dal principio u.u'''), come spiega i suoi sentimenti verso le persone a lui care. C'è qualche errore di grammatica, ma quelli capitano a chiunque XD E poi... questa canzone la stavo cantando un'ora fa con una mia amica nella versione tett'esca... Sparagli Gillbert sparagli ora... XDDD

Molto intensa. Ovvio, essendo tratta da una canzone del grande De'André. Mi dispiace che la Germania faccia la "parte del bastardo", ma daltronde la storia è quel che è... ù.ù Davvero ben scritta, tenerissimi i pensieri di Lovino verso il fratello (io amo Feli-chan!). Complimenti.