Recensioni per
Soul of Gold - Cancer
di Smeralda Elesar

Questa storia ha ottenuto 16 recensioni.
Positive : 16
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
01/09/19, ore 18:59
Cap. 4:

Ciao!
Non sono propriamente una patita di Deathmask: non mi ha mai fatto né caldo, né freddo. 
Tuttavia, ho apprezzato tantissimo la versione che ne hai dato in questa storia. Perché, se proprio dovessi caratterizzare il cavaliere del Cancro, lo farei esattamente in questi termini. 
Hai restituito a un personaggio oggettivamente bistrattato tutta la dignità e la coerenza che fino ad adesso gli erano mancate: oltre ad essere divertenti e perfettamente in linea col modo di pensare di un siciliano DOC, le riflessioni di Death e il suo atteggiamento rispetto agli eventi appaiono come il frutto di una naturale maturazione. 
A mio avviso, infatti, non è credibile che un personaggio "cattivo" (perché, diciamocelo pure, prima e durante la Battaglia delle Dodici case, Cancer è uno dei pochi cavalieri d'oro che non mostrano alcun segno di redenzione per il loro operato) diventi un santarellino di punto in bianco. Analizzando le sue precedenti azioni, ed essendo stato a contatto con dolore e sofferenza, Death ha finalmente compreso che le sue passate convinzioni erano meno inossidabili di quanto credesse: la "legge del più forte" può valere, ma anche ad essa si possono applicare le dovute riserve. 
Molto bella l'idea del nome e il continuo, indiretto richiamo che ne fai ripetendo la frase "Non temere, anima salva", il cui significato viene chiarito soltanto alla fine: accettando la luce di Atena e iniziando a pensare di esserne, in qualche modo, degno, nonostante tutti i suoi difetti, Cancer salva davvero la sua anima, e finalmente riesce ad ottenere l'eterno riposo di cui parlava sua nonna.
In sintesi: ho davvero apprezzato questo tuo lavoro, benché la presente recensione lasci un po' a desiderare.
A presto,
Irene. 

Recensore Master
02/09/16, ore 14:12
Cap. 4:

C'è un'altra cosa che ho apprezzato di Soul of Gold. I vestiti. A parte Aiolia, che non ce la fa proprio a rinunciare alla tenuta "Peloponnese Style", gli altri ci stanno dentro. Mi piace persino la camicia frou frou di Aphrodite.

Oddio, oddio...
Qualcuno prenda a sberle Deathmask! Cielo, mi è passato dall'omicidio libero al "poverino, non ho il coraggio di ucciderlo!" - Deathy, un bel respiro profondo: "Sei un guerriero! E i guerrieri fanno la guerra!"
Comunque, posso capirlo. Non c'è abituato a stare dalla parte del bene e quindi, diventa un po' problematico capire cosa si può fare e cosa non si può.

Però però ... c'è qualcosa di peggio della morte ed è nella non morte.
Io non credo di aver visto questa parte di Soul of Gold. A un certo punto, ho smesso di guardarlo. Ma se ho ben capito, Deathmask per salvare i bambini condanna Fafnir a una sorta di non morte.

La storia mi è piaciuta molto, nel complesso ^^. Ho solo trovato forse il finale un po' più frettoloso, se paragonato al resto. Non dico che non mi sia piaciuto, anzi trovo che questa sorta di "Bene, io mi levo dalle palle. Statemi bene! Saluti e baci!" ci stia tutto. E per chi ha molto tribolato nella vita, la morte è vista, appunto, come riposo.
Le nostre nonne lo sanno, che la vita è una corsa continua e la morte non è nient'altro che il traguardo che tutti tagliano per primi, in un modo o nell'altro. Perché non si può arrivare secondi alla propria morte! Sei il vincitore; per forza! No ;)?

Ti faccio i miei complimenti per questo ritratto credibile di Deathmask; sei riuscita a rendere giustizia a questo personaggio, così maltrattato che in Soul of Gold aveva subito un vero e proprio cambio di personalità. Altro che Saga!

Un abbraccio

E.

Recensore Master
02/09/16, ore 14:07
Cap. 3:

Tu ti svegli la mattina, vai al bar, con un unico obiettivo in testa: spennare i polli! E beh! E' un bel giramento di palle quando di pollo non ne trovi manco uno.

La sanità che ti offre visite gratis?
Ahahahahahah!
Ah!

Deathmask è italiano ed è del Sud ergo l'odore di truffa lo sente lontano un miglio.
In fondo, quando sei abituato a trovare escamotage alle regole è più facile riconoscere chi è simile a te, proprio come Deathmask riconosce il disgusto che aleggia per Asgard, perché è lo stesso che prova per sé stesso.

Io non so cosa intendessero gli autori di Soul of Gold quando hanno definito Deathmask "debole", ma ho deciso di sposare pienamente la spiegazione che tu hai dato. Non tanto una debolezza fisica, quando più una debolezza di cuore, di pancia, d'intenti.
Cavoli, il Cancro, ha la capacità di ammazzarti senza manco toccarti. Un istante prima ci sei, l'istante dopo sei morto. Poi, Kurumada fa un po' quel che cavolo gli piace e il potere di Deathmask diventa un po' lo scudo indistruttibile di Shiryu.

C'è una cosa incredibilmente penosa in Helena e sebbene molti possano pensare: "Che ci azzecca una femmina con Deathmask?" oppure "Ecco, hanno di nuovo dato retta alle fanwriter, dopo il Toro di Legend of Sanctuary che accoglie l'invasione dei Bronze mangiando la porchetta!", io ho trovato ottima l'idea di Helena. Tutto quel pathos dell'assassino che non riesce a salvare l'unica persona della quale gli sia mai importanto. Sarà pure un cliqué, ma chi se ne frega!
Tu lo hai reso molto bene l'addio. Lo hai reso senza cadere nel banale: "Sei l'unica donna che abbia mai amato nella mia vita!"; lo hai reso suggerendo, mostrando, facendo intendere.

Cosa mi è piaciuto di questo capitolo?
Tutto, praticamente, ma soprattutto, l'essere Saint di Deathmask nonostante tutto. Nonostante l'armatura l'abbia abbandonato (o lui abbia abbandonato lei); nonostante le scelte passate.
Quando ha iniziato a provare disgusto per sé stesso?
Quando il cloth lo ha rinnegato alla Quarta Casa? Nell' Ade? Lì, ad Asgard, guardando la semplicità con cui Helena viveva la sua vita?
E il nome Salvatore? L'ho trovato perfetto per questa storia. Salvatore, "colui che salva". Chi sia l'oggetto della salvezza, beh... non importa.

:)

Recensore Master
27/08/16, ore 17:12
Cap. 2:

La filantropia di Deathmask è stata una delle cose che mi ha lasciato spiazzata. Okey ... è rinsavito. Non è più il pazzo assassino a cui ci ha abituato la storia classica; però in Soul of Gold siamo di fronte a un piatto di trippa alla milanese vegano. Un'eresia! Altro che crescita del personaggio; qui sforiamo il lavaggio del cervello. Ma comunque Aprho lo adoro. Compra fiori da Helena per tenere d'occhio la situazione e perché ha l'animo del volontario. Helena incarna un po' quelle persone che o giudichi fortemente stupide o ti fanno sentire una merda! E allora, in quest'ultimo caso, accendono un po' quella scintilla di pietas che la maggior parte delle volte si limita a un "Poverina!" con annesso sospiro, ma che altre volte si concretizza in un atto concreto. Mauss scriveva che l'atto del donare mortifica chi riceve, perché denota uno stato di bisogno, e perché questo stato impedisce lo scambio alla base del meccanismo del dono. Si dona perché si desidera donare; ma chi riceve, avverte l'obbligo del donare a sua volta. Quando ciò non è possibile, si crea una discrepanza e il dono diventa altro. Da bravo donatore, Deathmask mantiene l'anonimato forse per vergogna - perché, accidenti! che figura ci farebbe! - ma, anche, perché spesso l'anonimato è ciò che permette di oltrepassare la barriera dell'orgoglio di chi riceve. Questo ritratto di Deathmask mi sta piacendo molto, perché metti in luce un personaggio grigio; uno di quelli che fa il bene senza essere buono. ^^

Recensore Master
08/08/16, ore 16:11
Cap. 1:

Soul of Gold l'ho guardato senza farmi troppe aspettative, e devo ancora vedere l'ultima puntata. Ci sono buoni spunti: ad esempio, nel caso di Deathmask, il suo non-rapporto con il cloth. Soul of Gold ci presenta un Deathmask più scanzonato, rispetto a quello della Serie Classica. Qui, tu ce lo descrivi nel momento in cui si risveglia ad Asgard. L'incredulità di scroprire di essere ancora vivo, cede immediatamente il posto a una sorta di "non sono affari miei". Death sa benissimo che se lui è in vita, c'entra un dio, e se c'entra un dio sono guai. Ma ricorda anche di essere stato rifiutato dal cloth, ergo, non ha poi così tutti i torti a volersi fare i fatti propri. Ma lui non sa, che un Saint lo è fino alla morte. E un po' io ci vedo l'atteggiamento della volpe e dell'uva. ^^

Recensore Master
18/06/16, ore 00:22
Cap. 4:

Oh, finalmente riesco a recensire!
Chiedo umilmente scusa se sono arrivata così in ritardo, ma fra una cosa e l'altra ho finito per rimandare più e più volte la stesura di questa recensione. Ora, non so se riuscirò a partorire una recensione decente, ma ci provo.
Questo capitolo conclusivo mi è piaciuto parecchio. Forse io al tuo posto lo avrei allungato un pochino, dedicando qualche paragrafetto in più alla battaglia contro Loki, ma tutto sommato rimane comunque un buon lavoro.
Esattamente come gli altri capitoli (eccezion fatta per il penultimo, che è forse quello un po' più serio e "drammatico"), alterna momenti seri a qualche piccola scenetta comica o ironica, e devo dire che l'inizio, in cui Death Mask si lamenta della società un po' retrò degli asgardiani, soprattutto per via dell'obsoleta lametta da barba che deve usare, mi ha strappato un bel sorriso, così come la parte iniziale del paragrafo dedicato alla battaglia contro Fafnir, dove il nostro Cancer smadonna per via dell'impronunciabilità del nome del suo avversario (cosa che mi ha ricordato parecchio il video di MrMassy su Soul of Gold, LOL).
Passando alle parti più serie, ho apprezzato davvero l'introspezione che hai dato al protagonista. Si parla sempre di un Death Mask redento e roso dai rimorsi e dalla voce della sua coscienza che gli ricorda sempre i suoi errori, questo è ovvio, ma almeno si mantiene un po' di più il suo carattere, visto che, sul serio, il Desu spara sermoni degli ultimi episodi non si può proprio vedere.
Mi è piaciuta molto la resa del suo odio verso Fafnir, così come i pensieri quasi dolci che lui dedica a Helena e ai fratellini di lei e quelli d'amicizia che invece rivolge ad Aphrodite, sentendosi un po' in colpa per non averlo trattato nel migliore del modi nel corso degli ultimi giorni. Certo, tutto questo suona sempre un po' strano se si pensa a Death Mask, che - non dimentichiamoci - rimane pure sempre quello che si addobbava la casa con le teste delle sue vittime, ma perlomeno c'è un po' d'introspezione, c'è una spiegazione abbastanza plausibile del suo cambiamento e della sua redenzione. Diciamo che l'unico momento della serie in cui Death Mask è tornato per un attimo a essere lui è stato quello in cui sconfigge Fafnir e non gli concede nemmeno la morte, no, lo lascia lì, intrappolato nello Yomotsu Hirasaka, con i mortazzi che gli camminano sulla faccia. E ben gli sta a quella scimmia, e che diamine!
Il paragrafetto su Loki, come ti ho già detto, forse era da allungare un pelino, ma anche così mi è piaciuto abbastanza, trovo plausibile che Death Mask sia così inviperito verso il dio degli inganni perché ha turbato nuovamente il suo riposo e l'ha catapultato in una situazione abbastanza annosa. 
E poi... beh, il finale. Anche quello mi è piaciuto parecchio. Insomma, per la prima volta Death Mask muore in pace, per la prima volta si sente al pari degli altri suoi colleghi (anche se dai, è un buona compagnia, visto che neanche Shura o Saga sono proprio dei santarellini, come anche Aphrodite) e non ha più rimorsi. 
In conclusione, ho trovato davvero molto carina e godibile questa tua mini long, oltre che scorrevole e scritta abbastanza bene. Finalmente qualcuno che prova a dare un po' di spessore al povero Desu, personaggio spesso fin troppo bistrattato anche dal suo stesso creatore, finalmente qualcuno prova a farlo redimere senza farlo sembrare una sorta di Saulo sulla via di Damasco, anzi, spiega un pochino le dinamiche e il contesto di tale redenzione, che altrimenti risulterebbe assai forzata e anche abbastanza senza senso.
Bene, credo di aver finito.
Chiedo scusa per la recensione penosa e... ci si becca al prossimo lavoro!

Recensore Junior
12/06/16, ore 18:59
Cap. 4:

Recensisco l'intera storia nell'ultimo capitolo.
Hai finito la fic in bellezza!
Sei perfettamente riuscita a riscattare il nostro granchietto, su tutta la linea!
Al principio, ha una fifa blu, anche ad avvicinarsi alla cloth con le chele: vista l'ultima (e anche unica) volta, non si fida più! Ma Sebastian lo segue, fedelissima, più che certa che Salvatore (per me il vero nome di DM E' SEMPRE STATO Salvatore, o al massimo Rosario - motivo per cui ha legato subito con Aphrodite, ma Angelo... naaah!!!)
L'idea di Soul of Gold di "farlo innamorare" mi sembra una bella trovata, nonostante i tanti borbottii che ha generato: è bello pensare che anche uno che è stato un "santo" solo per titolo (come direbbe Giobbe, "non era uno stinco di santo, ma piuttosto uno stinco di maiale"), vedendo una ragazzina ("simile a migliaia di altre", come direbbe Saint Exupéry), senza nessun potere, agiatezza, facilitazione, e neanche tanta salute, faticare tutti i santi giorni in un paese dove non cresce niente (e se qualcosa comincia a crescere, qualche inghippo sotto dev'esserci per forza), per tirare avanti, per sfamare se stessa e una quantità di fratellini, ancora più piccoli di lei, e tutto con sorriso dolce sulle labbra, il grande Death Mask, cavaliere di Athena, possessore di (udite udite!) un'armatura d'oro, ergo uno dei 12 (mica 12000!) "uomini" più forti dell'Universo-mondo... si sente "cacca di pesce", come dicono i giapponesi, inteso come "meno di niente".
E da allora, lui si sente "obbligato" ad aiutarla, a fare qualcosa per qualcun altro che non sia lui stesso. E se ne vergogna pure, al principio: non ci è abituato, non ci si vede nei panni di un novello Robin Hood!
Ma Athena (o la cloth, tanto sono dalla stessa parte) ha ragione: "Non temere, anima salva..." Come dice l'abbreviazione del suo nome, lui si è salvato, si è redento, e dopo varie morti, una più... brutta dell'altra, ha dato un senso alla sua vita - anche se, paradossalmente, perdendola per l'ennesima volta, ma 'stavolta è diametralmente opposto: è morto per sconfiggere "il cattivo", e l'ha fatto insieme ai suoi compagni! Sì, è vero: ne è valsa la pena. Senz'altro.
Leggendo questa storia ho riso, ho pianto, ho annuito (a volte DM ha ragione) e ho imparato (lode alle note).
Bravissima! Grazie!
E alla prossima!
Isabel di Thule

Recensore Veterano
10/06/16, ore 23:04
Cap. 4:

Ciao! 
Ho seguito la tua storia dall'inizio ma mi sento di commentarla solo ora perchè sei riuscita  a fare una cosa che ritenevo un po' remota: farmi piacere Death Mask.
Allora, se non ti scoccia faccio una piccola premessa; in linea generale non mi son omai piaciuti particolarmente i Gold della serie classica, alcuni li ho propio detestati, tipo Cancro e Pesci (col cuore sanguinante perchè è il mio segno) motivo per cui mi sono affezionata subito incondizionatamente a quelli di Lost Canvas. Quindi dopo aver idolatrato per mesi Albafica e Manigoldo, immagina la mia sorpresa nel vedere che in Soul of Gold, i caratteri di quelli "vecchi" erano cambiati quasi a somiglianza delgi altri, come a voler raggiungere il loro livello... e personalmente non ho trovato il tentaivo completamente vano perchè sia Aphrodite che Death Mask li ho apprezzati, ho trovato che finalmente facevano "qualcosa di sensato" o comunque ci provavano. Li ho trovati più umani. Ma Il "tuo" Cancer è il vincitore definitivo perchè oltre che più umano è anche credibile e spontaneo con tutti i dubbi i rimorsi e le incredulità che gli hai dato. non so come esprimerlo, ma mi è piaciuta davvero la sua caratterizzazione, anche tutti i pensieri e i ragionamenti che si fa tra un'azione e l'altra. Il mio preferito in assoluto e "Non era una questione di forza, era questione di crederci. La logica lo dava per spacciato, ma lui non doveva andare a logica, altrimenti a logica neanche cinque santi di bronzo avrebbero dovuto avere la meglio su nove d'oro" cioè davvero, se riesci a giustificarmi in questo modo quella che per me è sempre stata la cosa meno sensata di tutta la serie, non posso che farti mille volte i complimenti! Magari era una soluzione facile da trovare, ma brava te che l'hai fatto ^^

Recensore Veterano
10/06/16, ore 13:54
Cap. 4:

E' già finita...Cavoli, mi aspettavo una fine diversa onestamente. Del tipo che restassero vivi, se lo meritavano.Ma anche così mi piace, insomma Deathmask è stato riabilitiato e può andarsene a testa alta!
E niente, bella fanfiction. DM l'hai proprio caratterizzato per bene, come me lo sono sempre immaginata. XD

Recensore Master
30/05/16, ore 02:35
Cap. 3:

Stavo aspettando con ansia l'aggiornamento di questa storia, e devo dire che questo capitolo ha davvero soddisfatto le mie aspettative.
Con l'episodio di Soul of Gold che tu tratti ho una sorta di rapporto di amore/odio. Nel senso, da un lato ho apprezzato il fatto che Death Mask (e non solo lui, questo vale anche per il buon Aphrodite) non abbia fatto una figuraccia (del resto ha quasi risvegliato la God Cloth qui, mica pizza e fichi), ma dall'altro ci sono davvero rimasta malissimo per l'OOC del personaggio. Come ti ho detto nell'altra recensione, inserire un serial killer psicopatico come il primo Death Mask avrebbe stonato tantissimo, ma il suo cambiamento è risultato davvero forzatissimo e anche fuori luogo. 
Comunque, bando alle ciance, la sua introspezione in questo capitolo mi è piaciuta tanto. Death Mask è combattuto, si sente un fallimento rispetto ai suoi compagni (perfino rispetto ad Aphrodite, che non godeva certo di una buona reputazione fra i Gold), è incazzato nero perché sia il destino che gli dei sembrano prendersi gioco di lui, sembra che lo riportino in vita solo per fargli vivere altre disgrazie. Segue la legge del più forte e viene sconfitto da un ragazzino, prova a far qualcosa di buono e a cambiare strada e le persone che ha cercato di aiutare gli schiattano fra le braccia, e non solo, pure il suo migliore amico viene catturato e apparentemente ucciso. E poi ci si mette anche Andreas, che cerca di demolirlo fisicamente ma, soprattutto, psicologicamente, dandogli del debole e giudicandolo una nullità. E Death Mask finisce per crederci, anche se la sua armatura è voluta tornare insieme a lui, perché non è comunque riuscito a far nulla ed Helena, l'unica persona per la quale ha tentato di fare qualcosa di buono, è morta miseramente. Fra le sue braccia poi, posso solo immaginare l'umiliazione!
Nella puntata simili atteggiamenti risultano assai forzati, ti chiedi se quello che hai davanti sia davvero Death Mask, ma tu hai saputo dargli un po' d'introspezione, hai saputo rendere decisamente più plausibile il suo atteggiamento. Sotto sotto il nostro granchietto si sente in colpa per non essere stato un buon Saint, il suo orgoglio, seppur in pezzi, gli intima di dimostrare che non ha nulla da invidiare ai suoi "illustri" colleghi, per questo ci prova, prova a fare il suo compito.
Ho trovato molto bella la scena in cui lui, rimasto solo, riesce a parlare con Atena, che lo perdona e che gli dice che lo accetta così com'è, perché ha sicuramente notato i suoi sforzi. Poi certo, il fatto che la vera Atena lo avrebbe fatto flambè è un altro discorso, LOL.
Anche la scelta del nome "Salvatore" l'ho trovata carina. Insomma, tutti sono fissati con il nome "Angelo", mi sembrava giusto variare, anche perché pure il nome Salvatore suona molto come l'ironia della sorte, visto il tipo di personaggio.
Insomma, tutto questo per dirti che l'incertezza e i dubbi del protagonista si sentono, si soffre con lui e si capisce benissimo la sua rabbia. Verso una nuova vita che non meritava, verso gli dei e verso la sua armatura, con la quale continua ad avere un incessante rapporto di amore/odio. 
Sono davvero curiosa di vedere come andrai avanti, aspetto trepidante il prossimo aggiornamento!

Recensore Master
28/05/16, ore 13:27
Cap. 3:

Santa pace. Santissima pace.

Ché è questo, il sentimento che ti lascia questa puntata di Soul of Gold, le braccia che crollano a terra, staccandosi dal busto. Mi ha fatto sorridere, il tuo Mask che si sente ripetere da chiunque quanto sia scarso e mediocre e. E uno ha anche ragione a farsi girare le scatole. Eccheddiamine! Ok, lo so. Non c'è bisogno di rigirare un coltello nella piaga. E poi, è il mio coltello, quindi giù le mani e smamma.

E ho percepito con dolorosa precisione il suo smarrimento nella locanda, da solo, con l'armatura che no, non lo vuole lasciare. Bel giro di valzer, quello di legare la volontà dell'armatura a quella di Athena. Alla luce di questo, acquista tutto molto più senso, a cominciare dall'armatura del Sagittario che durante la serie classica, fa un po' il bello ed il cattivo tempo. Fregandosene bellamente.
È stato bello vedere Athena richiamare a sé il Cancro, nemmeno fosse un ragazzino dispettoso, un monello che ha centrato in pieno il vetro con una pallonata e s'è andato a nascondere sui rami dell'albero in giardino. Anche secondo me, lei gli ha dato una lezione, e lei lo vuole proprio perché lui è quello che è. Non sarà strappamutande come Milo, poderoso come Saga o smodatamente forte come Shaka, ma chissenefrega. Lui è lui. Nel bene, come nel male.

Io non ce l'ho con Helena, ma concordo con te: i cliché, no. I cliché sono la scorciatoia dell'incapace. A patto di non inanellarli con grazia, ma di esempi felici come Casablanca ce ne sono talmente pochi che le dita di una sola mano avanzano.
Concordo anche sulle note finali, e sull'olio di fegato di merluzzo (ché se lo sono sorbito anche i amrmocchi degli anni '70), e sul povero Yggdrasil, relegato a versione extra-large (e malvagggissssssssimaaaaaa) della pianta di fagioli magici di Giacomino.

Ho solo un dubbio: ma il verbo non è inzertare?

Recensore Master
23/05/16, ore 16:20
Cap. 2:

Capisco il motivo che ti ha spinto a scrivere questa storia, quel "NO!" che ho pronunciato anche io. No, perché quello che appare in Soul of Gold non solo non è quello che abbiamo imparato a conoscere nella serie classica, ma la più bizzarra ed improbabile delle sue possibili evoluzioni. Empatico? Sì, un Cancro X lo è (e sapessi che camurrioso scassamento di cabbabsisi è, l'empatia!!), ma Death Mask no. Ma nemmeno nel più sfrenato universo alternativo in OoC!
Capisco benissimo quello che hai provato (per l'empatia di cui sopra) e sì, ha senso la tua versione dei fatti, ché quando assaggi la tua stessa medicina scopri quanto sappia essere amara, altro che le erbe che sua madre avrebbe dovuto masticare per disfarsi di lui!
Non è piacevole, nossignore! Perché il signorino l'empatia la consceva anche prima, capiamoci, o non avrebbe detto al Drago che più i morti gemevano e si lamentavano, più lui si sentiva potente. Solo che prendeva quello che faceva piacere a lui, non tutta la messa. E così son bravi tutti, no?

Mi piace la nonna di Mask, l'indovina che tirava solo spade quando leggeva le carte al nipote. Anche chez moi il granchiotto ha una nonna indovina e sinceramente tremo al pensiero di cosa avrebbe potuto leggere, voltando quelle carte! Madonnina biniditta! E mi piace da matti l'idea che questa vecchina legga non i tarocchi, ma le carte da gioco. Ché poi, tolte le Regine, sono gli Arcani Minori: mi piace perché fa molto saggezza popolare, quella che si respira a certi tavoli da gioco, dove ti siedi a metà tra una partita a scopone scientifico ed una lettura vera e propria. Voltando la carta, ché l'attesa è la stessa: troverò il settebello o un due di bastoni?

Aphrodite che compra le rose da Helena (come la Christensen? XD) perché le fa un favore dove li trova i soldi per campare? E gli occhi del pesciolone sono meravigliosi, ché vedono quello che è palese, ma su cui nessuno vuole soffermarsi: perché insistere a portarsi appresso quello scatolone pacchiano, se si professa urbi et orbi che non si vuole più avere niente a che fare con Athena e il suo coloratissimo mondo di guerrieri?
Perché chi disprezza compra, ovvio. Ma a volte certe domande vanno poste, ché se si lasciano i granchi a sonnecchiare dentro alle conchiglie, quelli si dimenticano pure di avere le zampe, e allora sono dolori!

Ecomunque, il tuo DM, mi piace. Mi piace vedere la sua ricerca di una strada, perché alla fine vuole che le cose funzionino, il lanciare il sacchetto contro la porta di Helena e svignarsela, il cercare lo scontro con Aiolia, così da avere un modo per sfogarsi e capire, forse, che caspita fare di questo secondo giro di giostra che non ha chiesto, né voluto.
Comunque sia, in alto i cuori, Mask: poteva andarti peggio. Sulla tua strada poteva apparire non Aiolia, ma Shura. Le spade. Allora sì che mi sarei fatta quattro risate...

Recensore Master
23/05/16, ore 15:40
Cap. 1:

Vedo con piacere di non essere stata la sola ad aver sentito la necessità di dare la propria versione sul Death Mask di Soul of Gold. Meno male, mi sento meno sola. Perché, diciamolo, Mako: quell'essere piagnucoloso t'è forse sembrato il Death Mask che conosciamo noi?
A me, no.
Io mi sono chiesta che diamine gli fosse successo. Se avesse preso un palo in pieno. Se Rune si fosse divertito a lobotomizzarlo un po', prima di spedirlo a scontare i suoi peccati. Sai, per ammazzare il tempo, ché all'Inferno dev'essere un mortorio...

Ok, battutacce a parte, il tuo DM mi piace. Mi piace perché ha ragione lui. Come si gira, si gira male, nel senso che sempre all'inferno si finisce. E quindi, a questo punto, perché comportarsi bene? Che gliene viene, in tasca? Solo tante rogne, come quel freddo assurdo. E ci credo che abbia pensato di essere finito di nuovo nel Cocito (anche se per me, DM ha vinto un biglietto per il girone degli eretici. Dicono che lì sotto vada un casino la Bara Infuocata, quest'anno!), e forse, tutto sommato, sarebbe stato meglio, ché se sei vivo, quando fino a pochi minuti prima eri morto morto MORTO, è perché devi togliere delle castagne dal fuoco a quache divinità. Athena in primis. E, secondo me, Death Mask sa bene che ad Athena non amnca certo la faccia tosta di prestare i propri Santi a qualche divinità bisognosa, senza chiedere il permesso dei diretti interessati.

Mi è piaciuta l'Armatura del Cancro.
Se in un primo momento i piagnistei di DM mi hanno lasciata perplessa - ammammaloccuta, per dirla con Montalbano - mi sono detta che, a ben pensarci, lei lo pianta in asso nel momento del bisogno, quindi ci sta eccome che lui si senta spaesato e che non si fidi, di lei. E che la molli lì dove si trova, nella neve. Solo che io, da brava Cancro, quando qualcuno mi fa uno sgarbo, mi chiudo nel mutismo più freddo che c'è, roba che al Cocito si fa la sauna - e la corazza del Cancro s'è adeguata; la tua, invece, reagisce e lo richiama, come se fosse roba sua. E lui cede. Ché sì, anche lei è roba sua.

Aphrodite e le rose. Aphrodite che parla con le piante. Aphrodite che a quelle latitudine dovrebbe essere abituato. Aphrodite che non ci tiene proprio a redimerlo a suon di belle parole. Aphrodite che getta il sasso e nasconde la mano. Ché la pesca più divertente è proprio attendere che il pesce - il Granchione, in questo caso - abbocchi all'amo.

Insomma, questa storia m'è piaciuta perché hai fatto centro. Almeno, a mio modesto parere (eggrazie!!). E sono curiosa di vedere dove andarai a parare. Davvero curiosa. Alla prossima!

Recensore Master
22/05/16, ore 02:01
Cap. 2:

Oh, finalmente! Finalmente una storia che cerca di rendere un po' di giustizia a 'sto povero cristo (anche se non tanto LOL) di Death Mask!
Comincio subito col dire che non mi è piaciuta proprio per niente la sua trattazione in "Soul of Gold" (che come serie considero una vera e propria porcheria, ma dettagli), l'hanno reso una caricatura di sé stesso, l'hanno fatto redimere a muzzo e senza spiegazioni valide, come se far redimere uno che fino a poco tempo prima era un serial killer psicopatico fosse una cosa da poco. Ora, io capisco che effettivamente fra i protagonisti di una serie shonen un omicida assetato di sangue avrebbe stonato parecchio, ma è comunque assurdo che Death Mask passi in due secondi da assassino spietato a buon samaritano che predica la paceH e l'aMMoreH, no, perché nell'ultima puntata spara un sermone buonista che detto da uno come lui suona talmente ipocrita che al confronto perfino quella strega di Saori finirebbe per impallidire. Decisamente, questo non è Death Mask, è la sua brutta copia addolcita, nemmeno Manigoldo di Lost Canvas arriva a 'sti livelli (anche se lui non è per nulla buonista, anzi). 
Comunque, ciancio alle bande, chiedo scusa per questa mia lunghissima divagazione e passo subito alla recensione.
Sto trovando questa fiction davvero interessante, sono felice che tu abbia deciso di dare un po' più d'introspezione al nostro Desu e di spiegare in maniera più approfondita quali sono i fattori che l'hanno portato a "redimersi", o comunque a evitare di ammazzare gente a caso e ampliare così la propria collezione di teste. Certo, la storia è molto ironica, complici non solo le frasi in dialetto siciliano sparse qua e là, ma anche il modo di pensare del protagonista stesso, ma negli eventi narrati e nel modo in cui Death Mask pensa e ragiona si nota una certa malinconia. Insomma, lui è perso. 
Le sue convinzioni sono crollate (avevano già iniziato a sgretolarsi dopo la battaglia con Shiryu), i suoi ideali si sono rivelati fragili, e ora che si ritrova di nuovo vivo e in un posto che nemmeno conosce e che non apprezza per nulla, beh... non ha più nulla a cui aggrapparsi. Inoltre sente su di sé il peso del ricordo del momento in cui la sua armatura l'ha tradito, un ricordo che fa male, che lo spinge a rifiutarsi momentaneamente di combattere e che lo porta ad avere un rapporto di amore/odio con la sua stessa Cloth, che nonostante tutto lo sta chiamando di nuovo. 
Altra cosa che ho apprezzato è stato anche il modo in cui gli hai fatto notare Helena. Insomma, in SOG non viene detto nulla a tal proposito, ci voleva qualcuno che lo spiegasse. Avevo sempre pensato che lui fosse rimasto molto colpito dalla forza di volontà che lei dimostra nonostante la povertà e la malattia, e devo dire che non hai deluso le mie aspettative a riguardo, hai inserito un escamotage plausibile per farli incontrare e anche per spiegare la scena in cui lui le lascia dei soldi in incognito, quasi come se - visti i suoi trascorsi - un po' si vergognasse di essersi "intenerito" a tal punto. 
Insomma, sono curiosa di vedere come svilupperai il loro rapporto, i sentimenti che lui prova per Helena e ciò che lui sentirà nel corso degli eventi successivi, che sicuramente lo porteranno a fare i conti con sé stesso e a non scappare più dalle sue responsabilità. 
Molto plausibili anche i suoi dialoghi con Aphrodite, che ho trovato anche divertenti, così come quello che lui pensa di Aiolia, il suo vedere il Santo del Leone quasi come un fastidio. 
Detto ciò... io ti saluto e ci si vede nel prossimo capitolo!

Recensore Veterano
17/05/16, ore 22:30
Cap. 1:

Buongiorno autrice!
Finalmente qualcuno che ci prova a ridare un po' di lustro al Cancro celeste! Insomma, se lui non fosse stato tanto malvagio e crudele a noi non sarebbe piaciuto così tanto, quindi, davvero perchè snaturarlo fino a farlo sembrare più Manigoldo che Maskie?!
Sono cattivo, non me ne vergogno, anzi me ne vanto! Questo è sempre stato il suo tratto distintivo e invece c'è un momento in SoG in cui addirittura si sensibilizza perchè la Cloth lo accetta... Lui che per sua stessa natura dovrebbe covare strati e strati di risentimento per l'abbandono...
Per ora mi piace come stai muovendo il personaggio (anche se poi capita che si muovano da soli, sigh!) e aspetto di leggere gli sviluppi!
p.s Ottimo lavoro con PicsArt!
Alla prossima
War

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