Recensioni per
La teoria dei limiti (da applicarsi all'amore)
di aniasolary
Hai scelto proprio un ottimo tempismo, nel pubblicare proprio il 17 maggio ^^ |
Ti scrivo qui solo per far aumentare il numero delle recensioni, tanto i miei scleri li senti dal vivo ogni giorno della tua vita :') |
Ania, comincio a pensare che tu sia molto, mooolto sadica e che davvero, nella camera in cui scrivi, tu faccia in realtà magie esoteriche o qualcosa del genere. Io avrei voluto iniziare a studiare Linguistica Generale, avendo l'esame tra un mese scarso, ma Sebastian e Dedé mi hanno letteralmente scombussolata, sconquassata, distrutta. Hai presente quando una scarica potente di emozioni ti invade e tu rimani lì, fermo e impotente, senza sapere come fronteggiarla, se rimanere pietrificato o scoppiare in lacrime? Io sono esattamente in questo stato, la mia tazza di tè ai frutti di bosco che sta languendo sul tavolo della cucina e le dispense che mi fissano. Credimi Ania, sono riuscita a visualizzare TUTTO ciò che tu hai cercato (con successo) di portare in vita. Tutto, tutto, tutto, dalla gratitudine di Anders di fronte alla promessa di Sebastião di accompagnarlo a Parigi, il luogo dell'anima della defunta signora Damgaard, fino all'ultima notte di amore catartico che tu hai narrato. Sembrava di essere lì, Ania, davanti al loro amore, all'ingiustizia che li circonda, al dolore che attanaglia entrambi perché devono difendersi a vicenda dall'ottusità del mondo. Fa male vedere (perché sì, si vede!) una tale purezza di sentimenti fronteggiata da una tale, vischiosa e vomitevole crudeltà. E fa bene vedere quanto la mente meravigliosamente elastica e fluida del filosofo danese si ribelli a tutto questo, e di come quella del matematico brasiliano le si affidi totalmente come un corpo che galleggia armoniosamente su un impetuoso e infinito specchio d'acqua. Mi ha fatto sorridere il complimento di John Nash (my love 💟 aww) a Sebé riguardo il passo in avanti sulla scia dell'ipotesi di Riemann e sono morta dalle risate al pensiero di come si vesta Dedé. Un "tedesco in vacanza", ops! 😂 |