Recensioni per
La Dispersione delle nuvole
di Deliquium
ciao, sono qui per un gioco nel giardino di efp, e per la loro iniziativa delle 10mila recensioni in un anno |
Belli i versi. Bello il momento che racconti. Lo scontro tra Ikki e Shaka è il mio preferito insieme a quello tra Hyoga e Camus. Poetici entrambi in maniera differente. Shaka è colui che non fallisce, che conosce la verità ... E tu che lo guardi combattere con Ikki pensi il peggio di lui perché lo trovi superbo e anche un po' ottuso ... E poi ... Alla fine ... Te lo restituiscono immenso ... Nel momento in cui chiede aiuto a Mu ... E quando parla ad Ikki del dubbio tutto cambia, soprattutto la percezione che hai di lui e gli perdoni tutto. Che poi la spiegazione che dà nel manga (non ricordo se nell'anime c'è) ha senso ... In fondo lui vede la verità dietro tutto ... E la verità che vede è che il Grande Sacerdote in fondo al suo cuore non ha malvagità. Della tua drabble mi è piaciuto il riferimento ad Atena, bambina indifesa, sotto la pioggia e il fatto che sia Budda a parlare al suo cuore (almeno io l'ho interpetata così). Sul doppiaggio storico concordo in pieno. Così aulico e così accattivante. |
Io sottoscrivo ogni singola parola della tua nota. Lascia perdere i discorsi da purista. L'unica colpa da imputare alla produzione italiana di Saint Seiya è quella di aver modificato i nomi in maniera assurda e insensata (Pegasus... di Pegasus?). Per il resto concordo con te che è proprio di Doppiaggio Storico (sì, con le maiuscole) a conferire all'anime quell'aura di mito e raffinatezza che tutt'ora apprezzo le rare volte in cui riguardo qualche scena. Il tuo missing moment si inserisce in un momento molto aulico della Battaglia delle Dodici Case. Shaka è un personaggio fantastico. Ikki è il suo degno avversario. Due persone che, in maniera diametralmente opposta, hanno imparato a dominare il dolore. Grazie per avermi ricordato il motivo che anni fa ha spinto anche me a entrare in questo fandom. |
Ho posticipato questa recensione perché, arrivata alla fine, mi è rimasto il tarlo di chi fosse la bambina a cui alludi. Sono andata a cercarmi le puntate dal Santuario, ma ho fatto l’idiozia di mettermi a guardarle dall’inizio, e i miei occhi hanno iniziato a protestare prima di arrivare a Shaka. Forse alludi ad Elena, quella bambina che Ikki salva dalle grinfie di Pavone e Agorà? Poco importa, alla fine, dirai tu, ché il senso della drabble è un altro. La pietà. La compassione. La misericordia. Tutte cose che Shaka ha perso per strada, una volta che è arrivato più in alto di noi mortali, schiavi delle passioni. Ed è anche quello che gli insegna Ikki, durante quello scontro (a suon di ceffoni, ma certa gente è così, se non gli apri la testa, non ti ascolta). La misericordia – la compassione – è il dono più prezioso che risiede nel cuore degli uomini. |