Ciao.
...okay devo riprendermi. non sto emotivamente bene, questa storia per quanto breve mi ha....distrutta, facendomi ripiombare in pieno nel vortice di dolore e denial in cui mi aveva lasciata la fine de La Porta di Tolomeo.
Nathaniel è il mio personaggio preferito della trilogia. E succede veramente di rado che io ami così tanto un protagonista... ancora più di rado succede che due dei protagonisti mi diventino OTP.
e invece, qui è successo. Nath e Kitty erano bellissimi...o meglio, lo sarebbero stati. Si sono scontrati, anche prima di incontrarsi, lui l'ha letteralmente idealizzata per anni e lei è riuscita a 'salvarlo', a riportare alla luce Nathaniel, non soltando John Mandrake, che aveva odiato e che l'aveva odiata, e a conoscerlo.
E tu, in una storia scritta veramente bene e intensa, esprimi proprio questo. Alla fine, nonostante tutto...è probabile, anzi sicuro, che quello che verrà ricordato sarà solo John Mandrake, il politico freddo e calcolatore che non ha fatto cose belle per nulla, che era più negativo che altro. Nathaniel, il ragazzo con pregi e difetti, che è cresciuto con dolore, solitudine, ambizione e orgoglio, che ha avuto come unico amico un Jinn di nostra conoscenza da cui infatti non è riuscito a staccarsi (e a cui ha salvato la vita, all'ultimo), che ha conosciuto Kitty e l'ha protetta dandole l'Amuleto e l'ha considerata bellissima ed era impacciatissimo con lei, e si è scusato per tutto, che ha dato la vita da egoista e idealista qual'era...no, non verrà ricordato. Se non da suddetto Jinn, e dalla stessa Kitty, che però non potrà mai accettare come suo ricordo una fredda statua di John Mandrake. Perchè John Mandrake non era il ragazzo impacciato e idealista e si, anche ambizioso, che aveva conosciuto, e con cui, forse...ci ssrebbe potuto essere qualcosa.
qualcosa che rimarrà ad uno stato embrionale, ad un "forse" che mai si svilupperà, per ovvi motivi. Ma che non potrà, a mio parere, abbandonare del tutto la sua mente.
Kitty non può che ricordarlo così, come l'ha conosciuto forse troppo tardi, dopo anni di odio e scontri, come un ragazzo che sarebbe stato in imbarazzo eccome (ce lo vedo benissimo ad andare in imbarazzo, soprattutto con Kitty e Bartimeus a prenderlo in giro :^D arriccierebbe il naso, farebbe una smorfia e pretenderebbe il silenzio. ♡), un ragazzo che dalla vita non ha avuto granchè, è stato soffocato dai doveri e l'ambizione e l'identità di John Mandrake e non è mai stato felice, davvero (no, sul serio, ho notato che nei tre libri non lo vediamo mai sorridere.), mai lbero...se non alla fine. Quando ha avuto una possibilità. Non ha potuto coglierla ma...l'ha avuta. Questo conta.
E quindi, per tornare alla tua storia da cui divago troppo, Kitty lascia il suo simbolo, di occasione perduta, di perdono, per tutto, di comprensione, non a John Mandrake, ma a Nathaniel, che lei ricorderà sempre tale. Che non la abbandonerà mai davvero. Che non è John Mandrake...ma è molto diverso. Molto di più.
che è, sarebbe stato, il suo forse.
.....oddio scusa, ho scirtto troppo. Mi prende la mano, a parlare di Nath e di questi due...e la tua storia è bellissima ;w; complimenti, davvero. |