Ciao!
Ammetto di avere questa storia tra quelle da recensire da un po', sia per problemi di tempo (T.T) che perché, di solito, le storie che mi piacciono mi lasciano spesso senza parole e volevo avere qualcosa di sensato da dire, prima di scrivere questa recensione.
Bando alle ciance: mi è oiaciuta moltissimo questa one-shot. Io sono una patita di missing moments, e lo spazio tra la quinta e la sesta offre parecchi spunti, secondo me. Tu sei riuscita a prendere uno dei più interessanti: il cambiamento di Sam. Nelle stagioni precedenti - tralasciando la quarta, dove era il sangue di demone a parlare per lui - Sam è sempre stato la controparte del "prima spara, poi fai le domande" di Dean; Soulless!Sam, invece, non si fa di questi problemi: se è un mostro, lo uccide, fine. Non c'è né giusto né sbagliato, forse perché ricorda di aver passato la vita a sentirsi sbagliato. È un concetto che hai espresso benissimo attraverso le sue parole e i usoi comportamenti.
Cas, di contro, quando l'ha conosciuto era rimasto sorpreso da quel ragazzo di cui tutti parlavano come un abominio, ma che in realtà era tutt'altro. Ora non capisce come possa essere lo stesso Sam ad uccidere a sangue freddo. Mi piace come contrapponi le logiche diverse dei due; è una scena che mi sarebbe piaciuto vedere nel telefilm, ma che tu hai descritto benissimo e quindi sopperisce alla mancanza perfettamente.
Infine, quella telefonata di Samuel e il fatto che Sam non sia nervoso come si aspettava sono la ciliegina sulla torta (e un ottimo collegamento con la sesta stagione).
Non mi resta altro da dire, se non: complimenti! |