Ciao!
Non essendo - in genere - un'amante del genere Horror ho trovato questa storia letteralmente per caso (il titolo mi ha praticamente obbligata a leggere), ma non posso dire di esserne dispiaciuta, anzi. Il racconto mi ha preso sin dalle prime righe: la descrizione della tempesta in arrivo è veramente ben fatta, e assieme alle preoccupazioni dello sceriffo riesce a rendere sin da subito il clima di sospensione e di attesa che accompagna tutto lo svolgimento della storia. Ho trovato particolarmente inquietante (e per questo ho apprezzato moltissimo, lo preciso) lo sfogo della ragazza al bar: avevi già descritto un'ambiente fatto di suoni e colori particolarmente pregnanti, e a queste due notazioni aggiungi infine anche quella olfattiva, che in qualche modo non fa che sottolineare le prime due e completa un quadro piuttosto terrificante.
I personaggi sono tutti molto ben gestiti, e riesci a dare sin dalla loro primissima apparizione un'idea precisa del loro carattere e delle loro attitudini. In particolar modo ho trovato l'iniziale descrizione indiretta che fanno i cowboy di Aidan molto adatta al personaggio, e in qualche modo, rivista in luce delle rivelazioni del diario, non fa altro che sottolineare lo stato di solitudine e paura in cui il ragazzo era costretto a vivere. E a proposito del diario, devo ammettere che ad un certo punto, presa dalle disavventure di Aidan, mi sono quasi dimenticata dell'epilogo drammatico della vicenda, e alle rivelazioni finali mi ha presa una tristezza assoluta. Aidan è senza dubbio il personaggio che mi ha coinvolta di più (e credo che in sostanza fosse questo lo scopo), ma ho apprezzato in egual modo lo sceriffo e Zack. Il primo è un uomo calato perfettamente nel suo tempo, mi è piaciuto il misto che c'è in lui tra una paura della tempesta che sfiora l'irrazionale, e l'iniziale convinzione che Aidan sia morto per cause naturali (o quanto meno umane), da cui deriva la volontà di trovare un colpevole o una causa razionale. In qualche modo questi due elementi da soli descrivono un uomo intelligente e logico, eppure in qualche modo sensibile al lato più sovrannaturale della faccenda. Per quanto riguarda Zack, invece, pur essendo senza dubbio un personaggio rozzo e strafottente, non è affatto piatto, e in particolare mi è piaciuta la riflessione che Hayes fa su di lui, quando dice che un'uomo del genere deve per forza avere anche una certa "sensibilità" che gli permetta di colpire così efficacemente le persone.
Mi è piaciuta molto la struttura della storia, con la sua parte centrale sostanzialmente realistica (uno sceriffo indaga sulla morte di un ragazzo e per farlo ne legge il diario), inserita per in una cornice decisamente più sovrannaturale e orrifica. Il paragrafo finale riprende alla perfezione l'inizio e svela la vicenda, senza però risolverla, dato che il ragazzo alla fine sarà dannato per l'eternità, e la cosa personalmente mi ha lasciato un po' di angoscia.
In definitiva ho apprezzato moltissimo questo racconto, i suoi personaggi ed il modo in cui è scritto, che senza dubbio contribuisce a tenere incollati alla pagina (o meglio allo schermo). Quindi per concludere ti faccio i miei complimenti, perchè scrivi davvero splendidamente, e ti saluto!
Alla prossima. |