Penso si tratti di un sentimento diffuso. Quando ci guardiamo intorno, raramente notiamo qualcuno che soffre. Ma succede più spesso di quanto non si pensi, soprattutto nell'età dell'adolescenza, ma non solo. In un certo senso penso sia anche un meccanismo di difesa, per sollevarsi da alcune responsabilità. Si spegne tutto, nessuna speranza, nessuna volontà, tutto scorre e basta. Non si riesce a gioire di nulla, ma si diventa anche meno vulnerabili. Ovviamente ognuno vive questo genere di situazioni a modo proprio, non è una condizione che si sceglie, né dalla quale si può uscire per semplice volontà. Alla fine le cose prendono il senso che gli diamo. Se non diamo senso a nulla, allora nulla ha senso e non c'è modo di negarlo.
Contenuti a parte, la one-shot è scritta abbastanza bene. Personalmente ho preferiti i passaggi più evocativi rispetto a quelli troppo concreti, carnali, che forse sono un poco troppo distanti dalla sensazione descritta. Nel complesso, l'ho abbastanza apprezzata.
Midnight