Recensioni per
La promessa
di Malvagiuo

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
26/07/16, ore 20:51
Cap. 1:

RECENSIONE PREMIO
La prima cosa che mi ha colpito quando ho iniziato a leggere è l’abilità descrittiva. L’ambiente e il clima sono facili da immaginare grazie al tuo modo meticoloso di rappresentarle in scrittura. Il background per me è sempre importante quando si vuole creare un racconto, perché è il terreno su cui si muovono i personaggi.
Il protagonista, Neren, è un tipo molto intrigante. All’inizio mi è parso un personaggio di passaggio, un debole che si fa subito ammazzare per mostrare ai lettori di cosa è capace Vekhar Sa’amon, ma dopo essere “tornato alla luce” grazie all’aiuto di Scavafosse mi sono dovuta ricredere. Da come agisce si intuisce che la morte e il dolore non lo spaventano. Subito ho pensato che il suo carattere forte fosse stato plasmato da tutta una serie di sofferenze passate, oppure me lo immaginavo avere degli altissimi valori morali. Quest’ultima ipotesi me l’ha fornita l’accenno ad una promessa dopo il suo ritorno dalla tomba. Si scopre successivamente che lui in realtà non può morire perché è già morto e quindi è immortale! Un’idea che, per la sua natura paradossale, trovo assolutamente geniale! Inoltre ho visto svelato l’arcano: la sua forza d’animo deriva principalmente dall’amore che prova verso la creatura.
L’atmosfera, che ricorda quella di villaggi medievali dispersi dove si possono incontrare maghi, demoni e creature incatante, è bellissima.
Lo stragemma che adoperi per raccontare la vita dell’Arcidemone tramite le parole di Neren che vuole, attraverso la voce, indentificare la posizione dell’avversaria nell’oscurità, è una scelta intelligente che rende il tutto plausibile.
Intrigante anche il tipo di relazione che si è venuta a creare tra il Necromante e l’Arcidemone. Due individui di specie diverse che si amano in modo originalissimo. Ho trovo struggente il fatto che l’amore di lei ad un certo punto diventi qualcosa di confinato nel passato. Chissà se in un remoto anfratto del suo essere ricordava ancora ciò aveva provato per l’uomo. E, infine, il fatto che lui non abbia mai voluto ucciderla e che preferisca invece imprigionarla dimostra un sentimento fortissimo che supera ogni sorta di ostacolo morale o fisico. Il fatto che sia letteralmente senza cuore e possa comunque amare rende la vicenda ancora più affascinante.
Lo stile è piacevolissimo, scorrevole e pulito: il racconto si legge volentieri dall’inizio alla fine. Non ho incontrato nemmeno un refuso.
Il fantay e il dark si respirano ad ogni riga. Ti faccio i miei più sinceri complimenti!
Alla prossima,
Monique
(Recensione modificata il 26/07/2016 - 11:30 pm)

Recensore Master
25/06/16, ore 12:54
Cap. 1:

Trovo che questa storia sia molto bella.
Sono capitata sul tuo profilo ieri sera, mentre girovagavo a casaccio alla ricerca di qualcosa da leggicchiare ^.^ , e questo racconto mi ha catturata dalle prime righe (" Il trascorrere degli anni aveva consumato le strofe fino a sbiadirle,"  ho adorato questa frase, e grazie a lei ho deciso che dovevo assolutamente leggere tutto il resto XD )
Scrivi molto bene, hai uno stile narrativo che mi piace molto, usi un vocabolario ampio e ricco, pieno di termini ricercati e riesci a dare un ritmo incalzante alla storia. Mi piace come riesci a mescolare alla perfezione la descrizione del luogo e le azioni della vicenda. Sei riuscito/a ( scs ma non sono sicura se tu sia un lui o una lei ^.^'' ) a costruire un atmosfera  quasi surreale, con il borgo, sul mare che grida, avvolto in irreale silenzio e gli stivali che affondano nel fango *__* , adoro come sei riuscito/a a descrivere il tutto, era palpabile, mi hai fatto vedere quello che accadeva e mi sono venuti i brividi :-) Mi sono immaginata alla perfezione Vekhar che cade giù dal ponte senza gridare, con  capelli e il vestito che le svolazzano attorno! Veramente, secondo me sai giocare con le parole in un modo magistrale, nulla è messo a caso, mi è sembrato come se ogni frase fosse studiata e resa nel suo modo migliore.
Anche i nomi che hai scelto per i due protagonisti Neren e Vekhar li ho trovati molto particolari ( hanno qualche significato?), e anche Scavafosse, seppure appaia per poco mi è sembrato un personaggio molto ben riuscito! 
Ripeto, quest'atmosfera un po lugubre, un po dark mi ha affascinata moltissimo, mi piacciono le storie sul filo de soprannaturale (ok questa non è per niente "sul filo" ma il fatto che nel tuo racconto sia normale essere un negromante, o dare il cuore in pegno ( cosa che sinceramente mi ha ricordato molo pirati dei Caraibi :-) ) insomma nella tua realtà sono cose normali o cmq non impossibili... boh mi ha dato questa impressione ).
Mi ha sorpreso anche come pur non dando spiegazioni esplicite su cosa sia un Arcidemone o su come esattamente la sua maturazione funzioni tutta la storia risulta chiarissima, si sentono le emozioni contrastanti di Neren e il suo cocciuto e disperato desiderio di mantenere fede alla promessa, quasi a voler salvare quello che restava di buono di  Vekhar.
Complimenti davvero, hai molto talento e credo ci siamo poche storie in giro a qst livello!
se no si è capito mi è piaciuta tanto questa OS XD
E niente credo/spero di aver detto tutto ^.^
​a presto :-*