Accidenti... mi ha dato i brividi!
Da persona di scienza mi piace molto leggere storie su distopie super-scientifiche, trovo sempre che i "non addetti ai lavori" la considerino fredda, puramente razionale e priva di estro o arte, ma devo dire che la tua è una delle poche che fino ad ora hanno colto -seppure in brevi passaggi- l'aspetto fondamentale della creatività e dell'immaginazione come motore trainante della Scienza, piuttosto che la mera razionalità.
Mi piacerebbe scoprire come l'umanità sia arrivata a questo punto... ma forse è proprio questo il bello di storie come la tua: sono come quelle palline di vetro con la neve ed i paesaggi dentro, destinate a racchiudere la bellezza di un solo dettaglio.
Complimenti!
Il Drago |