Bella. Bella. Bella.
E per quanto mi riguarda potrei anche chiudere la recensione qui, perché è tutto quello che c'è da dire. Ma non lo farò... perché devo sclerare sulla mia otp ora, quindi sopportami.
È Jihope, quindi hai tutta la mia approvazione, dal profondo dell'anima. Poi è fatta davvero bene, quindi ora posso semplicemente morire in pace, con l'immagine nei miei piccoli.
La scrittura. Allora, qui anche non credo di avere tanto da dire in quanto lo stile mi piace ed è scritta bene, c'è giusto qualche piccolo errore di battitura e qualche parola che si ripete troppo ravvicinatamene, ma di certo nessun errore. (ps non si scrive non ostante ma nonostante, dato che lo hai messo più volte non sapevo se era un errore di battitura o non lo sapevi, per sicurezza te lo dico così nelle prossime fic non lo sbagli)
E niente, quindi la scrittura va più che bene.
La trama... Muhahaha.
Già che mi hai fatto mr speranza rassegnato ti amo, sin da come o hai caratterizzato nelle prime righe, un po' mi duole ammetterlo ma non è nemmeno ooc. La parte in cui dice che sente il bisogno di ballare, poi, mi ha ferita dentro.
Soffro nell'immaginarmi il mio ultimate così, ma allo stesso tempo lo amo alla follia (level masochismo, lol)
Quando poi arriva Jimin mi si apre un mondo.
Devo essere onesta sul fatto che succede tutto molto in fretta, lasciando il lettore un po' "wtf" ma ammetto che questa è cosa è fottutamente bella, perché non lascia immagini ma sensazioni, come una morsa alla bocca dello stomaco. Ci si sente quasi disorientati, confusi dalla realtà, come in un piccolo mondo a se stante. Il loro piccolo mondo, con i sorrisi dolci di Jimin e i ricordi della danze di Hoseok, con i loro sussurri e il loro amore contro gli stereotipi e la normalità, di un amore fuggevole e ingannevole, che li ha fatti cadere in uno strano baratro in tre semplici giorni.
Verso la fine mi sono detta che forse il loro tempo insieme è stato troppo breve, per Jimin, per sceglierlo di seguirlo. Poi però ci ho riflettuto. Ci sono persone per cui non alzeresti un dito dopo anni e anni, e poi loro, che in tre semplici giorni hanno sperimentato il sentimento più puro.
Forse anche Jimin sentiva semplicemente il bisogno di arrendersi e di lasciarsi cullare, di aggrapparsi a qualcosa e non dover più temere la caduta. Forse, proprio per quello, quando ha incontrato lo sguardo spento di Hoseok, dopo quei tentativi di morire, si è ancorato a lui. Forse volevano solo essere amati. Ed è così che mi piace immaginarli.
Mi ha lasciato l'amaro in bocca, ma anche il battito accelerato. Un mix perfetto del sapore di morte sulla lingua, e la vita che pulsa forte nel petto. La vita che loro si sono lasciati alle spalle per un noi incerto, spendo che nel presente non avrebbero ottenuto nulla.
E perché soffrire ancora? E se non ci sarà un "noi" dopo lo more?
Probabilmente quei tre giorni sono valsi più di tutta la loro vita, e quindi va bene.
Va bene così.
E io amo troppo l'angst e questo tipo di storie, che mi mandano in pappa il cervello e mi fanno riflettere su cose fuggevoli, che mi fanno amare ancora di più questi due ragazzi (seee, come se fosse possibile amarli più di così).
Infine mi complimento tanto con te, perché questa fanfiction mi è piaciuta tantissimo, tanto che l'ho aggiunta alle preferite.
Ora credo che ti lascio, concludendo qui, anche perché ammetto che non mi hai lasciato con molte parole, sono più che altro rimasta a fissare il vuoto dopo. Poi considera che l'ho letta alle cinque di mattina (non dormo mai, già) quindi dopo ciò il cervello mi è morto.
Ho dovuto leggere qualcosa di leggero prima di riuscire a scrivere una recensione che non fosse composta solamente da "oh mio dio - oh mio dio - non ce la faccio - amo troppo."
Ancora complimenti.
Alla prossima (si spera una jihope al più presto muhahaha)
Bye
Dihanabi |
