Recensioni per
La mafia uccide solo d'estate
di Jawn Dorian

Questa storia ha ottenuto 7 recensioni.
Positive : 7
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
26/06/16, ore 22:27

Ciao,
mi presento sono Dream.
Questa storia mette i brividi, nel senso che è così realistica da farti stare a bocca aperta.
Negli ultimi giorni a scuola - nonostante sia finita- stiamo portando avanti alcuni progetti di legalità e di lotta alle mafie, trattando naturalmente anche della figura di Peppino Impastato riprendendo alcune scene del celeberrimo film che hai per l'appunto descritto nella storia che appena ho letto la storia ho pensato - Che coincidenza-
Ma non divaghiamo anche perché sul fandom sono poche le fic su Romano - il mio personaggio preferito- scritte così bene.
Le sue emozioni, i suoi gesti sono così da... Romano, perfettamente IC, ed i suoi pensieri... mi sembra quasi di riuscire a percepire la sua tristezza, il suo dolore per tutto quello che lo circonda.
Perché, insomma, Romano non è cosi debole come si pensi, che diamine!
E' un combattente nato, forse non vincerà sempre, ma ogni volta che cade si rialza, sempre più forte di prima ( personalmente parlando)
Ho amato anche il suo rapporto con Peppino, la scena del film riadattata perfettamente e la speranza che nutre in lui; ma soprattutto il dolore legato alla sua morte - quella frase "siete una montagna di merda" perfetta con il contesto-
Non sono molti quelli che riescono a scrivere sulla mafia così bene, soprattutto nel fandom di Hetalia che raramente regala queste perle, ma tu puoi averlo detto di averlo fatto.
Ribadisco i miei complimenti per questa storia così ben scritta, scorrevole e brillante. Merita un posto tra le preferite.
Spero in un futuro aggiornamento :D
Baci Dream

P.S. La scelta della canzone di Caparezza è perfetta

Recensore Junior
24/06/16, ore 12:01

Hi! :3
Qui Saroyan!

So già che amerò questa raccolta: trattare il mio personaggio favorito in salsa realmente satirica, legato per di più ad una realtà dolorosa e ben difficile da descrivere- soprattutto se lo si paragona al contesto generale tutt’altro che serio di Hetalia- è per me una manna dal cielo. Già nella vita di tutti i giorni so essere una persona molto empatica, ma quando si tratta di certi temi particolarmente delicati- be’- le questione diventano a me molto care.
I miei complimenti vanno innanzitutto al modo in cui hai parlato di Peppino Impastato. Come già detto, non è assolutamente una tematica facile su cui scrivere, ma ho apprezzato parecchio il modo in cui è stata resa: le scene del film che hai rielaborato come ricordi nella mente di Romano sono a dir poco perfette e le azioni di quest’ultimo sono così dannatamente reali da far venire i brividi- in senso positivo, ovvio.
Il suo crollo- emotivo e non solo- appare vivido davanti agli occhi di chi legge: il momento in cui urla dal balcone è risuonato nella mia testa insieme alle sue lacrime. Ché io in quell’urlo vi ho letto tante cose; ho letto disperazione, forse coraggio di aver urlato quel che pensava, una goccia d’odio per coloro che avevano fatto ciò.
Credo che quel penultimo paragrafo abbia espresso in sei soli righi tutta la fragilità e allo stesso tempo la forza di un uomo che nella sua lunghissima vita (molto più di un secolo, soprattutto perché nella mia visione d’insieme Romano esiste dall’epoca della Magna Grecia)  ha già visto tanto, troppo- “un uomo non propriamente uomo, non propriamente libero.”- e deve ancora continuare a vedere, e sopportare qualcosa a cui non riesce ad opporsi o a cui non vuole più opporsi.
Infine, quelle parole del brano di Caparezza- non solo ben inserite, ma anche con un significato a primo impatto non percepibile- chiudono alla perfezione tutta la fanfiction.
Insomma, dire che questa storia mi è piaciuta è poco: la trovo profonda e molto toccante, ben scritta e strutturata. Non esiterò in alcun modo a inserirla tra i preferiti e la seguirò per tutto il lasso di tempo che durerà- che questo sia lungo o breve.
È stato un piacere sia leggere che recensire, a presto.


Saroyan
 

Recensore Junior
23/06/16, ore 18:21

Ciao!
Ho apprezzato molto questa storia: è molto realistica e dolorosa, e non è difficile immaginare Romano ascoltare la radio e soffrire per la sua terra (essendo siciliana, poi, è un tema che mi è molto caro).
Le scene del film rielaborate per i ricordi di Romano sono perfette, la trasmissione di quel giorno, alla radio, che annuncia la notizia della morte che apre le riflessioni di una nazione che non riesce a sollevarsi, che si arrende. Poi le sue azioni, il caffè che beve d'un fiato, senza esitazione, e poi il crollo, il suo pianto che non ha paura di mostrare e l'urlo sono così reali: secondo me sei riuscita a rendere molto bene un tema delicato come questo, anche se espresso attraverso un anime che di serio ha ben poco. Il passo finale, del ricordo di Peppino Impastato rielaborato nei ricordi di Romano, in cui dice che vuole liberarli da loro, è molto bello.
Avrei solo una nota: in un passaggio dici "...nella sua vita di nazione lunga più di un secolo", riferendoti, immagino, al fatto che Romano sia nato per l'Unificazione, ma questo esce fuori dal canon, poiché è detto chiaramente che Romano e Veneziano sono nati ai tempi di "Nonno Roma", se non prima, quindi i due fratelli hanno ben più di un secolo di vita come nazione. Niente di rilevante, semplicemente è una piccola cosa che "stona" con la storia originale.
E' sicuramente tra le migliori che ho letto in questo fandom!

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