Ciao!
Ho apprezzato molto questa storia: è molto realistica e dolorosa, e non è difficile immaginare Romano ascoltare la radio e soffrire per la sua terra (essendo siciliana, poi, è un tema che mi è molto caro).
Le scene del film rielaborate per i ricordi di Romano sono perfette, la trasmissione di quel giorno, alla radio, che annuncia la notizia della morte che apre le riflessioni di una nazione che non riesce a sollevarsi, che si arrende. Poi le sue azioni, il caffè che beve d'un fiato, senza esitazione, e poi il crollo, il suo pianto che non ha paura di mostrare e l'urlo sono così reali: secondo me sei riuscita a rendere molto bene un tema delicato come questo, anche se espresso attraverso un anime che di serio ha ben poco. Il passo finale, del ricordo di Peppino Impastato rielaborato nei ricordi di Romano, in cui dice che vuole liberarli da loro, è molto bello.
Avrei solo una nota: in un passaggio dici "...nella sua vita di nazione lunga più di un secolo", riferendoti, immagino, al fatto che Romano sia nato per l'Unificazione, ma questo esce fuori dal canon, poiché è detto chiaramente che Romano e Veneziano sono nati ai tempi di "Nonno Roma", se non prima, quindi i due fratelli hanno ben più di un secolo di vita come nazione. Niente di rilevante, semplicemente è una piccola cosa che "stona" con la storia originale.
E' sicuramente tra le migliori che ho letto in questo fandom!
Cratere da Impatto
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