Recensioni per
Ascoltate! L'ultimo suono che udirete mai
di ChrisAndreini

Questa storia ha ottenuto 1 recensioni.
Positive : 1
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
29/08/16, ore 21:06

7^ Classificata
Al Contest: "Apocalisse: Vivere o Morire"

ChrisAndreini


“Ascoltate! L’ultimo suono che udire mai”


Grammatica e Sintassi: 3,5/5

Allora, mi dispiace iniziare la Valutazione in modo un po’ negativo, ma purtroppo con la Grammatica e la Sintassi non sempre ci siamo trovate… ^^’’
Per prima cosa ho trovato svariati errori nel tuo testo, ma immagino che sia per la fretta di consegnare e per eventuali tagli che hai apportato alla storia, con una buona rilettura sicuramente sarebbero venuti tutti fuori, quindi vedi di non preoccuparti.
Di errori puntuali e ripetuti non ne hai fatti molti, a eccezione di quelli riguardati la “d” eufonica che, purtroppo, ti hanno fatto perdere -0,5 punti sul totale.
Detto questo, vorrei passare alla Sintassi e alla Punteggiatura della tua storia che, mi spiace dirlo, ma devono subire una bella revisione: in molti passaggi hai usato troppe virgole, in altre troppo poche, in determinati punti c’era una sovrabbondanza di punti fermi che obbligano il lettore a delle pause forze che spezzano troppo la fluidità del testo, un po’ come i punti a capo. Non ho potuto correggere tutto perché sarebbe stato un lavoro davvero immenso (e allo stato attuale non ho avuto proprio il tempo), ma ho cercato di sottolinearti i casi più evidenti così che tu possa prenderli a esempio per correggere di conseguenza il resto della storia.
Un mio consiglio al riguardo è quello di prendere il testo e di leggerlo ad alta voce: so che sembra una cretinata, ma aiuta davvero tanto… leggendolo ad alta voce la maggior parte delle virgole salteranno fuori per conto loro e anche buona parte dei punti fermi, sarà il tuo cervello a darti il ritmo giusto e ti basterà seguirlo per fare le dovute correzioni.
Altro da dirti non ce l’ho, mi spiace solo non essere partite proprio al massimo… ^^’’

Stile e Lessico: 5,5/10

Ancora di più che iniziare in modo negativo una Valutazione, mi spiace proseguire in modo un po’ ostile… ^^’’
Cercherò di essere precisa e chiara nel spiegare perché il tuo Stile e il Lessico che hai utilizzato per questa storia non mi hanno convinto, ovviamente se dovessi avere delle domande non esitare a chiedere, ma soprattutto ti prego di non offenderti, ok? ^^’’ … ribadisco che non sono qui per smontare nessuno e, non essendo una scrittrice di professione, le mie non sono vere e proprie critiche, ma semplici consigli e osservazioni.
Inizierò dallo Stile che, purtroppo, mi è sembrato piuttosto acerbo e confusionario: a detta mia ancora non riesci bene a descrivere la situazione o la scena in questione in modo chiaro e preciso, dai delle pennellate, ma spesso ti perdi nei ricordi del protagonista, dimenticando talvolta dei pezzi di discorso oppure rompendo il ritmo con dei segni di punteggiatura scorretti che, automaticamente, portano a una difficile comprensione di ciò che si è letto. Con questo non voglio assolutamente dire che non sai spiegarti, sia chiaro, semplicemente ho avuto l’impressione che non riesci ancora a mettere bene per iscritto quello che hai in mente, ma posso dire sicuramente che buona parte di questo “problema” se così vogliamo chiamarlo è appunto dovuto alla punteggiatura. Il mio consiglio è, come dicevo già sopra, di provare a leggere la storia ad alta voce per darle il giusto ritmo e lì vedrai da te che le cose inizieranno a migliorare.
Altra cosa cui accennavo riguarda la fluidità del discorso: spesso inizi la frase in un modo, descrivendo un’azione o un pensiero, ma subito dopo tendi a perderti dietro i ragionamenti o i ricordi di Dakota. Non che sia un male, ma non essendo uno scritto in prima persona (in cui approvo maggiormente i flussi di pensieri), risulta difficile per il lettore seguire lo svolgersi dei fatti e spesso, o almeno nel mio caso, sono dovuta tornare indietro per ritrovare il filo conduttore. Inserire dei ricordi va bene, anzi arricchisce lo scritto, ma devono essere flash veloci, incisivi, che non vanno a intaccare la lettura, non so se riesco a spiegarmi bene.
Sono presenti anche diversi errori di forma (alcuni dei quali li ho elencati nel punto precedente) che bloccano un po’ il lettore, o almeno così succede a me, rovinando la fluidità con cui dovrebbe godersi la storia: perché trovarsi davanti a verbi o aggettivi usati in modo scorretto può spiazzare.
Anche la grande presenza di “e” di congiunzione per legare i periodi tra loro è fastidiosa a lungo andare, soprattutto quando si ritrovano spesso e volentieri anche a inizio frase: solitamente andrebbero usate per congiungere due periodi intimamente legati, a inizio frase si dovrebbero usare per enfatizzare un concetto, ma il loro abuso rende davvero difficoltosa la lettura come la presenza di altre parole di congiunzione (poi, però, ma, ecc…). In molti casi una pratica virgola o punto e virgola e, perché no, anche la presenza dei tre puntini di sospensione ti avrebbero potuta “salvare” da questo errore, o semplicemente ti bastava riformulare la frase in modo da limitarli, modificando il verbo.
Altre piccolezze che ho riscontrato nella storia (qui parlo a carattere puramente personale) sono la presenza dei numeri scritti in cifre invece che in lettere (io li concedo solo per scrivere una data, un orario, un numero telefonico o un codice identificativo) e il trattino basso, usato solo una volta, per le parole balbettate. So che sono dettagli da niente, però come ho fatto notare altri errori ad altre autrici mi sembra giusto farlo anche con te; non sono nulla di che, quindi tranquilla.
Passando al Lessico… anche su quello, mi spiace, ma non sono rose e fiori. ^^’’
Il livello lessicale è piuttosto basso e di uso comune: il che non mi dispiace mai, ma in passaggi particolari (come quello in cui vi sono Alpha e Omega che dialogano oppure in cui Athena parla con Lily verso la fine della storia) mi sarei aspettata un registro leggermente più alto, più complesso e ricercato.
Poi, come già ho detto più volte, sono presenti delle piccole scorrettezze lessicali e delle ripetizioni anche fastidiose che mi hanno ostacolato e reso difficile la lettura.
Mi spiace davvero tanto, ma per tutti questi motivi la tua storia non mi è piaciuta molto sotto questo punto di vista: a momenti è stato davvero difficile seguire lo svolgersi degli eventi e godermi appieno il racconto.
Il mio unico consiglio su questo fronte (oltre a quelli già dati) è di continuare a scrivere e a partecipare ai Contest: questo serve davvero tantissimo per avere pareri diversi e consigli su come migliorarsi, ma in particolare ricordati di non scoraggiarti mai, intesi? :)

Caratterizzazione dei Personaggi: 7,5/10

Anche qui sarò sincera e il più chiara possibile: i personaggi principali che hai creato sono molto buoni e avrebbero potuto essere sfruttati molto di più, ma anche con loro non sempre mi sono trovata bene, più che altro certi loro comportamenti mi hanno lasciata un po’ … spiazzata.
Partiamo dall’inizio col protagonista vero e proprio, il caro Dakota che, anche se hai specificato che si tratta di un ragazzo di colore, proprio non riesco a immaginarmelo come tale, vai a capire che castelli si fa il mio inutile cervello… ^^’’
Dicevamo… Dakota è il protagonista quasi indiscusso della storia (dico “quasi” perché si è spartito molto il ruolo di protagonista con Athena): devo dire che per certi versi l’ho apprezzato, per altri no. Mi è parso un ragazzo sincero e riconoscente, visto che difende a tutti i costi Athena dagli attacchi di Nadim, ma allo stesso tempo risulta essere anche una persona pratica, ma che riesce in qualche modo a mantenere abbastanza sangue freddo da poter ragionare anche in momenti difficili, come nel finale. Come tutti ha i suoi momenti di panico che un po’ minano la sua sopravvivenza e quella dei suoi compagni, ma è giusto visto che si tratta di un essere umano e non di un freddo zombie controllato da chissà chi.
Direi anche che il suo soprannome (per quanto io l’abbia sentito solo su ragazze) lo definisca bene: in poco tempo oltre a essere diventato il mulo della squadra, è riuscito a diventare amico di tutti e come tale cerca di mantenere l’ordine del piccolo gruppo, sedando sul nascere eventuali liti. Un’altra dote molto apprezzabile, soprattutto in una situazione critica come quella in cui si trovano, dove la collaborazione risulta fondamentale per la sopravvivenza collettiva.
Certi suoi comportamenti, però, mi sono parsi un po’ forzati e soprattutto poco coerenti, ti faccio qualche esempio: fino a quel momento avevo la fobia del sangue (nel supermercato con gli anziani, quando Athena ha ucciso i suoi genitori adottivi), ma alla fine la “supera” per fare un favore all’amica, per donarle la pace che la ragazza tanto cercava. Questo gli fa onore, non lo metto in dubbio, ma è difficile che la volontà riesca a far breccia in una paura insita così a fondo nella mente umana, soprattutto se è legata a un trauma così profondo come lui stesso ha raccontato. Altra cosa che non mi torna molto è quando dici che lui risultava il più adatto per le uscite dal quartier generale: con una gamba mal messa e un braccio slogato, non mi sembra affatto il più idoneo a superare schiere di zombie che, per quanto lente, sono comunque letali. Anche il suo fidarsi troppo degli altri risulta piuttosto forzato: mi sta bene che faccia subito gruppo con i sopravvissuti e va bene, ma verso la fine arriva anche ad accettare e a credere alle parole di un adolescente zombie nemico, tanto da accettare una pistola senza nemmeno controllarla… insomma, mi sembra un po’ inverosimile, d’accordo che poteva essere in pensiero per Athena e per Lily, o meglio, più per Lily, ma mi dà comunque l’impressione di essere esagerato; io avrei almeno controllato la pistola, o riflettuto meglio sulle parole del nemico.
Ci sarebbero anche altri piccoli fatti che non mi hanno convito del tutto, ma non sto qui a riportarli tutti anche perché erano eventi marginali, spero comunque di averti dato un’idea abbastanza chiara su quello che intendevo per incoerenza… ^^’’
In compenso ho davvero apprezzato molto la parte iniziale, il suo cercare altri rumori che rompessero quell’assordante silenzio e poi il suo volerne sfuggire, il suo desiderio di ritrovare quella pace silenziosa verso la fine della storia.
In definitiva Dakota è ben rappresentato dal suo nome, ma non mi ha del tutto convinta; ci sarebbe da lavorare su di lui ancora un po’, limarne alcuni dettagli.
Athena, a differenza di Dakota, è un personaggio che mi ha subito attirato: sia per il modo di fare che per la sua personalità travolgente… il fatto che soffra di disturbi legati al comportamento e alla paranoia me l’hanno fatta subito adorare, come ho adorato la sua età, il suo intuito e tutto il resto di lei. È un personaggio particolare e facile da amare (almeno per me), sebbene sarebbe stata la protagonista ideale, ho comunque approvato la tua scelta di non farla diventare tale: probabilmente avrebbe rivelato delle cose importati troppo presto, o avrebbe perso di valore poiché il suo alone di mistero sarebbe venuto meno. Mi è piaciuto il suo spirito molto pratico e la sua freddezza nel prendere le decisioni migliori per il bene di tutti (le ho apprezzate anche se non sempre le ho condivise) e mi sarebbe piaciuto leggere ancora di lei. Chiaramente è un personaggio completo e variegato (un po’ come Dakota): con un passato tragico e dolorosa che l’ha resa la ragazza che è oggi, davvero un bel personaggio, sì, che probabilmente non meritava la fine che ha fatto, ma sono felice che nel bene o nel male abbia trovato la pace che non ha mai avuto da viva.
Se non si fosse capito l’ho amata molto di più di Dakota (spero che lui non me ne voglia male… ^^’’), sebbene anche nel suo caso alcuni comportamenti non mi abbiano del tutto convinto: primo fra tutti tenere nascosto quello che sapeva, una decisione comprensibile, però visti i buoni rapporti che intratteneva con Dakota almeno con lui avrebbe potuto parlare, confidarsi, dirgli che stava iniziando a ricordare, riferirgli quello che sapeva così che tutti e quattro potessero fuggire alla morte. Anche il suo blocco di fronte alla sorellina tanto amata: anche lì comprensibile, ma pochi istanti dopo l’azione di Dakota era già completamente ripresa e capace di ragionare, di scegliere… teoricamente se qualcuno è paralizzato dalla paura o ha appena subìto uno shock come quello di Athena, come minimo ha bisogno di tempo per riprendersi (oltre che diverse ore di terapia, ma questo è un dettaglio), il fatto che sia tornata così lucida in breve tempo mi risulta sospetto.
Per concludere anche su di lei, beh, è un ottimo personaggio, ma alcuni suoi comportamenti andrebbero rivisti, riequilibrati un pochino.
Clodia e Nadim li tratterò assieme poiché, purtroppo, non sono stati approfonditi molto anche se ho le linee base per tracciarne il carattere: la prima è una donna che sicuramente ha visto tante brutte cose e proprio per questo è in grado di estraniarsi agli orrori che la circondano, a vivere tutto con distacco (credo che si debba vivere un po’ distaccati dal mondo con la professione che svolge). Nonostante questo è chiaro che è una persona che tiene ai suoi compagni, non per niente cerca di proteggerli, sacrificando la propria vita per salvare la loro. Ho gradito particolare il dettaglio che per lei veniva prima il fumo e le sue sigarette che il resto (in apparenza almeno), perché penso che mio padre si comporterebbe allo stesso modo! XD
Nadim… ti dirò invece che lui l’ho sopportato a fatica: a parte il fatto che non fosse mai del tutto lucido e che non ricordasse quasi nulla lo rendeva molto sospetto, ma il suo continuo puntare il dito sugli altri, senza aiutare mai nessuno non me l’ha fatto stare simpatico nemmeno un pochino. Però una storia ha bisogno anche di personaggi come lui, quindi trovo che sia stata una buona scelta quella di inserirlo.
Infine veniamo alla piccola e indifesa Lily... beh, indifesa per modo di dire. Anche lei, come Nadim, si è guadagnata la mia attenzione in senso negativo: era lì, senza uno scopo preciso, veniva descritta poco e solo quando c’erano delle riunioni tattiche, come a ricordare al lettore che c’era anche lei e tutto questo mi ha puzzato da subito.
Il suo comportamento mi ha un po’ agghiacciato perché non me lo sarei aspettato, sebbene avessi immaginato che ci fosse dell’altro dietro al suo visetto innocente e agli occhioni grandi: era sorda, gironzolava sempre attorno ai grandi mentre parlavano e tutta un’altra serie di cose me l’hanno fatto sembrare sospetta, ed effettivamente non sbagliavo. Il suo comportamento successivo è stato incredibilmente freddo, molto distaccato da quello che dovrebbe avere una bambina della sua età, mi ricordava più quello di un killer di professione e la cosa mi è piaciuta molto… sì, adoro i personaggi che sembrano fragili e innocenti e poi sono dei mostri celati (credo di avere qualche problema mentale).
Anche lei forse meritava un po’ più di spazio, ma mi rendo conto che con le poche parole a disposizione non potevi fare miracoli, quindi direi che va bene così: la sua personalità è stata ben tratteggiata e il suo scopo finale è venuto alla luce.
Vorrei spendere anche due parole per Alpha e Omega: non ho ben capito se sono militari o scienziati, ma mi sono sembrati validi nonostante il loro ruolo marginale; in particolare Alpha mi aveva attratto per il suo carattere duro e autoritario; sarei curiosa di saperne almeno il nome, sempre che ce l’abbia.
Per concludere anche questo punto e passare al prossimo posso dirti che hai creato dei bei personaggi, con certi che mi sono piaciuti di più di altri com’è giusto che sia; però anche qui ci vorrebbe una bella revisione, è necessario smussare tutti questi angoli troppo acuti che li fanno stridere o li fanno comportare in modo un po’ incoerente.
C’è da dire che ho comunque apprezzato i personaggi, optando per un voto medio alto, quindi posso farti i complimenti per aver attirato la mia attenzione.

Originalità e Trama: 2,5/5

Qui, purtroppo, abbiamo di nuovo un po’ da parlare, in particolare per quanto riguarda la Trama in cui ho notato dei buchi e delle incongruenze più o meno gravi, ma vediamo di andare con ordine e partendo dall’inizio.
All’inizio affermi che per Dakota era difficile andarsene dalla città o anche solo deambulare poiché aveva un braccio fuori uso e una gamba mal ridotta, eppure quando è all’interno del supermercato durante l’attacco dei primi zombie anziani non ha problemi a correre via e ad afferrare oggetti dagli scaffali per lanciargli contro gli aggressori; senza contare che in seguito lo mandando fuori dal quartier generale in quelle condizioni. Inoltre un braccio slogato non guarisce solo perché gli si avvolgono attorno due bende (che avrebbe potuto trovare anche nel supermercato), ma deve essere steccato a dovere e tenuto a riposo il più possibile. Sempre riguardo a questo attacco: hai detto che gli anziani sono lenti, che hanno passo ciondolante e movimenti scoordinati… eppure riescono a circondare facilmente un ragazzo giovane come Dakota che, benché ferito, viene messo in un angolo, mi sembra un po’ cliché da vecchio film sugli zombie.
Altra cosa che mi lascia un po’ perplessa è la forza di Athena: una ragazzina di quattordici anni, minuta come me la immagino io riesce davvero a fare a pezzi delle persone solo con una padella? Si tratterà anche di anziani e di persone adulte controllate da chissà chi… però come ci riesce? Non sono zombie, teoricamente sono esseri viventi, con un cuore che pulsa e con dei muscoli reattivi, e per staccare un braccio o una testa da un corpo con una padella ce ne vuole di forza.
Stando sugli zombie e sulle differenze di forza ho notato un’altra cosa strana: gli zombie hanno tanta forza da uccidere un uomo solo aprendo una porta (ammetto che devo ancora comprendere un po’ la dinamica dell’aggressione) e poi si lasciano tranquillamente massacrare da una ragazzina, senza nemmeno reagire? Senza sfoderare la loro forza? E Athena, quella andata in prima linea per affrontarli, ne esce senza nemmeno un graffio?
Poco dopo, quando sono chiusi nel magazzino hai detto che una trave di legno ciondola dal soffitto e che Clodia l’afferra e la sua come arma contro gli adolescenti. A parte che le travi portanti sono piuttosto spesse e pesanti (sono in legno massello e sono robuste apposta per sopportare il peso che grava dal tetto): difficilmente una persona riesce a sollevarle da sola, se questa persona è anche una donna ferita e in condizioni critiche come Clodia la situazione si complica, senza contare i rischi di crollo cui andrebbero incontro.
Verso la fine, poi, non ho ben capito qual era stato il ruolo di Athena nella ricerca: lei non voleva che le persone si comportassero più come suo padre, voleva che ci fosse una giustizia amministrata da qualcuno di giusto… però mi sembra esagerato che una ragazzina di quattordici anni sia stata arruolata e fosse un elemento fondamentale per una ricerca così complessa. Poteva essere intelligente quanto voleva, ma mi sembra comunque esagerato, così come la scelta dei suoi “capi” (passami il termine) di cancellarle la memoria e rispedirla tranquillamente in città. Non sarebbe stato più semplice infettarla col suono in laboratorio o ucciderla semplicemente con un colpo di pistola in testa?
Ci sarebbe ancora da parlare del comportamento di Dakota, di cui abbiamo parlato sopra, e il modo confusionale e caotico con cui hai descritto il finale, che mi è risultato davvero difficile seguire… sono quasi sicura che tutti questi problemi siano dovuti ai tagli che hai apportato per restare nel numero massimo di parole e alla fretta nel consegnare. Ovviamente non te ne faccio una colpa, ti esorto solo a essere un po’ più precisa e coerente la prossima volta. ^^
Stando ancora sulla Trama, a parte questi errori, l’ho trovata abbastanza semplice, ma con dei colpi di scena che potevano stupire chi non stava attento (io dovendo leggere e correggere la storia ho valutato attentamente ogni singola parola! XD): per esempio era facile intuire che ci fosse una talpa nel gruppo visto che i superstiti contati da Alpha e Omega erano quattro e non cinque, e altrettanto facile era comprendere che la spia potesse essere Lily, proprio per il suo comportamento e il suo apparentemente marginale. L’ho detto subito che quella bambina mi puzzava… è__é
(Per qualche riga, però, ho avuto dei seri sospetti su Nadim… ma la mia prima intuizione era quella giusta… e.e)
Nonostante questo ho trovato la Trama apprezzabile: sicuramente saresti riuscita a renderla meglio con qualche migliaio di parole in più, ma anche così hai fatto un buon lavoro e potrebbe essere l’inizio di una bella saga. ^^
In compenso ho trovato spettacolare l’Originalità… in quella ci hai proprio preso, ragazza mia! ^_^
Ho adorato il fatto che non si trattasse di zombie veri e propri, ma semplicemente di persone controllate da qualcuno che cercava di impiantare nel loro cervello informazioni e comandi che non appartenevano loro. Bellissima anche la scelta di dividerli in fasce di età (ho trovato estremamente giustificata la spiegazione delle note, anche se sarebbe stato bello una spiegazione effettiva all’interno del testo, magari uno scambio di opinioni tra Athena e Lily) rappresentante da diverse caratteristiche, anche se così facendo hai involontariamente rivelato che la talpa era la piccola Lily: quella dei bambini era l’unica fascia non ancora saltata fuori, quindi dovevano essere loro! XD
Mi sono anche piaciuti gli indizi che hai sparpagliato per il testo: alcuni velati altri un po’ meno, che sapevano portare chi era attento alla soluzione.
Un po’ meno apprezzato l’incontro tra Athena e la sorellina, che forse era un po’ scontato, è però vero che abitando nella stessa città, un incontro del genere era molto probabile.
Per essere sintetici: ottime idee, ottimi spunti, un buon finale, sebbene un po’ confusionario, ma molto realistico e apprezzabile… però ci sono quelle cosette da mettere a posto nella trama.
In ogni caso hai fatto di nuovo un buon lavoro, si vede che hai inventiva e che le idee non ti mancano. ^^

Uso della Padella: 4/5

Come in Raphunzel, la padella si è rivelata un’arma senza dubbio molto efficace contro gli zombie, anzi, addirittura un oggetto letale, ora ne vieteranno la vendita! XD
Dai, scherzi a parte vediamo di tornare seri per un momento.
Con la padella hai fatto un buon lavoro: è un elemento fondamentale della storia, è l’arma usata da Athena per salvare Dakota, è quella con cui il gruppo si fa strada tra gli adulti, è l’oggetto che pone fine alle sofferenze di Athena e della sua sorellina.
Anche se è fondamentale ho trovato la sua presenza abbastanza ingombrante: lo citi fin troppo spesso, concentrando lì l’attenzione invece di spostarla altrove, come se volessi a tutti i costi ricordare al lettore che c’è quella padella e che è importante, mentre sarebbe stato meglio solo indicare la sua presenza di tanto in tanto. Ovviamente è un oggetto vitale per la sopravvivenza del gruppo, ma la si poteva far risaltare bene anche senza calcare così tanto la mano, non so se mi spiego.
È comunque un elemento centrale, è presente spesso nella storia (fin troppo come dicevo sopra) e quindi ho deciso di toglierti solo un punticino, hai fatto comunque un buon lavoro.

Gradimento Personale: 7/10

Spero che si sia capito al di là della brutte critiche che ti ho mosso (ammetto che potrei essere stata parecchio odiosa, petulante e pignola… ^^’’) che la storia di fondo mi è piaciuta: ci tengo a ribadire che hai avuto delle ottime idee, che hai creato dei personaggi cui è facile affezionarsi, ma la forma andrebbe un po’ rivista, solo questo.
Ho particolarmente apprezzato il personaggio di Clodia e speravo che anche lei arrivasse viva fino alla fine dell’avventura, poveraccia lei… T_T
Anche Athena mi ispirava un sacco di fiducia e pff… andata anche lei… non devo proprio affezionarmi ai personaggi io, poi ci rimango male quando fanno una brutta fine… T^T
Beh, togliendo questo… ^^’’ … ancora una volta i miei complimenti: l’idea su cui si basa la storia è veramente ottima, usare le onde sonore come nella Sindrome di Lavandonia è stato veramente ma dico veramente un colpo di genio (e il riferimento a The Sims, bellissimo! XD); avrei voluto seriamente concedere più parole per vedere approfondito questo progetto sul controllo delle personalità, per scoprire di più sulle ricerche di Athena e del suo team e per scoprire che fine faranno i bambini “contagiati” dal suono.
Ho apprezzato anche tantissimo il finale: sebbene non sia una fan dei finali troppo aperti, il tuo mi è piaciuto particolarmente proprio perché estremamente realistico e coinvolgente, davvero un buon lavoro! ^_^
Mi spiace non spendere altre parole, ma ho parlato troppo nei punti precedenti, e sono arrivata qui senza sapere più che dire… è proprio da me… ^^’’
Mi auguro comunque che continuerai a scrivere e, perché no, hai tanto materiale su cui lavorare sia per un bel prequel che per un sequel che io attenderò con impazienza! ^^
Continua così e non farti scoraggiare da questa GiudiciA (IO) tanto pretenziosa. :P

Titolo e Impaginazione: 2,5/5

Anche se non amo molto i Titolo lunghi (adoro quando sono composti da qualche parola soltanto), ammetto che il tuo l’ho particolarmente gradito: mi ha incuriosito tantissimo, anche perché non riuscivo a capirne il vero significato (sebbene mi ero convinta che fosse tutto un riferimento alla prima parte della storia e al silenzio che sentiva Dakota). Per questo sono rimasta incollata allo schermo fino alle fine per scoprire a che si riferisse. Lo ammetto, sei riuscita a ingannarmi abbastanza a lungo da farmelo apprezzare, davvero brava! :P
Un po’ meno bene (e mi spiace in anticipo… ^^’’) è andata l’impaginazione: a parte il formato abbastanza grande che mi ha fatto incrociare gli occhi e la mancanza nell’uso del corsivo (che per alcuni passaggi era ideale, se non addirittura necessario), c’è anche un problema nella lunghezza dei paragrafi. Talvolta ho avuto l’impressione che andassi a capo in modo piuttosto casuale, visto che molte frasi sono isolate dal resto del capoverso anche quando sono intimamente connesse, oppure possono essere scritte tranquillamente di seguito.
Nulla di troppo grave, ormai hai capito che sono una ragazza che pretende fin troppo… ^^’’ … però volevo dirtelo perché può dare un senso di confusione e caos.

Bonus Attrezzo: 3/3

Alla fine della storia Athena muore per mano della padella (il che è un gran peccato… T_T), ma Dakota riesce a sopravvivere e, sebbene il personaggio di Athena fosse incredibilmente centrale, il fatto che il giovane Dakota sia riuscito a scampare alla morte ha fatto sì che tu guadagnassi questi Punti Bonus.

Bonus Personaggio: 1/2

Hai scritto una storia originale e, per ottenere i Punti Bonus, avevi determinate categoria di personaggi cui fare riferimento. Tra quelle elencate ne hai scelte ben due: il personaggio con la fobia e il personaggio adolescente. Già solo per la scelta in cui ti sei lanciata dovrei farti un applauso.
Nonostante questo non me la sono sentita di assegnarti il punteggio pieno per il semplice fatto che Athena, per quanto importante, non era la protagonista della tua storia; mentre Dakota… beh, ne abbiamo discusso, la sua fobia del sangue non mi ha convinto del tutto, è importante, ma allo stesso tempo gli fa fare delle scelte che non approvo interamente.
Ho quindi deciso di assegnarti solo metà punteggio, sperando che tu capisca le mie ragioni.
In ogni caso, complimenti per le scelte fatte, erano tra le mie preferite! ^^



Totale: 36,5/55

[Vincitrice del Premio Speciale: “Zombie”]