“Sono qui perché siete l’unica cosa che mi tiene ancorato alla mia vecchia vita, anche se siete voi ad averla distrutta. Siete l’unica costante della mia vita che mi rimane… ho perso tutto, non mi resta più nulla, la mia vita non ha più senso, Valjean… non sono più degno del mio lavoro, del mio titolo, ma continuo a farlo, sono morto, sono morto, non sento più nulla, la Senna non mi ha ucciso, ma è come se l’avesse fatto, sono morto…”
Dannazione, ho qualcosa nell'occhio.
Ahem, dicevo.
Che bella! Non entravo su EFP da tanto perché mi sentivo in colpa a non riuscire più a leggere e recensire nulla (dannato stress da università) ma oggi, finendoci per caso, ho trovato questa e... semplicemente non resisto a dare un'occhiata a una fic incentrata sui miei vecchiardi bellissimi.
Soprattutto Javert. Potrei definire catartico leggere di lui e del suo tormento. Le fic che gli danno un'altra possibilità di sopravvivere, per quanto dolorosa, non mi stancheranno mai.
E Valjean! Sempre così comprensivo e pronto a tendere la mano anche a discapito della sua stessa stanchezza. Questi due sarebbero potuti essere amici, se Javert fosse sopravvissuto, ne sono convinta!
Grazie per aver scritto questa fanfiction e scusa la mia recensione goffa. Non mi vengono altre parole, ma davvero l'ho amata.
Soprattutto la frase finale.
“Siete vivo. Siete vivo. Respirate, le sentite le mie dita sul vostro braccio? State piangendo, dovete aver per forza sentito qualcosa, altrimenti non stareste piangendo. Va tutto bene, respirate, siete vivo.”
Spero che tu scriva ancora su questa sezione! |