eh!
tema spinoso assai....
sai, ho fatto un periodo di lavoro in una casa di riposo; io, cresciuta coi miei nonni e con una nonna (con molti problemi tra l'altro anche di testa) ancora presente in casa mia seppure tra mille fatiche per occuparsene "a casa sua", mi sono sentita dire che molti di quei vecchietti sono contentissimi do essere lì, in casa di riposo! ci sono venuti davvero volentieri! questo diceva, forse per esperienza per carità, ma forse un pochino (o molto) per rassicurazione personale, la mia tutor, quando io le facevo notare che non era prorpio una bella scelta e/o forse era una scelta nella maggior parte dei casi un po' forzata.
secondo me una delle cose più brutte per un anziano è togliergli i luoghi dove è vissuto perché rappresentano i suoi ricordi che forse un po' vacillano, le sue abitudini che stentano, o forse semplicemente un rifugio sicuro.
per questo finchè ne hanno la forza "lottano" per tenersi il loro rifugio e quel po'm di autonomi a che ancora possiedono; sanno che se non la conservano, le famiglie dei loro figli solo raramente possono permettersi di occuparsi materialmente/personalmente di loro, alcuni lo fanno, molti, per necessità o per capriccio o poco spirito di sacrificio, li affidano se non sono più in grado di cavarsela da sè, a badanti o a luoghi come le case di riposo, che per carità, competenti tutti etutto, ma non è come la famiglia, quella è altro.

scusa la lunga riflessione partita a random!
la poesia in sè è molto bella e riflessiva comunque!
complimenti!
Nala

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Buon pomeriggio.
Hai trattato una tematica molto attuale e delicata, ma vedo che sei stato molto bravo in tutto.
La poesia mi è piaciuta tantissimo, e l'ho trovata davvero molto melodica e ritmata. Ottimo lavoro, quindi :)
Ritengo che il testo contenga tutta la disperazione esistenziale di questa povera signora, ormai anziana e in difficoltà...
Bravissimo, sul serio.
I miei complimenti anche qui, per tutto.
Buon proseguimento di giornata e a presto :)

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Una casa. Cos'è oltre ad un edificio pulito, caldo e accogliente. Un nido, un luogo dove una persona, assieme al suo nucleo familiare, sceglie di costruire una vita. Un trasloco è in ogni caso ardua cosa, ma se si è bambini o anziani, il desiderio di restare attaccati a quanto si è costruito con le proprie forze è perfino maggiore di quanto non sia mai stato. Parole bellissime, e immagini azzeccate. Complimenti,

Emmastory :)

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Buongiorno.
Sono lieta di aver recuperato questa poesia, poichè è davvero lodevole.
Ogni immagine è forte, carica di significato e per nulla banale; le parole le rendono molto bene, il ritmo è scandito alla perfezione e dà una musicalità lenta e molto particolare alla lettura. Hai dato una lettura originale al tema della casa, che in genere vedo trattato in chiave molto più romantica o comunque serena, i miei complimenti!
A.

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A prescindere da quanto hai scritto nell'introduzione, cioè che nessuno ha ragione e nessuno ha torto su cui concordano pienamente, permettimi di aggiungere una cosa su come la società è mutata negli ultimi decenni. Un tempo i nonni vivevano in casa con figli e nipoti, solitamente erano gli uomini che lavoravano provvedendo al sostegno economico e le donne si occupavano della casa e degli anziani presenti. Oggi queste persone vivono per conto loro nella maggior parte delle situazioni, magari pure vicino all'abitazione dei figli, come pure per conto loro in paesi semi sperduti. L'alternativa? La badante o la costrizione al trasferimento in città. I figli sono obbligati a lavorare per tirare avanti e non hanno il tempo per occuparsi della nonna. Poi ci sono pure quelli che se ne fregano di proposito, ma questa è un'altra storia.

Ottimo lavoro come sempre?

🌛 Cristina

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Buongiorno Luca!
Anche quest'oggi hai trattato un argomento attuale e riflessivo.
L'amore per la propria casa, il passato dolce e il dolore amaro del presente, sono tematiche molto profonde che tu sei stato in grado di comunicare tramite questa bella poesia.
L'immagine della foglia mi è piaciuta molto.
Complimenti!
-Bigin

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