#2 classificata al contest "Di Fluff/Angst e AU" indetto da _grey e ArabellaStark sul Forum di EFP
SECONDA CLASSIFICATA
[ When I was one half of two – FloxWeasley ]
TOTALE: 56/60
Bonus: 0/2
Stile e svolgimento: 8.5/10 + 9/10 = 17,5/20
La storia è scritta molto bene, scorre fluida e ci sono le giuste pause, i giusti accenti nei punti salienti e una bella attenzione al ritmo. Abbiamo trovato solo un pelo stonato il periodo al presente quasi sul finale (“Però quindici anni sono tanti”, “E allora si tenta di addolcire il passato” fino a quando poi non riparte il narrato al passato), noi stesse spesso ne siamo vittime, mentre scriviamo ci sembra che torni e poi ci rendiamo conto solo rileggendo che invece si distacca troppo sembrando quasi un errore. A parte questo piccolo appunto, la storia secondo il nostro parere è scritta davvero bene ed è molto piacevole.
Attinenza al prompt: 10/10 + 10/10 = 20/20
Quando abbiamo letto lo specchietto introduttivo abbiamo avuto quasi paura, sia per il discorso della coppia non proprio tra le più amate, sia per il fatto che avevi dubbi circa l’attinenza al prompt. Della coppia parleremo nel prossimo punto, ma per quanto riguarda la centralità e la totalità del prompt a nostro parere non hai veramente niente di cui preoccuparti. La separazione è percepibile sottopelle, non sarà da strapparsi i capelli per la disperazione o da pianti, urla e scenate eclatanti, ma c’è. È una separazione dolce e malinconica, che guarda al passato con un po’ di amaro in bocca; con la delusione e la tristezza di aver fallito, di non essere riusciti a portare a fondo qualcosa a cui si credeva così tanto. Crediamo che la piena essenza del prompt si percepisca nel momento in cui il Derek di oggi chiede a Addison come mai le metà che si sono trovate si separano di nuovo e la romantica dolcezza con la quale lui stesso cerca di darsi e di darle una risposta, sa di rassegnazione e tristezza. Di qualcosa da cui si deve separare anche se con dolore, nonostante sia ciò che lui stesso ha voluto. Non ci dilunghiamo oltre su questo punto perché stiamo già per sfociare nel prossimo e non vogliamo essere noi ad andare fuori tema!
Gradimento personale: 9,5/10 + 9/10 = 18,5/20
Allora, come abbiamo già detto in un’altra recensione, seguiamo Grey’s Anatomy da 12 anni, fin dalla primissima puntata e ogni volta che ci troviamo a vedere la stagione due, ci si stringe sempre lo stomaco in gola perché soffriamo terribilmente a vedere Derek e Meredith separati, la presenza di Addison che, se non fosse la “cattiva” della situazione, adoreremmo e l’angoscia che si percepisce empaticamente attraverso lo schermo. Non abbiamo mai amato Addison per questo motivo e al tempo stesso, invece, ci è sempre piaciuta perché pensiamo davvero che sia un gran bel personaggio. Ci sono spesso chieste come erano lei e Derek da giovani, quando erano specializzandi, quando si amavano e non c’erano ombre di tradimenti o nuovi amori alle spalle. Adesso, alla luce di tutte le stagioni e le (dis)avventure, pensiamo sinceramente che Addison fosse la donna perfetta per Derek, forse anche più di Meredith (speriamo che nessuno qui ci crocifigga per quest’ultima frase!). Ci è piaciuta tantissimo la tua storia perché ci hai dato uno scorcio di loro due come abbiamo sempre cercato di immaginarceli e perché ci hai fatto capire che, nonostante Derek non abbia mai avuto dubbi sui suoi sentimenti per Meredith, lasciare Addison non è stata affatto una cosa semplice. E ce lo hai fatto capire quasi di più tu con questa shot, che mamma-Shonda con gli episodi! Siamo d’accordo con te, il tema non è stato trattato troppo approfonditamente nel telefilm e per questo siamo doppiamente contente che in parte lo abbia fatto tu. Ultima cosa e poi passiamo alla recensione vera e propria. Dici di aver paura che Derek possa risultare un po’ OOC, ma anche in questo ci tocca smentirti. Noi ce l’abbiamo visto al cento per cento. E hai detto bene nello specchietto: con quella testolina incredibilmente romantica che si ritrova, indubbiamente ci ha pensato un po’ su. Molto più di un po’, secondo noi. Ci ha anche provato a ricucire quel rapporto, il rapporto, ma per quanto tenti di incollare un vaso rotto, le linee di frattura a volte sono irreparabili e se lo riempi con dell’acqua, essa finisce sempre per uscire alla fine. Venendo alla storia vera e propria, se finora ancora non si fosse capito, ci è piaciuta tanto. A partire dal titolo che nasconde al suo interno proprio il significato di ciò che si andrà a leggere e, di nuovo, si rispecchia perfettamente con il prompt che avevi scelto. Ci piace tantissimo Addison da giovane, così incredibilmente romantica anche lei da ascoltare un vecchio filosofo e sognare su un mito di due esseri perfetti separati per invidia degli dèi e che si ritrovano e si riconoscono nonostante tutte le avversità. E’ facile capire perché Derek si sia innamorato di lei. Ci piace il fatto che si percepisca come le cose cambino con il tempo e con gli anni, come da giovani fosse Addison quella più sognatrice e Derek quello con i piedi per terra e come invece, da adulti, i ruoli quasi si invertano. È una bella finezza ed è qualcosa (al di là di quel semplice asterisco) che fa percepire perfettamente lo stacco temporale. Non è vero che era stato sempre così come Addison crede nella seconda parte del racconto, secondo noi è solo lei che vuole convincersene, perché ammettere che la sé spensierata di quindici anni prima non esiste più, fa troppo male.
Siamo grandi fan della malinconia, quindi tutto il dialogo che avviene nello stanzino del medico di guardia ai giorni nostri, con la pioggia fuori dalla finestra perché, si sa, a Seattle piove sempre, ci ha letteralmente cullate così dolcemente da avercelo fatto rileggere più volte. Addison disillusa, triste e Derek che cerca una spiegazione meno dolorosa dell’ammettere razionalmente di essersi sbagliati sulla loro storia, è delizioso e doloroso al tempo stesso. E quelle mani unite in fondo, forse, stanno a significare che magari si sono sbagliati, è vero, ma almeno lo hanno fatto insieme. :) |