Ciao! Sono arrivata alla tua storia per caso e me la sono letta con interesse visto che parla di Kanon e Saga, che al momento questi due mi stanno impegnando parecchio nella stesura della mia long in pubblicazione. Che dire, mi piace il senso di malinconia e tormento che traspare dai pensieri e dalle parole di Kanon. Il mare, che lo aveva accolto e gli aveva dato la possibilità di essere qualcuno, ascolta paziente il suo monologo interiore. Kanon non riesce a perdonarsi. E non riesce nemmeno a stare dalla parte di Atena nonostante in passato si sia sacrificato per lei. Ma Atena sa leggere dentro al cuore degli uomini e sa che dietro alla turbolenza dell'animo di Kanon c'è un misto di pentimento e nostalgia che ha il volto di suo fratello Saga.
Un bel momento ben descritto. Brava.

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Ciao! Davvero bella questa flash fic, che fa luce su uno dei momenti mancanti del manga, ossia il completamento del passaggio di Kanon dal "tridente nel petto" ad effettivo cavaliere al servizio di Atena. Molto curata nello stile fa empatizzare il lettore col personaggio (sembra di vederlo qui in carne ed ossa) e ci prepara all'imminente attacco di Hades con il primo avvertire, in lontananza, del cosmo della sua "avanguardia" (Saga e i suoi). Brava, mi sei davvero piaciuta, complimenti e alla prossima! Enrico.

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Di Kanon sappiamo poco. Sappiamo ad esempio che è un uomo intelligente, ambizioso. Destinato all'armatura di gemini come suo fratello, ma impossibilitato ad usarla perché l'armatura è una. Sappiamo anche che è nato per essere fedele ad Athena. Questa fedeltà si concretizza nel suo sacrificio. Quanto sia stato istintivo, quanto pensato, non si sa. Tu in questa flash ci racconti il momento che precede l'arrivo di Kanon al Santuario prima della guerra contro Hades. Athena gli offre una possibilità, quella di espiare le sue colpe combattendo. Che dire? Mi è piaciuta. Mi è piaciuta Athena che andando di persona, dimostra di aver assunto definitivamente il suo ruolo e sa che un comandante deve anche scendere e parlare con i suoi soldati. Mi è piaciuto lo stacco. Che Kanon raggiungesse subito il Santuario, non era credibile. Una bella flash. E.

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Bene, bene, sono contenta di aver trovato questa one shot.
In effetti c'è un enorme missing moment da quando Kanon viene ferito dal tridente di Poseidone a quando lo ritroviamo al Santuario di Athena, per cui ogni autore può dare la sua versione personale.
La tua in cui Kanon torna in maniera ossessivo compulsiva nel posto in cui avrebbe dovuto affogare mi piace. Ed anche il suo interrogarsi sul perchè è stato salvato, e lo sfiorare la cicatrice, ricordo della seconda volta in cui avrebbe dovuto morire.
Poi si sa: dove c'è Kanon c'è angst come dove cè Barilla c'è casa.
Anche Athena che va di persona a riprenderlo e a richiamarlo all'ordine mi piace.
Kanon è un tipo deciso, ma dopo che tutte le sue certezze sono crollate avrà avuto pure lui un attimo di dubbio su come impiegare la sua vita.
E qui arriva Saori, una dea che si prende le sue responsabilità e va a cercare la pecorella smarrita.
Mi piace come l'hai presentata, che appare vestita di bianco (lasciamo perdere alcuni dei vestiti delle prime puntate) e gentile.
Decisamente non è più una ragazzina viziata.
Ed anche il fatto che lui le giuri fedeltà lasciandosi guardare negli occhi e permettendole di vedere tutti i suoi sentimenti è stata una bella scelta, meglio di qualunque discorso.
In conclusione, dunque, assolutamente niente pomodori perché hai fatto un bel lavoro.

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