Ebbene sì, Kamala cara, sono ancora io!
Quest’oggi mi sono proprio fatta un’abbuffata delle tue storie, non c’è che dire. E più ne leggo più mi innamoro del tuo stile, davvero. ♥
Come avrai ben capito dalla mia prima recensione, Pervinca è un personaggio a me difficile da decifrare — o almeno non tanto quanto non faccia con la sua gemella — per cui trovarmi qualche bella introspezione mi aiuta a comprenderla un po’ di più. Nei libri i suoi pensieri vengono giustamente tralasciati ed evocati per via di Felì, che per quanto bene conosca la sua bimba non può decifrarli appieno. La fatina stessa, assieme agli altri abitanti del villaggio, tentenna tra dubbio e fiducia, sentimento che però si rafforza grazie alla vicinanza di Vaniglia e Tomelilla. Ma non è di Sefeliceleisaradircelovorrà di cui stiamo parlando, perciò arriviamo al dunque.
Un particolare che spesso ci sfugge mentre descriviamo le gemelle è senza dubbio la loro età. Per quanto determinate e appassionate, queste bimbe in fondo hanno solo dieci anni; e tu hai saputo rendere tutte le paure, insicurezze e tormenti di Pervinca coerenti nel loro insieme. Il fatto che Vì stringa al petto il Libro Antico simboleggia proprio la mancanza di riferimenti, l’ardore di una bambina che s’è vista calare sulle spalle il peso di un’Alleanza di cui non ha mia chiesto di far parte e di un amore così grande che l’ha spinta a compiere l’impensabile.
Il fatto che tu abbia accennato anche a Grisam rende Pervinca ancora più umana davanti ai nostri occhi, abituati per la maggior parte del tempo ad assistere alla forza e turbolenza di una Strega decisa e pungente. L’intero concetto di my weakness is my strength si può riassumere in questo brano, e la potenza di questo concetto aumenta nel pensare che ci sono alte probabilità che Vì abbia davvero vissuto un momento del genere durante la sua fuga dal Villaggio.
Come sempre kudos to you per aver scritto una storia così bella! Le introspezioni sono proprio il tuo genere, eh?
A presto!
BP_ |