Eccomi qua, sono riuscita alla fine a trovare il tempo per lasciarti il mio pensiero. Perdonami se ho fatto trascorrere tutto questo tempo, ma lo sai quanto sia incasinata ultimamente. Spero di farmi perdonare e spero, soprattutto, di farti capire quello che penso riguardo questo capitolo.
Partirò con ordine, o quasi.
Finalmente rivediamo la stratega Nabiki. Questo personaggio mi piace davvero moltissimo, nel manga è uno dei miei preferiti e, sebbene qui tu lo abbia reso fino quasi all’eccesso, ci ritrovo molto del personaggio Takahashiano. Il suo congetturare e tramare nell’ombra solo per il proprio tornaconto, ma soprattutto (cosa che adoro di più) il fatto di manipolare il padre a suo piacimento. L’abilità con cui riesce a farlo è proprio tipica di lei, imboccandolo nelle decisioni che lui crede di aver preso da solo. Nonostante ciò la subdola Nabiki ha anche i suoi piani personali. Insomma ha pensato proprio a tutto, persino a quello che può fare nella remota ipotesi in cui Ranma possa “non aver toccato” Akane. Quindi, anche se con qualche eccesso dovuto indubbiamente a motivi di trama e contesto, ritengo questo personaggio azzeccatissimo.
Kodachi… Kodachi mi intriga moltissimo. La strategia che ha usato per estorcere informazioni ad Happosai è geniale, oltre che azzeccata per il suo personaggio. Chi non conosce la pazza Rosa nera, abile preparatrice di intrugli soporiferi e immobilizzanti? Quello che usa qui poi mi ricorda tantissimo l’incenso dell’episodio speciale (Shunminkou), dove Akane cade vittima dell’incenso di Happosai e, seppur addormentata, continua ad interagire con gli altri in preda a diversi incubi. Comunque… questo per dire che apprezzo ritrovare questi dettagli sparsi un po' qui e un po' lì all’interno della storia. SONO ESTASIATA. Non solo Nabiki manipola il padre, ma Kodachi fa altrettanto con il grande maestro Happosai… e se vogliamo anche Ryoga, a modo suo fa la stessa cosa per quanto riguarda la sua situazione (situazione che non vedo l’ora venga approfondita). Questo gioco di intrecci è formidabile, la maestria con la quale riesci ad incastrare tutto senza risultare pesante è davvero straordinaria, io non smetterò mai di ripetertelo.
Tornando a Kodachi… non vedo l’ora di vederla in azione e finalmente faccia a faccia con Ranma e Akane. Credo che lei sarà una vera spina nel fianco, unincredibile gatta da pelare. Pregusto già questo incontro, perché conoscendoti lo renderai divinamente, meglio delle mie aspettative. Per ora sembra quasi un personaggio di contorno, ma non credo sia così. Avrà il suo ruolo fondamentale e non vedo l’ora di vederla finalmente interagire insieme agli altri personaggi.
Ti giuro ho riso moltissimo leggendo le prime righe relative a Ranma e Akane. Lui che la prende in giro per la sua idea, da pura ingenuotta qual è, di entrare nel castello dalla porta principale. La comicità della situazione (stile manga) svanisce poi come una bolla di sapone quando si ritorna a parlare di Ranma modalità sanguisuga (ti giuro l’immagine che mi sono fatta in testa è davvero divertente XDD). Dicevo… Adesso ad essere tormentati sono in due: lui fa di tutto per allontanarla, perché la desidera più di ogni altra cosa, allo stesso modo lei che finora desiderava apprendere la tecnica del volo e di conseguenza la libertà, si rimprovera di averlo fatto avvicinare troppo e di aver quasi messo in secondo piano quelle che erano le sue priorità. E poi per cosa? Per un coinvolgimento che forse si era solo immaginata… Ecco quindi l’Akane che ignora e fraintende le cose e un Ranma che, pur di non dire esattamente come stanno, entra in un fitto ginepraio di bugie nel quale (a mio parere) manco lui pensava di entrare, soprattutto adesso non sa come uscirne. È anche vero che ha preso lui stesso spunto dai fantomatici racconti di Happosai, come dire: Chi la fa l’aspetti! Anche perché Akane è molto curiosa e testarda, e sebbene non voglia darlo a vedere e ne è praticamente orripilata, vuole sapere eccome e approfondire questa faccenda del Ranma succhia ki, diciamolo!
La stessa ironia la ritroviamo poco dopo:
“Credo sia ora che impari a usare la ‘seconda vista’”, annunciò lui con un sorrisetto ironico, “così magari eviti di finire faccia in avanti, quando ci separeremo”.
Akane aprì gli occhi e si fermò, fissandolo con due pezzi di ambra freddi e torbidi.
Nessun salto di gioia, nessuno strillo entusiasta.
Nemmeno un fremito.
Niente.
“Ti ringrazio”, proferì alla fine a mezza bocca con un sospiro, come se le fosse costato una fatica immane.
Ranma increspò la fronte.
Tutto qui?!
Si rese allora conto che lei sarebbe rimasta lì impalata, a scrutarlo, finché lui non avesse ripreso a camminare.
Fece un paio di passi avanti, ma nella sua direzione.
Lei ne fece due indietro.
Fantastico! Semplicemente Fantastico! L’inversione dei ruoli poi è un tocco di classe! Finora abbiamo visto sempre lei avvicinarsi a lui, che invece indietreggiava mantenendo le distanze. Adesso è lei, arrabbiata, quasi schifata che lo allontana mentre lui vuole raggiungerla. Eeeeh era proprio questo che voleva il Ronin, o forse no… Non sa neanche lui se è più sconvolto dal fatto che lei voglia tenerlo distante o che non abbia fatto i salti di gioia sul volerle insegnare la “seconda vista”. Il Ranma di questo capitolo mi fa davvero tenerezza. Tutti i suoi piani, tutte le sue azioni precedenti adesso gli si stanno ritorcendo contro e da forte e duro qual è si ritrova invece in balia degli eventi, che lui stesso ha messo in moto. Poco alla volta vediamo tutte le sue convinzioni, le sue certezze sgretolarsi inesorabilmente. Lui che era sempre infastidito dal suo continuo parlottare, adesso rimpiange quei momenti in cui era tempestato di domande dalla nobile piattola. Rimpianto e pentimento che scopriamo direttamente dalle parole di Ranma, attraverso il suo sonno agitato. Lo stratagemma della chiacchierata mentale con Akane, che lui crede essere Happosai non è geniale DI PIÚ. Quando mi avevi accennato che Ranma si sarebbe esposto in maniere diverse in questo capitolo, di certo non immaginavo una cosa del genere. Sei diabolicamente geniale. Quale modo migliore per far comprendere la verità ad Akane se non dalle sue stesse parole… sappiamo bene quanto lui sia restio a dirle esattamente quello che prova, questa è una furbata pazzesca!
Una sorta di prima confessione confermata poi nella stanza di Kasumi, quando Ranma corre letteralmente in aiuto di Akane durante la scossa di terremoto. Momento dolcissimo e in pieno stile Ranma Saotome che si lancia verso Akane in pericolo, sbattendosene del fatto di rivelare al mondo ciò che realmente prova e a dispetto di ciò che ha dichiarato fino a quel momento. Anche Kasumi se ne è accorta, lei che nel manga sembra l’innocente della casa, ma in realtà è molto più sveglia di quello che si possa pensare. Una Kasumi dedita alla famiglia, che si immola per le sorelle, comportandosi più come una madre amorevole che vuole proteggere le figlie a qualsiasi costo, arrivando anche a sacrificare sé stessa. E non è forse così la Kasumi del manga? Quella giovane ragazza, che per sostituire la figura materna assente, ha rinunciato a vivere come quelle della sua età dovrebbero fare. Mi è piaciuto moltissimo anche come lei e Ranma hanno interagito, lui quasi con estrema riverenza, insolito per questo Ranma che abbiamo sempre visto sprezzante con chiunque, ma estremamente in linea con quello originale nei confronti della cognata maggiore.
Sono tutte piccole cose che io apprezzo e vado ad apprezzare sempre di più in questa storia. Sono questi dettagli secondo me che caratterizzano la trama e la rendono unica rispetto a tante altre. Perché sì, si può anche stravolgere l’ambientazione e il contesto, ma se si ritrovano gli stessi personaggi in tutto e per tutto simili a quelli che siamo abituati a leggere, allora siamo difronte ad un lavoro magistrale. È facile deragliare lungo la strada e lasciarsi deviare dagli eventi della trama, offuscando particolarità del personaggio per adattarlo alla trama. Sarebbe tutto molto più facile, no? Questo non succede mai con te, anzi direi proprio il contrario. È questo quello che io cerco quando vado a leggere una fanfiction su Ranma, che sia una AU, una what if o altro ancora… Se a questo aggiungiamo l’incredibile abilità di scrittura e quella di raccontare le vicende allo stesso pari di un film da premio oscar, allora ci rendiamo conto di essere di fronte a qualcosa di straordinario. Almeno io lo penso. Sai da cosa lo capisco, qual è il mio metro di apprezzamento? Forse te l’ho già detto, ma te lo ridirò ancora: quando le immagini prendono vita da sole all’interno della mia testa senza che io faccia il minimo sforzo, allora ho capito che la ff è andata al di là di questo nome, di questa definizione. Sono di fronte ad un romanzo, anzi, ad un romanzo di quelli fatti bene (con i contro co****). La lunghezza passa in secondo piano, addirittura la fine arriva troppo presto come in questo caso, talmente presa dal sognare ad occhi aperti.
E poi la scena finale… da togliere il fiato. Descrivere il tripudio di emozioni che ho provato non è affatto facile, perché appunto ti lascia senza parole. Finalmente si avvicinano, ma il tutto corredato da quel botta e risposta comico che a me personalmente fa impazzire. E poi quella frase, tra tutte, mi ha incantata:
“Queste non sono braccia che vogliono impedirmi di cadere, ma che vogliono impedirmi di stare lontano da te”.
A questo punto, proprio come Akane, ho perso la ragione e ho volato manco avessi imparato io stessa l’Unkido.
Cri non mi voglio dilungare tanto su questa parte finale, anche se bellissima e non nascondo bramata fino all’inverosimile, ma piuttosto voglio dirti quanto sei stata brava a trasmettere le emozioni dei personaggi, come se fossimo noi a provarle. E chissene se ci sono voluti 24 capitoli prima di avere solo un minimo assaggio di quello che li aspetta in futuro. Magari dovremmo aspettare altri altrettanti capitoli per ritrovare qualcosa del genere, perché nel frattempo potrebbe succedere di tutto. Ma proprio questo è Ranma. Lo svolgersi della trama e di certe situazioni in fretta e furia non sarebbe veritiero e, a mio avviso, concepibile. Perciò GRAZIE per tutto questo lavoro che stai facendo, mastodontico oserei dire, sui personaggi, sulle vicende, i dettagli. Nulla è lasciato al caso. E se ogni volta penso di sapere quello che mi aspetta, ad ogni capitolo mi rendo conto di quanto ancora puoi sorprenderci, perciò stai serena. Stai andando alla grande. Ho sempre delle aspettative molto alte poco prima di leggere i tuoi aggiornamenti, poi scopro che sei riuscita ad andare ben oltre e io, credimi, sono più galvanizzata di Akane che apprende l’Unkido!
Grazie, grazie infinite ancora… |