La parte più terrificante della tua flashfic è paradossalmente quella che più appartiene alla realtà di ogni lettore, ovvero la morte, invece che il finale in cui la voce narrante accenna con leggerezza al suo essere uso alla violenza.
Mi piace moltissimo il tono che hai utilizzato: molto figurativo e dalla semplicità inquietante, quando cominci a parlare di strumenti che si deteriorano...

Se devo farti un appunto, avrei visto questa storia più come una oneshot che come una flashfic, perché l'introduzione della voce narrante mi suona un filino brusca... Potresti pensare a ricavarne una storia più lunga, forse anche una a capitoli!

Spero di leggere presto qualcos'altro di tuo!

Ciao, intanto piacere di conoscerti.
Ho aperto la tua flashfic per caso, giusto perché la intro mi incuriosiva e inoltre ti giuro che è la prima flashfic che leggo.
La analogia tra il funzionamento del corpo umano e l'orchestra mi piace da impazzire, davvero. E' azzeccata.
Ma - se non ho capito male - in realtà, anche se il corpo non produce musica, si capisce che il protagonista, essendo probabilmente mentalmente instabile la sente comunque e quindi il discorso dell'orchestra prende immediatamente un'altra piega.
E' GENIALE. Poche righe e tanti significati nascosti. La adoro, davvero.

Però permettermi di darti due consigli:
1 - Utilizza l'html per rendere più carina la presentazione della fic. In questo modo le persone saranno più invogliate a leggere.
2 - La cosa più importante. Leggi più libri introspettivi. Aiutano molto la scrittura di questo genere di fic e sicuramente riuscirai ad articolare meglio le tue frasi senza utilizzare un linguaggio troppo semplice... a me no che la cosa sia stata fatta di proposito, ovviamente.

Ancora complimenti!

Shanne