Recensioni per
Elogio della Caduta.
di Crice_chan
Bellissima. Davvero bellissima. God bless Reichenbach (circa... XD). Scherzi a parte. Mi ha colpita davvero tanto e soprattuto nella scelta, che io trovo azzeccatissima con Sherlock, di usare la seconda persona. La storia risulta più incisiva e, seppur breve, scava nella psiche del personaggio andando anche molto a fondo. Non ci sono spiegazioni di fondo o lunghi sermoni sul perché ci si trova lì, tutto viene detto e raccontato in pochi e brevi passaggi che fanno capire davvero ogni cosa. Sherlock e il suo legame col resto del mondo (Lestrade, Mrs Hudson...), che non è mai stato tanto forte quanto ora e forse anche per merito di John. Sherlock e il suo rapporto con John, l'amore che nutre per lui e il peso del sacrificio che sta compiendo che gli grava addosso. Pensare che Sherlock si sia divertito a buttarsi dal Barts è secondo me un gigantesco errore di valutazione. E tu lo hai sottolineato molto bene, il peso di quel gesto. C'è un momento in cui ogni cosa è opprimente. Moriarty sul tetto, morto e che tu ci descrivi con una precisione chirurgica, dandoci anche un'immagine molto cruda ed enormemente vera. E allora c'è morte, sangue e un nemico sconfitto sì, nel corpo, ma ancora vivo nella mente di Sherlock. L'idea di Sherlock che riesce a dedurre i pensieri di John, è un passaggio toccante. Si nota, anche se l'introspezione verte su Holmes, il desiderio di John di correre e di salvarlo. Eppure, il dottore rimane fermo (perché se rimane fermo, magari lui non si butta). |
Davvero un ottima storia... hai riprodotto alla perfezione quelli che probabilmente potevano esssere gli ultimi pensieri dell'investigatore. Davvero bellissima |