Ciao, inizio con il dirti che ho messo bandiera neutra perché la storia mi è piaciuta ma allo stesso tempo no.
L'idea mi piace, è stesa abbastanza bene, mi piace come tu abbia spiegato i sentimenti dei due, e di come tu ti sia concentrata, allo stesso tempo, sul come si sentivano fisicamente i due personaggi nel momento della scena di sesso. E' giusto così, secondo me... perché i ragazzi non vedevano l'ora di provare quest'esperienza, perché si volevano, si desideravano e sentivano una certa carica sessuale, quindi è giusto che tu abbia fatto capire (secondo me, ehhhh) che stavano facendo SESSO, e non l'amore.
La parte critica si concerta su certi termini che usi... in un racconto del genere, mi aspetto comunque dei termini più consoni, tipo "pene" al posto di "cazzo". Inoltre non sono una grande fan dei nomi dei personaggi che si ripetono ogni cinque parole, nei racconti in terza persona.
Non ho null'altro da dire, nel complesso è comunque più positiva che negativa.
Grazie per avermi ascoltata, cara... un bacio!

Scusami la recensione critica, cercheró di essere cordiale almeno affinché tu non mi prenda sul cazzo. Ci sono tre punti in particolare che mi hanno fatto storcere il naso. Il primo è il modo in cui hai scritto la scena smut: in genere prediligo che si tratti la tematica della scena di sesso utilizzando termini più appropriati di quelli che hai usato tu. Nello specifico "cazzo" e "culo" sono dispregiativi, o comunque grezzi. Inoltre, hai incentrato tutto su sensazioni di tipo fisico, non menzionando nulla di tipo sentimentale. Secondo punto della lista: il tuo stile è troppo "alla italiana maniera". Con ciò intendo che hai usato espressioni di registro medio-basso e in generale parlato con linguaggio colloquiale che, andrebbe bene in alcuni casi, ma non in questo caso. Terzo punto della lista: una voce non è "biascicata". Così come non puó esserlo un tono. Biascicare significa pronunciare male una parola a causa di un impedimento fisico come ad esempio del cibo. Quindi una voce non può essere biascicata. Ma una parola sì, utilizzando il participio passato non come aggettivo ma come, appunto, participio. Nient'altro da dire, penso. In genere la storia non è scritta male, ma ci sono alcune cose da aggiustare e, almeno per una volta, penso di non aver recensito perché sono pignola, ma perché mi sembrava un peccato che ci fossero questi strafalcioni in uno scritto che non era male, tutto sommato. Spero che tu non prenda male questa critica e che almeno la utilizzi per migliorarti, senza insultarmi perché io voglio solo aiutarti. A presto

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