Okaaaay, sono qui.
È da un pezzo che giro attorno a questa storia, ma non so mai come fare a recensirtela. Cioè, ho paura di non renderle giustizia e dirti tutto quello che vorrei, dato che non sono più capace di scrivere papiri come un tempo.
Prima di tutto, è colpa della canzone. Da quando qualcuno l'ha condivisa su facebook l'ultima volta, io non ho smesso di ascoltarla. E ci ho proprio sofferto ogni volta, come se fosse una canzone nuova, no? xD
Ed è stato in uno di quei momenti che mi sono accorta che anche tu ci avevi scritto sopra.
Mamma mia, è così adatta. Il Jalec è una cosa preziosa, è un rapporto profondo e diverso da tutti gli altri. È un rapporto in cui entrambe le parti sono dolorosamente consapevoli della presenza dell'altro — Alec perché è innamorato di Jace, e Jace perché nonostante lo sappia non può e non vuole e non deve allontanarsi da lui.
È un rapporto in cui due persone si fanno del male, nonostante siano in grado di farsi anche più bene di qualsiasi altro. È un rapporto in cui due persone si cercano, perché è così che hanno sempre fatto nonostante a un certo punto sia subentrato qualcos'altro — qualcos'altro che è lì, come un elefante, ma che comunque non è grosso e pesante e importante come tutto quello che li lega.
E i versi che hai citato  (il ritornello, no?) racchiudono così bene tutto quello che è il loro rapporto — e tutto quello che hai scritto, perché lo sappiamo che tu usi le scene quotidiane per racchiudere l'essenza di un legame, e lo fai terribilmente bene — che potrei anche mettermi a piangere.
Quando ho letto questa storia la prima volta mi sono sentita... non so, grounded. Perché non è giusto che qualcuno soffra così, non è giusto niente.
Che brava sei, mi era mancato leggerti ♥

premetto che non conoscevo la canzone e leggera la storia con questo sottofondo mi ha scatenato un emozione che mi è impossibile da scrivere, nemmeno se usassi bilioni e biolini di parole. veramente è troppo la canzone di Alec.
Mi piacerebbe trasmettere nei miei racconti , un quarto di quello che ho provato io qui. posso solo dirti complimenti. Mi sembrava di essere su quel letto e soffrire con lui.
un abbraccio LaVampy

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Ho letto la tua flash con quella canzone in sottofondo e di più azzecata non potevi proprio trovarne. Mi è piaciuto molto questo scorcio di vita quotidiana che inquadra la lotta interiore di Alec, l'amore che prova per Jace e il dolore e la vergogna che esso gli scatena, un po' perché è consapevole di non essere ricambiato e di non riuscire a guardare l'amico d'infanzia con gli stessi occhi, un po' forse perché continua a vivere la propria omosessualità come un difetto, quello che gli è stato, insomma, inculcato dalla famiglia e dal Conclave. In queste poche righe, è palpabile la sua sofferenza, come la loro presenza in quella stanza - la scena è descritta in maniera tanto realistica che si proietta in modo nitido nella tua mente. 
Brava, è stato emozionante ed interessante come hai scelto di analizzare questo loro legame, intenso e sofferto (considerato che, secondo il mio modesto parere, la Clare l'ha liquidato un po' troppo in fretta).
Alla prossima e in bocca al lupo per il contest!
Baci,

Clytie 

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