Se c'è una cosa che trovo incredibile, è che dopo tutti questi anni e le migliaia di parole che sono state spese sul John post - Reichenbach, ci sia ancora qualcuno che ha qualcosa da dire e che lo faccia risultando originale. Davvero si è scritto di tutto, e io non ho esattamente la memoria corta, né sono una che dimentica facilmente, ma ho trovato la tua storia molto originale. Sono rimasta colpita anche per la delicatezza, che è quasi in contrasto con la profonda amarezza dei contenuti. Questo John è devastato e distrutto non solo dal dolore per la perdita, ma anche per le troppe cose che a Sherlock non ha detto. Cose che, in quella scena con la psicologa, ci siamo chiesti un po' tutti che cosa fossero. Mi è piaciuto molto il fatto che tu non gliel'abbia fatto dire, a John. Si rende conto che lo ama e sa che glielo dirà, anche se in una maniera diversa, ma lo farà quando sarà solo. Quando un signor nessuno (che è pur sempre la sua psicologa) potrà ascoltare. Me lo immagino davvero, John a pensare a tutto questo. John che si figura la scena che metterà in atto e il momento in cui gli dirà che lo ama. C'è sì, tanta amarezza in tutto questo. Specialmente perché noi sappiamo come andranno le cose.

Grazie d'averla condivisa.
Koa

Con la tua ff mi hai riportato nell’angoscia di quelle scene dell’immediato post-Reichenbach in cui, pur vedendo nascosta tra gli alberi del cimitero la figura enigmatica di Sh, evidentemente vivo, non riuscivo a liberarmi da quel senso di perdita desolante e di profonda tristezza. Tutte emozioni, quelle, che bene si riflettevano in quell’ indifferente lapide nera che rimandava la figura di John, curvo sotto il peso immane di un dolore troppo grande. Ce lo fai ritrovare davanti alla sua terapista, incapace di liberare la sua disperazione con l’ammissione del vero “perché” di tutta quella sofferenza (“…qualcosa che forse non ha mai avuto il coraggio di dire…”). Ricostruisci quei momenti in modo efficacemente IC, aggiungendovi il supporto di una coinvolgente introspezione. Mi è piaciuto anche il linguaggio con cui ti hai costruito questa storia, senza frasi lunghe, che sarebbero apparse non adeguate ad esprimere in modo secco e deciso l’atmosfera di vuoto e di disperazione che assedia John. Mi è piaciuta.

Bellissimo missing moment.
Amo le fanfiction di questo tipo perché portano alla luce le scene con gli occhi del fandom, scrivi molto bene e sei scorrevole con il passaggio delle emozioni.
Per essere la prima volta che scrivi dopo tempo hai fatto davvero un buon lavoro! 
Non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di tuo
White_Converse xx

Allora inizio dicendo che è uno degli spin-off più belli in assoluto, sembra davvero di continuare a vedere la scena da dove è stata interrotta durante la puntata.
Il fatto che tu abbia deciso di costruire i pensieri di John secondo un turbine di emozioni che vanno sempre crescendo mi ha lasciato senza fiato, così come vederlo ammettere a se stesso, ma non con la terapista, il suo amore per Sherlock.
Sei molto brava a scrivere, continua per favore 🙏🏻