Recensioni per
Prometheus
di Bael

Questa storia ha ottenuto 36 recensioni.
Positive : 36
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/04/09, ore 23:09
Cap. 1:

Prometheus...Ho colto il riferimento e mi pare azzeccatissimo.Ottimo lavoro,sei una scrittrice e non aggiungo altro,perchè la parola dice già tutto.Non abbandonare questa storia,coltivala,è e sarà stupenda.

Recensore Junior
23/04/09, ore 22:50
Cap. 1:

Per iniziare: divino. Ma andiamo con ordine, cominciamo dalla struttura (scusa se sono così impersonale, ma il capitolo ha risucchiato tutte le mie emozioni, mi sento vuota): i cambi di punto di vista e di situazione non sono semplicemente campati per aria, senza alcun nesso che li leghi, anzi, presentano una perfetta e ragionata correlazione (“Ho paura”/ “Nessun terrore”, per citare uno dei numerosi casi), antitesi e corrispondenze ben studiate. A proposito, hai reso magnificamente l’ambiguità disumana e patetica di Medea con confronti adattissimi (“folle e assennata”); una fusione perfetta, una compenetrazione ineccepibilmente combaciante fra Medea e Light, è questo che mi ha emozionata maggiormente e che aumenta notevolmente il livello di ambiguità dell’(anti)eroina greca. Per non parlare di Sayu: una caratterizzazione realistica, perfettamente calata nel personaggio, un ritratto che sembra più una fotografia che un disegno. E Light, oh, i pensieri di Light, la sua adorabile arroganza che traspare dalle sue più profonde e abissali constatazioni, il suo occhio razionale e frenetico su ogni cosa e su niente nello stesso momento. Il Dio è tornato, il Dio è tornato! Sai che non sono esattamente d’accordo con lui, ma, appena ho letto quelle parole, ho sentito come delle catene di brividi imprigionarmi il corpo irrigidito dal loro calore. Ecco, è questo che ho provato durante la lettura. Ma Medea… Medea è stata favolosa, superba, terribilmente irresistibile e terrificante. Medea e Light… Non sto facendo altro che immaginarli nella mia mente come due fuochi di un’ellisse. Oh, quasi dimenticavo: rannicchiarsi nel palloncino… Il palloncino che scoppia e il calore che si era creato con il proprio respiro svanisce, lasciando spazio ad un gelo umido e pungente, doloroso come un parto vissuto contemporaneamente dalla mamma e dal neonato, doppiamente desolante. Il parto di un mostro, di Pasifae, del Minotauro. Per finire: divino.