Recensioni per
ALAIN FRAGAL
di lclementi2

Questa storia ha ottenuto 5 recensioni.
Positive : 5
Neutre o critiche: 0


Devi essere loggato per recensire.
Registrati o fai il login.
Recensore Master
03/08/16, ore 00:15
Cap. 1:

Buonasera, Luca!
Probabilmente questa è la prima one-shot che ho il piacere di leggere (e di conseguenza recensire) dal tuo profilo e la cosa comunque mi fa piacere perché (forse) ti stai aprendo a nuove forme di espressione e come autore non posso che appoggiare questa scelta (non è un modo per biasimarti sia chiaro, semplicemente è bello vivere una ventata di freschezza, di novità) e quindi no, non t'azzardare a cancellare niente, nè ora e nè mai!
Da appassionato della storia e della Rivoluzione Francese, posso dirti che hai giocato in casa per attirarmi alla lettura e questo comunque è una cosa molto intrigante già di suo; ma sono rimasto molto, molto colpito dal mix tra passato e presente e la presenza di questo OC che parla e si esprime.
È una one-shot che permette e riconosce la presenza di spiriti che vagano per la nazione, con i suoi pregi e i suoi difetti e questo, sebbene non è spiegato e non è dato sapere perché, è un'idea singolare e ben incanalata.
Essendo noi uomini di mondo che vivono per mantenere florida la vita e quindi appoggiando la pace, ci addolora leggere di questi attentati fatti per motivi estremi ed esagitati, che non portano le persone a parlare, a confrontarsi con quella civiltà che dovrebbe appartenere in quanto questo mondo, in fondo, lo stiamo plasmando sempre e solo noi.
Alain è uno spirito di quasi tre secoli fa e ha avuto la grande fortuna di vedere la nascita della Francia moderna di nascosto, senza fiatare ed avendo un'opinione a riguardo di ogni cosa ed ovviamente su questa non ha fatto eccezione, essendo anche un po' il suo campo.
Essendo un comandante, è una persona che conosce benissimo quanto la guerra (sempre e comunque) non conosce limiti e gesti da parte d'un avversario perché ci deve essere sempre un vincitore e un perdente una volta iniziato qualcosa del genere.
Quel "avete abbassato la guardia" rappresenta la sua severità e la sua stretta posizione che comunque è forse più tipica del suo tempo, difatti l'impressione che ho avuto è che il suo spirito, nonostante sia stato spettatore di cambiamenti, non abbia comunque avuto un'evoluzione in merito perché non ha vissuto completamente (ed attivamente) il cambiamento.
Una semplice impressione leggendo il tono delle sue parole.
Infatti quello che viene espresso è un forte concetto umano di critica verso il nemico e una sorta di predica nostalgica legata ai suoi tempi, legata a soluzioni efficaci ma comunque ormai superate visti i tempi e le dinamiche legate alla vita e alla politica stessa.
Tuttavia non parla come un vecchio uomo di provincia e iper nazionalista perché rimanere nel mondo gli ha permesso di capire alcune necessità di cui esso ha bisogno oramai, di quello che ormai gira e che è ormai distante dal diciottesimo secolo.
Può avere un'evoluzione del genere ma non essendo che un semplice spettatore, può fermarsi forse solo a questo; tramite Alain, hai espresso la tua posizione a riguardo, del come ci siano limiti dell'etica e della moralità e questi, umanamente, li appoggio alla grande.
Il linguaggio è comunque chiaro e sincero, un tributo personale verso vittime innocenti e ricordarle soavemente per la loro quotidianità e la loro identità, così unica ma differente da chiunque altra.
Una fic che alimenta una posizione che molte persone condividono perché è un qualcosa di grande che si desidera per vivere bene la sua quotidianità, senza distinzioni, etichette.
Senza paura, andare avanti per conquistare sempre più la pace per la quale tutti aspirano e per la quale tutti - in fondo - vogliamo vivere senza nessun tipo di estremismo pericoloso.
Forse un'utopia ma in fondo immaginare è la forza più grande che possiamo avere per alimentare la speranza, la caratteristica più umana appartenutaci, da sempre e per sempre.

Un abbraccio forte,

Watashiwa

Recensore Master
29/07/16, ore 01:27
Cap. 1:

cancellarla?
CANCELLARLA?
SCORDATELO!

ora, premetto che in storia non ero esattamente un'appassionata, ma hai ricondotto dal passato al presente molti pensieri in maniera magistrale e niente affatto scontata!
anzitutto originale l'idea in sè: creare questa specie di fantasma che osserva impotente ciò che è accaduto questo 14 luglio e lo "oppone", meglio paragona e confronta a ciò che successe il suo 14 luglio.... beh, non è da tutti! quindi complimenti!
i due diversi climi (???) (passami il termine non mi veniva altro) sono poi magistralmente descritti in poche parole; le differenze scandite da quel "avete abbassato la guardia" poi sono chiare e precise.
c'è un piccolo pezzetto centrale che tende ad essere frainteso o forse è volutamente tendente ad un lieve razzismo (???), dove parla dei valori, ma se anche fosse direi che è normale che un fantasma che ha lottato strenuamente per quei valori che cita con rabbiosa impotenza vi si abbandoni....
che altro dire? è attuale oltremodo, così come i concetti che esterna....
BRAVO! (e no, non si cancella, proprio no! ;))
Nala

Recensore Master
26/07/16, ore 22:12
Cap. 1:

Non ti azzardare a cancellare questa storia che altrimenti giro l'Italia per scovarti e costringerti a pubblicarla di nuovo!
Battute a parte... Da un punto di vista stilistico che cosa posso dirti? Gran bel lavoro! Considerando la delicatezza dell'argomento non era facile affrontare la questione con tale eleganza. Ci poteva essere il rischio concreto di lasciarsi sfuggire qualche accusa di troppo visto il tragico epilogo di quella serata. Con l'esclamazione "Avete abbassato la guardia" riassumi alla perfezione lo spinoso nocciolo della questione. E lo fai in modo impeccabile e rispettoso di tutto e di tutti, le vittime e coloro che hanno commesso le leggerezze fatali. Non me la sento di condannarli senza appello, basta il rimorso che sicuramente li sta divorando.
Concludo con i complimenti che ti meriti e con il motto scaturito dal 14 luglio 1789: Liberté, égalité, fraternité pour tout le monde.

A bientôt!
😊

Recensore Master
26/07/16, ore 13:33
Cap. 1:

Wow, Luca! Questo racconto è molto bello. La Rivoluzione Francese ti affascina molto (come a me 😉) e si nota nella scrittura il tuo affiatamento e il tuo interesse nei confronti di questo grande e memorabile evento che portò alla nascita della fratellanza e della libertà tra i cittadini.
Il messaggio è diretto e riflessivo; bisogna lottare per ciò che si vuole difendere e al giorno d'oggi bisogna proprio mettercela tutta.
La tua prosa è lineare e ben strutturata, sei molto bravo, non fa assolutamente schifo!
Alla prossima! Buona giornata!
-Bigin

Recensore Veterano
26/07/16, ore 13:16
Cap. 1:

Ciao :).
Mi sono chiesta esattamente la stessa cosa che ti stai chiedendo tu con questa storia tramite Alain: cosa ne avrebbero pensato oggi i rivoluzionari, cosa avrebbe detto Danton, cosa avrebbe detto Marat se avessero potuto vedere tale scempio?
Forse lo vedono e penso che si stiano rivoltando nella tomba molteplici volte a vedere il loro popolo abbattuto e piagato da questo orrore, per di più in un giorno per cui loro, ma soprattuto il popolo ha combattuto.
In un giorno che ha un significato che va oltre alla festa nazionale, che significa libertà di espressione, di parola, libertà dall'oppressione.
Alain ha regione, forse bisognerebbe davvero affrontare questa situazione con un ardore che oggi non abbiamo più ma sai cosa?
Io penso che Alain non riesca fino in fondo a confrontarsi con ciò che succede oggi, giustamente dato che è vissuto secoli fa, la situazione è troppo diversa.
Credo che all'epoca una cosa simile non fosse lontanamente concepibile nemmeno nella mente di Robespierre ormai degenerato durante il Terrore(tra l'altro domani sarebbe il 9 Termidoro).
Comunque, hai resto perfettamente il contrasto tra l'attualità e il tempo di Alain, dobbiamo tutti cercare di far tesoro di ciò che quel periodo ha insegnato all'Europa e la Francia, l'Europa intera si deve rialzare, come ha fatto tante altre volte.
Complimenti ancora,
Alla prossima!
Jenny