Ho letto nel fandom molte storie che vedono John prigioniero e massacrato in tanti modi; per fortuna che, quasi sempre, arriva Sh e lo salva prima che sia troppo tardi. Ma si susseguono pagine e pagine di momenti in cui il poveretto viene fatto oggetto di sevizie che, a volte, mi sconvolgono. La lettura la proseguo, certo, anche perché “sbircio” alla fine per tirare un sospiro di sollievo, quando una figura alta ed elegante lo tira fuori dai guai. Ed ho trovato ff, a parte questo lato un po’ “scomodo”, molto ben scritte ed avvincenti. Ma la tua è veramente originale. Intanto la delinei, dal punto di vista della vera e propria sceneggiatura, in modo vago e dai contorni indefiniti (“…Non riesci a capire se sia di un uomo o di una donna… questa prigione senza confini…”): non ci precisi, per esempio come, invece, stavo aspettando, chi sia l’aguzzino. Un redivivo Moriarty o, che so, complici di Magnussen, oppure Moran…Non sappiamo chi tiene prigioniero John e che gli prefigura una morte lenta. Questo sembra un elemento secondario ma, per me, “apre” la tua storia dandole una dimensione più importante di quella che si vede sullo schermo. Tenendoci nascoste le informazioni, che possano in qualche modo rendere più precisa la fisionomia del guaio in cui Watson si è cacciato, ci porti ad immaginare scenari diversi ed inquietanti. Quindi arricchiamo noi lettori, spontaneamente, la tua ff, percorrendo più ipotesi narrative. L’unica cosa che veniamo a sapere è che John diventa il tramite attraverso il quale, il personaggio negativo che lo tormenta, punirà contemporaneamente in modo atroce Sh e Mary, così diversi ma accomunati dall’amore per un’unica persona. Il finale è abbagliante. La forza della vittima, per evitare conseguenze tragiche, non tanto per lui, quanto per i due ai quali il suo cuore è legato, lo porterà a lottare e sappiamo che vincerà. Come di consueto, metto in risalto, citandola, una frase che mi ha colpito particolarmente: “…Tu sei la luce, che li ha guidati fuori dall’oscurità. Io ti spegnerò e loro torneranno ad essere ciechi…”. Terribilmente significativa. Hai scritto qualcosa di molto valido. Brava.

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Ciao!
Che bella questa flash!
Sai che mi piacerebbe tanto vedere uno scenario simile nella serie TV?
Chissà come reagirebbe Sherlock se John morisse (magari per finta, come ha fatto lui)
Sono sicura che verrebbe fuori il suo lato oscuro!

Complimenti! Hai avuto proprio una bella idea!! Peccato che sia solo una flash...

Alla prossima!! :)

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Ma ciao mikimac! Che meraviglia trovare qualcosa di tuo, nonostante provenga da sotto un ombrellone e quindi scateni in me - pallida mozzarella appena approdata alle ferie - una serie di invidie non indifferenti! XD

Idea originale e punto di vista decisamente poco trattato, quello di vedere John come unico "traduttore" di umanità di Sherlock e Mary. E trovo anche molto azzeccato un piano che preveda di smascherare quanto cruenti possano essere gli istinti dei due se privati di chi dona luce alle loro esistenze. Verrebbe da chiedere chi ci sia dietro tutto questo, ma in parte il fascino di questa flash risiede nel non sapere niente di più di quanto non sappia John stesso.

Infine l'ultima frase, atto di coraggio e altruismo nudo e crudo, più che istinto di sopravvivenza. Perché John ama più loro che se stesso, e lo sappiamo bene.

Piacevole sorpresa averti ritrovata!
Riposati e abbronzati, che ti vogliamo in forma e piena di idee al rientro!

A presto,
B.

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