Recensioni per
Poesie di un perdente
di Watashiwa

Questa storia ha ottenuto 100 recensioni.
Positive : 100
Neutre o critiche: 0


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Recensore Junior
28/05/21, ore 16:11
Cap. 1:

Ciao! Non so esattamente quanti anni tu abbia, ma come suggerisce il numero nel mio nickname io ero una bambina quando vedevo Anna Marchesini alla televisione (qualche volta pure con Tullio Solenghi, mi sembra che negli anni '90 il Trio si fosse sciolto quindi non c'era Massimo Lopez) e ricordo che era sempre una gioia guardarla perché aveva una comicità molto pulita e sveglia, fuori dalle righe al punto giusto e diretta mai senza essere volgare.
La ricordo come un'irriverente signorina Carlo, specie nella trasmissione di calcio che andava sulla Rai e anche il personaggio della sessuologa, che ho veramente iniziato ad apprezzare crescendo!
Quello che mi è piaciuto della poesia è innanzitutto l'intenzione ma anche l'affetto che si percepisce leggendo ogni verso, c'è un sentimento molto drammatico ma veritiero nelle parole utilizzate, per testimoniare quello che il mondo ma sopratutto tu hai perso, dato che se ho capito bene la raccolta si basa molto su questo, come può suggerire il titolo.
Dal punto di vista della composizione i versi sono spontanei e stilisticamente brevi ma musicali, musicati in modo tale da esprimere con enfasi gli aspetti della persona in primis e dell'artista e della figura nel finale, come a testimoniare che per te Anna fosse una persona come tutti ma avesse una profondità forte e unica.
Penso che sia davvero commovente nell'ultima parte dove viene citato il sipario, possiede tanti sensi interpretabili ma c'è anche un augurio molto sentito e speranzoso nei suoi confronti, augurare il meglio a chi fa parte del tuo cuore com'è giusto che sia: per questo credo sia decisamente la parte della poesia che preferisco.
Tra l'altro non ero a conoscenza che anche Anna scrivesse poesie e il fatto che tu abbia preso in considerazione il suo stile l'ho trovata una cosa molto dolce e più intima.
Hai fatto un bellissimo lavoro, è un ottimo tributo che mantiene viva la memoria di un'artista che ha ispirato e intrattenuto con costanza e immensa bravura!

Recensore Master
06/09/18, ore 23:58
Cap. 1:

Ciao :) Devo premettere prima di tutto dicendo che mi hai profondamente commosso perché da tempo non mi dedicavo alla lettura di poesie nuove, così fresche e moderne, e per questo motivo io ti ringrazio moltissimo perché pur amando con tutta me stessa i testi in prosa la poesia avrà sempre un posto speciale nel mio cuore. 
Mi complimento innanzitutto per le qualità tecniche che questa poesia dimostra, c'è sentimento e c'è trasposto, infatti io alla prima lettura sono stata da questi trasportata e vinta ma poi l’ho riletta con più calma e concentrandomi su frase frase e quindi ho potuto anche contare le sillabe e vedere come hai giocato sapientemente in ogni verso con la musicalità e la precisa scelta della lunghezza di ogni verso, creando un effetto fiume influenzato dall’uso non eccessivo ma efficace, se operato ai punti giusti come hai fatto tu, dell’enjambement. La prima parte è più lenta e descrittiva, si basa su un’immensa metafora che sono gli occhi di lei, paragonati e quasi assimilati a dei fiori e tu, creando così un’atmosfera più definita e chiara, hai immerso questi fiori nella natura di un mese come Novembre, un mese particolare di cui ci hanno parlato tanti poeti essendo anche il mese in cui ci sono gli ultimissimi, quasi miracolosi, sprazzi di Sole prima dell’inizio dell’inverno. L’ho trovata quindi una scelta ottima. 
Dalla natura ci spostiamo in maniera quasi consequenziale su un palco, tra gli applausi del pubblico, e devo dirti che ho visto come in un fotogramma del cinema le palpebre di lei sollevarsi, i suoi occhi in primo piano e poi tutta la sala e così il ritorno dei rumori, delle mani che battono tra loro, le parole di giubilo e gli scatti fotografici, qualcosa che tu sei riuscito a ricreare con la scelta dei termini che sembrano onomatopeici per i suoni che producono una volta letti. 
Il ritmo aumenta all’improvviso, c'è un’impennata come se fosse la morte che arriva, ci sono tre versi che letteralmente si rincorrono tra di loro e poi la quiete, la pace. Bellissima l’immagine del sipario che cade e della vita che se ne va, del traghettatore e delle sponde che sono liete e che così si ricollegano alla figura di lei, ai suoi occhi che hanno aperto la poesia, chiudendo così il tutto in una struttura ad anello. 
Sono colpita, grazie per questa bellissima poesia e per questo pezzo di cuore e sentimento, sappi che è arrivato tutto. 
Spero di poterci incontrare di nuovo presto :)
Complimenti! 

Recensore Junior
30/12/16, ore 23:45
Cap. 1:

Mi sono estremamente commossa!
Sto esagerando? Secondo me non tanto, perché questa poesia merita.
Premetto che non conosco la persona alla quale stai dedicando queste dolcissime parole in versi (anche se è famosa a quanto leggo) ma sinceramente anche dedicarle a loro è una cosa dolcissima perché testimoniano quanto siano state importanti per il nostro percorso, da fan ad artista o cose di questo tipo.
Sto cercando di pensare a come reagirei se scomparisse qualcuno di me caro - anche considerando personaggi famosi o idoli - e insomma, mi sentirei distrutta e piena di dolore!
All'inizio hai creato un percorso dualista, nel senso che tramite delle metafore naturali e quotidiani si può vedere e percepire la sua vita e quella nei palchi, dato che il suo lavoro era di divertire, divertirsi e far divertire da come la racconti tu.
Un fiore delicato come il geranio immerso nell'atmosfera di Novembre immerso nei suoi occhi l'ho trovato graficamente molto semplice da leggere ma emotivamente credo che la descriva in maniera profonda e coinvolgente, per questo penso che tu abbia molto talento come paroliere e si sente come tu tenga a lei, nonostante (penso) che tu non l'abbia mai conosciuta.
Lo stile è molto dolce e nostalgico, poi con l'unione di quel percorso in un unico riconducibile alla chiusura del sipario, il tutto diventa azzecato e univoco, chiaro.
Anna non c'è più ma ha lasciato un qualcosa di profondamente cristallino in chi ha saputo vederla, viverla e ascoltarla e questo è alla base di chi non morirà mai invano dimenticato.
Non è solo una poesia magnifica ma è una sorta di tributo creato con emozioni vive e che vogliono imporsi non in maniera fastidiosa nella vita ma che si protraggano nel tempo, quando qualcuno - persino una sconosciuta come me - leggerà questi versi.
Personalmente è una richiesta che accolgo a braccia aperte :)
Bellissima!!!

Recensore Master
13/10/16, ore 15:20
Cap. 1:

Ciao!
Sono qui per lo scambio a catena ^_^
E' da un po' che non passo dalle tue parti, e me ne dispiaccio, perché “Notte Dicembrina” mi aveva colpito molto, tanto che ne ho un ricordo vivido ancora adesso.
Proprio per questo ho deciso di iniziare questa tua nuova raccolta di poesie: diciamo che mi sono lanciata nell'impresa sulla fiducia ;-) Di sicuro non me ne pento, dato che non hai certo deluso le aspettative.
Naturalmente, ho compreso appieno il senso della poesia leggendo la nota, anche se questo nulla ha tolto al piacere che ho provato nel far scorrere le tue parole “a mente libera”. Hai perfettamente ragione, Anna Marchesini è stata una comica notevole e una donna eccezionale, una donna che nemmeno quella “tortura barbara d'un male oscuro” ha saputo abbattere, una donna che ha conservato fino alla fine il suo spirito acuto e ilare, facendo dono al mondo, con generosità e coraggio, di quel poco che ancora rimaneva di lei, un “crepuscolo esagitato di creatività infinita”.
Quanto al componimento in sé, devo dire che mi ha lasciata profondamente commossa, le parole si susseguono in un ritmo dolce e malinconico e si incastrano perfettamente tra loro; sembra quasi di osservare un dipinto, una tela antica dalla quale una dama dagli “occhi ilari come gerani timidi che s'affacciano sotto lo sguardo vivo d'un sole pallido e novembrino” ci osserva con un sorriso sfuggente, ironico e gentile ad un tempo, che le increspa le labbra sottili.
Concludo facendoti i miei più sinceri complimenti, credo che questa poesia mi rimarrà nel cuore.
Alla prossima!

padme

Recensore Junior
21/09/16, ore 16:06
Cap. 1:

Ciao!!!
Avendo voglia - e bisogno - di leggere e commentare altri componimenti e poesie di qualunque tipo, ho deciso di ricominciare precisamente con questa (dato che è la primissima di una raccolta) e devo dire che è stato qualcosa di struggente ma al contempo affascinante ed ipnotico...ma andiamo con ordine per parlare di tutto quanto.
La verità, innanzitutto? Io non conoscevo benissimo Anna Marchesini. l
La primissima volta che ho avuto a che fare con lei è stato quando ho letto che aveva doppiato Yzma nelle Follie dell'Imperatore (sublime il personaggio sublime l'interpretazione, migliore dell'originale *^*) e avevo visto al liceo qualche suo video perché avevo due compagni che amavano da morire il Trio.
E li trovavo simpatici, puliti e talvolta irriverenti per quegli anni (ad esempio mi ricordo il siparietto del santo a San Remo), ci ho riso spesso su in loro compagnia...ma stop, tutto qui.
Probabilmente (e sicuramente) capirò un quarto dei riferimenti avendo visionato le tue note d'autore (tipo il verso sui gerani timidi, immagino), comunque devo dire che il parallelismo con il palcoscenico è ben riuscito con affabile mistero e con molta riverenza si manifesta la sua anima, il suo rapporto con il pubblico e la sua volontà di far ridere e divertire facendo però pensare subito dopo, la componente specifica che cataloga un vero artista da uno decisamente scadente, almeno in questo caso.
L'hai resa anche una gran signora, forte e attiva, dinamica, capace di dare al sorriso una marcia in più ed essere la sua forza nella buona e cattiva sorte: questo la rende una donna invidiabile, un'anima semplice ma comunque d'altri tempi, dato che è probabilmente cresciuta in una maniera decisamente differente dalla nostra, come è giusto che sia del resto.
Dopo gli sguardi attenti scambiati e rivolti, gli spettacoli e gli applausi arriva il tramonto inaspettato e malvagio, cala esattamente quel sipario che l'ha resa un'esperta del suo mondo del lavoro e questo lo hai rappresentato con versi espressi semplicemente ma comunque diabolicamente profondi e che attanagliano lo stomaco, per la malinconia e il rispetto mostrato nei suoi confronti, immagino da fan ad artista.
Complimenti sinceri per l'intensità e per l'idea del tributo, è stata una lettura (e successiva parafrasi) a tratti sofferente perché parla di una grande persona che ormai ci ha abbandonato ma senza alcun dubbio reale, vivida nella sua completa ed enorme essenza.

liz 

Recensore Master
19/09/16, ore 21:57
Cap. 1:

Ciao! Come avevo promesso, sono ben lieta di passare - le tue poesie in qualche modo mi danno sempre dei piccoli spunti di riflessione e devo impegnarmi per comprenderle a fondo, quindi lo prendo un po' come una sorta di esercizio/sfida.
È sempre molto carino quando si dedica qualcosa a qualcuno, che sia in vita oppure no, per segnare l'importanza che ha avuto per noi: è un po' l'unico modo che noi scrittori conosciamo per fargli un regalo, in fondo basta poco, cioè esprimere i nostri "sentimenti" - anche se, chiariamo, c'è chi ne è più in grado di altri. Insomma, penso che l'arte sia anche questo, ma sorvoliamo. Dicevo, apprezzo il gesto perché mi sono trovata anch'io a dedicare una poesia a una persona di cui seppur non facesse effettivamente parte della mia vita di tutti i giorni ho sentito la mancanza dopo che se n'è andata. Perciò, posso dire in un certo senso di capirti e non posso che - come già detto - apprezzare questa tua piccola dedica.
Trovo che usare i gerani come paragone sia carino, perché sono dei fiori che in qualche modo trasmettono un senso di delicatezza, ma rimangono esteticamente molto belli, brillanti. Anche solo il fatto di associare dei fiori a degli occhi è originale - uno spunto da non sottovalutare, insomma. Poi anche il fatto di rafforzare l'immagine col sole di novembre fa la sua bella figura, per trasmettere una sorta di allegria ma anche di calma.
Il paragrafo seguente credo di poterlo ricollegare agli spettacoli che questa donna faceva, e non è male, perché non sei troppo chiaro ma riesci comunque a dare un'idea in poche righe del mondo che la circondasse e dell'affetto dei suoi spettatori.
Da come la descrivi con le tue parole, sembra una donna forte e capace di donare il sorriso. Insomma, sei riuscito a renderle giustizia nel tuo piccolo, perciò non dubito che fosse una persona davvero straordinaria. 
La frase finale del sipario mi ha messo un po' di malinconia, perché penso di averla interpretata come volevi che fosse interpretata tu, cioè che il sipario calato un'ultima volta è quello della sua vita - triste, ma una bella immagine, non c'è che dire. Anche quella del traghetto è carina, perché fa leggermente sorridere: speriamo che Anna abbia preso un traghetto per un posto migliore di questo, ma sono certa che se avesse potuto leggere le tue parole ne sarebbe stata estramemente lusingata.
Insomma, un tributo coi fiocchi da cui traspare tutta la tua sincera ammirazione, davvero tenero. L'unico consiglio che posso darti è che forse le note sarebbe meglio metterle all'inizio in questo caso, così si capisce subito di chi stai parlando - avendo intuito che era una dedica, io sono andata subito a leggere l'angolo autore prima di cominciare la poesia, ma dubito che tutti l'abbiano fatto.
Beh, nient'altro da dire per stavolta, intenso come sempre.
Alla prossima!
-H.H.-

Nuovo recensore
11/09/16, ore 15:50
Cap. 1:

Ho capito la poesia solo dopo aver letto le note dell'autore.
E' stata davvero una grande perdita per tutti noi purtroppo, anche se non la conoscevo bene. Ho apprezzato tantissimo l'introduzione che hai inserito "Il perdente è una persona che perde o che ha perso qualcosa (o qualcuno) nella vita e che la ricorda con un'emozione percettibile e viva, qualunque essa sia." e, sebbene sia sicuramente una cosa normale e valida per tutti, ci tengo a dirti che mi ci ritrovo tantissimo. In questi due anni sono quasi arrivato alla conclusione che la perdita nasconda una sorta di guadagno che si trova dentro la sofferenza... perdere qualcuno ce lo fa desiderare ardentemente e forse ancora più di quanto lo desideravamo quando era di fronte a noi... o sbaglio? Si guadagna una maggiore consapevolezza, anche se il prezzo da pagare, beh... non è leggero. Attendo tuoi nuovi scritti, sperando di avere il tempo di leggerli e commentarli. Un abbraccio grandissimo,
r_clarisse.

Recensore Master
08/09/16, ore 20:45
Cap. 1:

Ciao. Mi dispiace perchè hai perso qualcuno che seguivi e che forse consideravi come un esempio. Sembra sciocco, ma a volte stiamo male per quelle persone che non le abbiamo mai avute vicino, ma che abbiamo seguito come se lo fossero.
Per quanto riguarda la tua poesia, ho dato una interpretazione tutta mia. COn le poesie credo che succeda spesso, se non sempre.
In poche righe hai descritto la vita come un palcoscenico. ALmeno io l'ho vista così: le risate, gli occhi, gli applausi, alla fine la vita è fatta di tutto questo e spesso è come se recitassimo su un grande palcoscenico.
Sei partita dagli sguardi accennati, agli applausi per una rappresentazione, per poi arrivare a calare il sipario quindi alla fine della vita.
Mi è piaciuto molto il modo in cui hai rappresentato tutto, poche parole che però creano una certa immagine con un significato profondo, complimenti davvero.
Dracula

Recensore Master
28/08/16, ore 23:36
Cap. 1:

Ciao!
Sono di nuovo io, pronta a leggerti con immenso piacere!
Visto che apprezzo tantissimo tutto ciò che scrivi, stavolta volevo leggere qualcosa che potessi seguire; ho notato la raccolta di one shots nel fandom di Naruto ed ero tentata di aprire quella... poi però mi son detta che ti avrebbe fatto più piacere ricevere un parere su qualcosa a cui stai ancora lavorando. Quindi, ecco la ragione della mia scelta.

Ammetto, dall'alto della mia ignoranza, di non aver mai conosciuto Anna Marchesini, ma dopo questa tua poesia è nato qualcosa dentro di me: la voglia di sapere chi fosse, di conoscere i suoi occhi, la sua comicità.
A mio dire le hai fatto molto onore.

Le tue parole erano cariche di ammirazione, stima.
Ammetto di averla riletta per una seconda volta dopo le note e... niente, i miei occhi sono diventati lucidi.
Hai rappresentato la sua vita proprio come la maggior parte della gente conosceva Anna: su un palco.
Occhi vivi, applausi meritati e goduti su un palcoscenico... poi arriva la vita a mettersi in mezzo, qualcosa che non si può vincere ma che si può combattere con un sorriso.
Non ho mai avuto il piacere di conoscere Anna Marchesini, ma da quel che ho letto mi sembra di aver intuito che lei abbia combattuto fino all'ultimo momento. Sempre col sorriso sulle labbra.
D'altronde era l'unica lama e l'unica medicina che veramente l'avrebbe salvata.
Cala il sipario, ma gli applausi non finiscono lì.

Davvero una bellissima poesia.
Meriti davvero tutti i complimenti di cui sono capace perché in pochissime righe, mi hai fatto conoscere un mondo che ignoravo: un mondo con Anna Marchesini.
Complimenti vivissimi.

Seguirò questa raccolta con immenso piacere!
Alla prossima!

Recensore Master
04/08/16, ore 23:34
Cap. 1:

ciao sono passata per lo scambio recensioni.
prima che per la poesia, devo farti i complimenti per la scelta del "tema". tutto mi aspettavo su efp ranne che una poesia dedicata alla memoria di una donna fuori dal comune. credo che poche persone nel mondo dello spettacolo hanno la stessa umiltà che ha dimostrato Anna Marchesini, essere al tempo stesso un'attrice bravissima ma capace di non oscurare Lopez e Solenghi è cosa rara che secondo me ha sempre detto molto del suo carattere. della sua bravura di attrice non voglio nemmeno parlarne, in tanti lo hanno fatto in questi giorni con parole migliori di quelle che potrei spendere.
la poesia è molto bella, delicata nel ricordo che tracci dell'attrice, anche se ammetto che prima di leggere le note d'autore non avevo capito il soggetto del componimento. ad ogni modo traspare l'affetto che nutri per lei.
complimti e a presto
Aris
 

Nuovo recensore
04/08/16, ore 12:57
Cap. 1:

Questa poesia non me l'aspettavo.
Non pensavo di riuscire a trovare autori pronti a parlare con emozione di questa grande donna, che vidi per la prima volta tanti, tanti anni fa (sapere che ha iniziato a mostrarsi fedelmente a metà anni 80 mi fa salire un magone...).
Sono piacevolmente colpito nel notare un tributo confezionato praticamente coi fiocchi, con parole che elevano senza troppi elogi zuccherosi la sua natura timida e tormentata (che nei libri di narrativa da lei pubblicati si nota benissimo), la sua maestria nel lavoro e il suo regalare la risata senza curarsi troppo di se stessa, ad ogni uscita pubblica.
Dopotutto, lei era veramente una signora con la S maiuscola, cosa doveva dimostrare?
Era già quello che voleva essere, con intelligenza e mai essere parsimoniosa, con giudizio e destrezza.
Anna Marchesini era esattamente un pilastro di ciò che un comico dovrebbe essere per riuscire ad intrattenere con classe ma incontrando sempre un consenso ampio di pubblico, caratteristiche che ahimé alcuni non possono avere più, forse anche per via di come è cambiata la società ai nostri tempi...
È una rappresentazione poetica, fine e genuinamente deliziosa, con termini forbiti ma musicali ("crepuscolo esagitato di creatività infinita" è il punto più alto), una composizione libera grammaticalmente e sintatticamente, caratteristiche che rendono ed elevano la protagonista e tutte le cose a lei attorno.
Sarà amaramente divertente riguardarla e sapere che ogni volta riuscirà sempre a colpirmi e farmi ridere con la stessa formula, la formula vincente di una mente arguta e che sapeva ciò che faceva.
Complimenti!

Recensore Veterano
03/08/16, ore 14:28
Cap. 1:

Ciao Watashiwa,
tra i duri colpi che la vita ci offre, si è aggiunto così questo maltolto. Dalla scena dello spettacolo a quella della finale malattia, il sorriso di Anna Marchesini è sempre rimasto l'unica costante inviolabile. Giusto pertanto il tributo ad un grande pezzo pregiato, egregiamente rivisitato ed tributato nei tuoi versi.
Un ottimo componimento, come sempre del resto.
Complimenti.

Un abbraccio 
Luca

P.S. : A casa conservo gelosamente lo spettacolo 'I promessi sposi' del mitico trio. Riguardarlo ora, avrà certamente un effetto diverso.

Recensore Junior
02/08/16, ore 20:56
Cap. 1:

Ciao! Sono pronta ad affrontare questa nuova avventura, che sono certa non mi deluderà. Non conoscevo Anna Marchesini, lo ammetto (sono sempre stata fuori dal mondo del cinema e della televisione, ma la tua poesia mi è piaciuta molto e la trovo degno inizio di questa raccolta. Alla prossima!

Recensore Master
02/08/16, ore 19:31
Cap. 1:

Buonasera.
Mi piace molto l'idea di questa raccolta, perché alla fine presenti lo siamo tutti e quindi tutti possiamo ritrovarci nei tuoi scritti.
Un omaggio, questa prima poesia, ad una grande donna, una donna che ha messo il sorriso prima di tutto ed è così che vuole essere ricordata.
Le tue parole sono dolci e nostalgiche, un insieme bellissimo e talentuoso.
Complimenti.
A presto, un saluto.
-Bigin