Recensioni per
Sacrificio
di Najara

Questa storia ha ottenuto 8 recensioni.
Positive : 8
Neutre o critiche: 0


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Recensore Veterano
23/01/17, ore 19:20
Cap. 1:

Recensione premio per il secondo posto nel contest:"Fantastic beasts - Non siamo solo mostri"

Sono stata attirata da questa storia soprattutto per la posizione che ha raggiunto nella classifica (un primo posto, mica patatine) e non me ne sono pentita: è una storia davvero incredibile, ricca di idee sbalorditive che mai mi sarebbero venute in mente, e di concetti delicati, complessi e molto interessanti, che mi hanno catturata.
L'inizio è un po' nebuloso e misterioso: si capisce solo che una creatura (solo fino alla fine si scopre cosa davvero sia, e anche questo contribuisce ad aggiungere fascino e mistero alla storia) che doveva morire è rimasta in vita, rompendo un qualche ciclo che doveva compiersi. E pian piano, nel corso della vicenda, tutti i misteri vengono svelati e si capisce l'atroce ciclo di cui questa creatura faceva parte: una storia tragica e complessa, in cui oguno è stato vittima e succube di qualcuna altro, e principalmente di sé stesso. Il ragazzo è rimasto prigioniero della sua idea di grandezza e di quel bisogno che sente ognuno di sentirsi utile e amato, ma la sua necessità è andata oltre ed è diventata sete, brama, è stato accecato da quel potere e da ciò che gli permetteva di essere e fare; la ragazza, invece, è succube del suo buon cuore, crede che il suo sacrificio sia necessario e non si chiede se sia davvero così, non si fa domande ma va alla gogna come un animale sacrificale, appunto, ed è solo grazie all'ingenuità e alla sincerità della sacerdotessa che si rende finalmente conto che la spirale di sangue in cui lui e il fratello erano imprigionati era intuile e alla fine compie un sacrificio, ma è un sacrificio consapevole e volontario, volto a salvare altri, ma anche se stessa.
La personalità dei personaggi è veramente ricca di sfumature, soprattutto i due fratelli hanno un altissimo livello di complessità che mi ha lasciata sbalordita: dietro quel sadismo e quella crudeltà, lui si scopre essere fragile e umano, una volta tolta la maschera di divinità che aveva indossato, si svela ciò che realmente è e si capisce che, sebbene il suo fine fosse buono, non era stato perseguito nella maniera corretta; lei, invece, si svela essere molto più forte di quanto non avesse mai pensato e lo dimostra con il suo ultimo, salvifico sacrificio.
Già questa lettura è molto articolata e profonda, ma bisogna anche tenere conto del contesto in cui è inserita e guardando la storia nel suo insieme sembra quasi una sorta di racconto metaforico: come i bassorilievi che rappresentano la Centauromachia ma in realtà simboleggiano la lotta tra l'inteletto e le barbarie, allo stesso modo questa storia rappresenta un punto di passaggio da un'età di dipendenza, superstizione, idolatria ad un'altra di consapevolezza e libertà. La Fenice, dunque, non salva solo gli uomini dai mostri del Portale, ma anche da quella gabbia di idoli e fantocci in cui erano rimasti intrappolati tanto loro quanto i protagonisti stessi.
Ogni fibra di questa storia è intessuta di pathos e angst che sono stati sviluppati in un crescendo di emozioni e suspense, mentre man mano venivano svelati orrori sempre più atroci: un fratello che costringe una sorella a morire, un destino che pare inellutabile e immodificabile, dipendenze morbose e insane che corrompono e schiacciano i personaggi; è davvero una storia pesante, ma non in senso negativo, intendo che è densa di contenuti forti, potenti, che fanno riflettere e che sono molto difficili da trattare, ma tu sei riuscita a farlo in maniera magnifica.
Inoltre l'idea di Fenice che ne hai dato, non canonica e originale, mi ha lasciato piacevolmente sorpresa e anche l'idea di questo sacrificio perpetuo e tutta l'atmosfera che pervade il racconto...mi hanno davvero lasciata basita, è una storia che potrebbe benissimo essere la trama di un libro che non esiterei ad acquistare. Davvero tanti complimentI: un primo posto meritatissimo ^^

Recensore Master
16/12/16, ore 15:30
Cap. 1:

Recensione Premio Speciale per il contest "Award for best one-shot"

La rivisitazione della Fenice l'ho trovata molto originale e innovativa. Mi è piaciuta l'idea di due giovani ragazzi che si sacrificano per diventare dei - miti e leggende - e allo stesso tempo schiavi di poteri che nessuno dei due ha compreso pienamente fino alla fine, conservando in tal senso la loro umanità.
Andando con ordine:
Ombra, ghiaccio e fuoco. Il fatto che l'ombra, padrona del fratello, abbia avuto bisogno delle fiamme per esistere è stato un dettaglio che ho apprezzato moltissimo. Questo ha fatto sì che fosse costretta a convivere con la sua nemesi affianco; bevendo di lei, ma isolandosi dal suo potere di calda fiamma. Ho adorato anche l'idea del finale: gli uomini, in bilico con un mondo fantastico di cui non comprendono le leggi e quindi lo semplificano a idee limitate come "mostri" e "dei" da temere e osannare, vengono liberati dalle pene date dall'ignoto e investiti della libertà di libero arbitrio.
I due fratelli gemelli incarnano le due polarità dell'intera esistenza, comunque indissolubilmente legati dalle loro intenzioni: salvare il mondo. Entrambi sono investiti da una diversa debolezza: quella del ragazzo viene mostrata come arroganza, ipocrisia e sacrificio per un bene superiore che puzza di sadismo e vessazione. Costringere la sorella a morire in eterno per salvare il mondo... mi fa chiedere quanto forte era in lui la bramosia di essere ricordato come il salvatore? La domanda è alquanto retorica, ovviamente. Mentre la sorella è resa fragile dalla purezza dei suoi sentimenti e delle sue intenzioni: il suo desiderio di salvare il mondo è candido e ingenuo, tanto che dona se stessa. Questa sua fragilità si ripercuote nei secoli, in un certo senso viene sconfitta dalla sua rassegnazione a un cambiamento egoista e rancoroso nei confronti della vita stessa. Le sue buone intenzioni, dopo tutte quelle morti, si perdono tra risentimento e voglia di libertà, cessazione del dolore; ma non vengono eliminate del tutto. E credo che questa sia la vera importanza della sacerdotessa e delle sue lacrime: offrono alla Fenice una terza opzione, che è quella della salvezza e del vero sacrificio. La Fenice, grazie alla giovane, riesce veramente ad andare oltre i propri limiti umani e a sacrificare con misericordia - tratto che è mancato al fratello - le loro vite, sconfiggendo il male e chiudendo il Portale. La sua libertà sta nell'ultimo sacrificio, la sua forza della sua riscoperta umanità.
Molto bella trama e conclusione, ricchi di significati e molteplici interpretazioni, che probabilmente non ho colto in pieno.
Se posso permettermi, però, ho trovato lo stile dell'altra one-shot più curato, anche a livello di piccole sviste di refusi e roba del genere. Ovviamente, non sta a me giudicare stavolta. Questa volta posso finalmente dire di aver goduto della storia senza dover prestare occhio a errori o quant'altro, senza distrazioni o impegni; e quindi ti ringrazio per la lettura piacevole.
Grazie ancora per aver partecipato al mio contest. Spero di rivederti in altri, in futuro.
A presto!

Recensore Veterano
16/09/16, ore 13:43
Cap. 1:

Prima recensione premio per il contest "Quietly into the night"


Ciao!
Allora... come posso iniziare se non con un grande "wow"? Perché finendo di leggere la storia tutto quello che sono riuscita a pensare.
Essendo una grande amante del fantasy non ho potuto fare a meno di leggere per prima questa storia che, cavolo, si è completamente meritata il primo posto nel contest a cui ha partecipato!
Non sapevo assolutamente cosa aspettarmi leggendo la storia e devo dire che non sono rimasta affatto delusa, è stata semplicemente fantastica: trama a mio parere originalissima, personaggi interessanti, anche colpi di scena... e tutto in una singola one-shot! Penso di avertelo già detto ma mi piace molto il modo in cui riesci a far svolgere tutta la storia in un solo capitolo, perché a mio parere ci vuole molto per riuscire a non dilungarsi troppo nel racconto.
Detto questo, ti dirò che ho amato da morire la sacerdotessa che ha aiutato la Fenice. (Infatti, se per te va bene, penso disegnerò lei!) Mi sono immersa completamente nel racconto, e ci sono rimasta malissimo quando ho scoperto che la verità sul fratello: sono un’appassionata dei rapporti tra fratelli e sorelle, e vederli finire in tragedia in questo modo… mi lascia sempre molto triste, a maggior ragione quando raccontati come si deve: l’intera questione del sacrificio e rinascita – essendo fenice – mi ha davvero sorpreso… l’ho trovata davvero geniale come idea, davvero complimenti.
Per il resto ho trovato il testo molto scorrevole e incalzante, decisamente molto originale e… beh, niente, ho adorato questa storia, soprattutto perché ho debole per le creature leggendarie e le fenici mi affascinano da morire – non quanto i draghi però! (E ho anche scoperto che il “tanto” è anche un’arma. Non ti nego che sulle prime mi ero un po’ persa! XD)
E niente, bellissima storia! Per ora ti saluto,
Ciao e
A preeesto!
Whiteney

Nuovo recensore
09/08/16, ore 10:35
Cap. 1:

Recensione giudizio per il contest "Fantasy Syles-Mille sfumature dell'immaginario" indetto sul forum da onlyfanfiction
(Prima Classificata)
Najara87-Sacrificio

Grammatica, stile e lessico=18/20 

Grammaticalmente, penso che il tuo lavoro non sia davvero niente male. Ho riscontrato qualche refuso di distrazione, ma nulla che non si possa risistemare con l’aiuto di un buon beta o del correttore word. Per il resto, però, non ci sono stati molti altri problemi.
Osservando il tuo stile, confesso che mi ha coinvolta davvero moltissimo. Penso che si addica molto al genere trattato, e hai saputo mantenere un equilibrio magnifico tra dialoghi, descrizioni e narrazione. I primi, sebbene piuttosto brevi, non cadono mai nel banale. Le seconde sono straordinariamente coinvolgenti, la parte in cui hai descritto la festa all’interno della città era così dannatamente ben scritta da innamorarsene. Per quel che concerna la narrazione, è fluida e scorrevole, non è noiosa né troppo pesante e sa coinvolgere il lettore al punto giusto. 
Molto interessante è stata poi la decisione di raccontare la storia dal punto di vista della Fenice, e ricorrere alla sua capacità empatica e telepatica per avere l’occasione di descrivere anche le impressioni e i pensieri degli altri personaggi. Normalmente, non amo molto le narrazioni in prima persona, proprio perché rischiano di trascurare la psicologia degli altri personaggi. Tuttavia, la tua idea per raggirare questo ostacolo mi è piaciuta davvero molto. Una cosa veramente geniale!
Anche per il lessico hai fatto un buon lavoro, allineandolo allo stampo del testo da te scritto e rendendolo quindi quasi contestualizzato con il racconto in questione.
Non male quindi, giusto qualche occhiatina agli errorini, e avresti potuto ottenere il punteggio pieno.

Originalità=20/20
Un buon lavoro anche qui, anzi, a dire il vero è più che buono.
Ci sono davvero molti elementi interessanti e originali all’interno del tuo racconto.
Partirei con la singolare idea di creare questa specie di circolo vizioso, in cui l’immortalità della protagonista viene sfruttata, ciclo dopo ciclo, per mantenere l’ordine nel mondo. L’idea della fenice che, dopo essere rinata di volta in volta, viene subito sacrificata per sfruttare il suo potere è qualcosa di così insolito che non credo di averne nemmeno mai sentito parlare.
Molto bella è poi la sacerdotessa che, nonostante i suoi doveri, decide di mandare tutto all’aria perché non è disposta a far soffrire in quel modo una creatura che, dopotutto, non ha fatto assolutamente nulla a nessuno.
Quindi, che dire, complimenti!

Caratterizzazione personaggi=7/10 
Per quel che riguarda la caratterizzazione dei personaggi, ci sono lati positivi e lati negativi.
Le basi ci sono, e sono anche abbastanza sviluppate. Il villain, in particolar modo, mi ha affascinata davvero molto, e il suo modo di pensare, il suo senso di sacrificio passivo, lo rendono davvero particolare.
Mi è piaciuto poi il tuo modo di descrivere la psiche della fenice. È interessante come la sua personalità sia stata segnata da quegli anni passati a reincarnarsi e morire, reincarnarsi e morire, in un ciclo continuo e spossante. È evidente come ciò abbia influenzato il suo modo di pensare a di vedere le cose, e questo tratto della sua psicologia mi ha affascinata moltissimo, perché essere sottoposti a una tortura simile, senza fine, deve avere dei riscontri veramente forti sulla mente di chiunque.
Però ci sono anche degli aspetti negativi.
Intanto, non ho apprezzato molto il fatto che né la sacerdotessa, né la protagonista, abbiano un nome proprio. Ok, forse con lui si potrebbe capire, e potrei anche comprendere la scelta di chiamare la fenice semplicemente “Fenice”, ma con la sacerdotessa. Non so…
Altro fatto che non mi ha convinta esattamente molto è che, almeno inizialmente, descrivi il carattere della sacerdotessa come indomito e determinato, ribelle. Insomma, ha un carattere non certo debole, ed è questo il motivo principale per cui la fenice arriva a sceglierla per il suo ruolo. Eppure, durante tutta la durata del racconto, la mente della sacerdotessa è un tripudio di tentennamenti e ricredi menti vari: prima di fronte alla guardia, poi all’antagonista. Non mi è sembrata, come dire, esattamente una tipa determinata, perché, altrimenti, non avrebbe certo esitato tanto.

Titolo=5/5 
Il tuo titolo penso che sia, tra quelli di tutte le storie in corso, uno di quelli se non quello che maggiormente mi è parso adatto alla storia.
Il legame che ha con la trama è, almeno a mio parere, triplice.
Infatti, nel racconto, ci sono ben tre di sacrifici differenti, che fanno di questo tema la base della storia e rendono quindi tale titolo pienamente adatto a rendere lo scopo. Il primo sacrificio, quello più evidente e che salta subito all’occhio, è quello della fenice, costretta a reincarnarsi di volta in volta in un ciclo senza fine, e tutto solo per poi morire e mantenere l’ordine nel mondo. Il secondo, comunque evidente, è quello che fecero lei e l’antagonista della storia, quando sorpassarono il portale per cercare un modo per fermare le ondate di mostri che colpivano il loro regno. Il terzo, meno evidente, è quello della sacerdotessa. Anche lei rischia molto infatti, andando contro al suo credo e alle autorità, prendendo con sé la fenice per poterla salvare.
Penso quindi che, senza ombra di dubbio, questo titolo sia perfettamente adatto al tuo racconto.

Gradimento personale=5/5 
Passiamo al gradimento personale.
La tua storia, sebbene breve, mi è piaciuta davvero molto.
Senza contare il fatto che le fenici sono tra le mie creature mitologiche preferite, ho apprezzato moltissimo l’idea del continuo sacrificio che la protagonista è costretta a sopportare, sebbene controvoglia.
Altro elemento che ho amato è stato il villain. Adoro i cattivi come lui, bellissimi ma altrettanto letali, e deve essere per questo che mi sono innamorata, a suo tempo del Tiranno delle Cronache del Mondo Emerso. Qui non siamo molto lontani, tuttavia il fascino del tuo antagonista mi è parsa persino più sviluppata e impossibile da non notare!
Quindi, che dire, la rileggerei volentieri anche mille volte!

Punti bonus=19/20 
Pacchetto (Numero 3)=4/5
Fenice=
Unica, piccola pecca di tutto il pacchetto è stata la fenice.
Andiamo però con ordine.
L’idea di spingere all’ennesima potenza le sue capacità di rinascita, facendone anche la sua condanna, mi è piaciuta molto.
Tuttavia, per il resto, sono rimasta un pochetto delusa.
La descrizione della creatura viene rimandata fino alla fine, e inizialmente è quasi difficile immaginarsela, non si riesce a capire cosa sia, ci viene detto che si tratta di una fenice, ma non abbiamo idea di che forma abbia prima di evolversi. Un semplice pulcino? Una fiammella vaga? Cosa? E anche nel finale, non si indugia molto sulla descrizione del suo aspetto, che non venendo trattato troppo nel dettaglio perde una gran parte del fascino intrinseco che solitamente questa creatura possiede.
[B]Avventura=[/B] Per il genere, come dirò negli altri casi, non c’è molto di cui parlare.
O lo si segue o non lo si segue, e qui penso che tu sia riuscita a stare nella tipologia di testo scelto, seguendo le direttive del pacchetto senza problemi di sorta.
[B]Obbligo: L’antagonista deve distinguersi per la sua innata bellezza e freddezza=[/B] Punto del pacchetto che penso spicchi di più, e che hai seguito al meglio.
Il fascino gelido del tuo villain viene descritto non solo alla sua comparsa, ma viene continuamente rimarcato durante tutto il racconto, tramite i continui riferimenti ai suoi occhi e ai suoi modi freddi che si contrappongono in modo splendido con l’ardore della protagonista.
Assieme, i due formano un due eccellente, e grazie proprio al fuoco di lei la freddezza di lui ne esce evidenziata, rendendolo un personaggio eccezionale e difficile da dimenticare.
Citazione=3/3
"Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai"

Ottimo lavoro anche qui.
Oltre ad aver inserito la citazione nel dialogo, hai saputo anche farne una base per il pensiero dei vari personaggi. 
Tutti infatti agiscono seguendo questa morale, a partire dalla fenice, che da il massimo sin dall'inizio, nel timore di poter morire da un momento all'altro, ma all ostesso tempo cerca di pensare in grande, pianificando al meglio la sua fuga.
Non credo ci sia molto altro da aggiungere.
Hai fatto un utilizzo egregio della citazione, facendola trasparire nel testo in ogni azione dei vari protagonisti della storia. Comliementi!
Elemento (Betha)=3/3
Portale=
Un ottimo lavoro anche qui.
Il tema del portale viene descritto benissimo, e in un certo senso non viene semplicemente inserito nel testo, ma viene trasformato nella causa scatenante di tutta la vicenda. Dopotutto, non si sarebbe arrivati fino a quel punto se, tempo addietro, la protagonista e il villain non avessero deciso di attraversare il portale.
È interessante quindi come hai deciso di utilizzare l’elemento, che non viene semplicemente inserito all’interno del testo, ma diventa il fulcro della vicenda, il motore che da inizio a ogni cosa.
Questo tratto del racconto mi ha affascinata molto, e credo che sia quasi ironico che proprio a te sia capitato un pacchetto simile, visto che, osservando i tuoi vecchi contest, ho notato come tale tema venga riproposto spesso. Comunque, ottimo lavoro!
Arma (Ares)=3/3
Tanto=
Mi chiedevo come avresti fatto a inserire un’arma così insolita nel racconto, dandogli comunque una certa importanza ai fini della trama.
E credo che la soluzione da te proposta sia davvero originale…
Hai fatto avere a quest’arma, infatti, un ruolo ben maggiore a un comune pugnale, perché è l’unico mezzo con cui per secoli la fenice ha modo rapportarsi, la prima e l’ultima cosa che è condannata a vedere di volta in volta, e l’emblema stesso del suo sacrificio.
Ha un significato più profondo del normale, è un vero e proprio mezzo sacrificale col quale lei è costretta ad avere, sebbene a malavoglia, a che fare, e che porta a termine ogni volta la sua vita, costringendola a ricominciare d’accapo.
Un rapporto insolito quindi, ma comunque affascinante.
Immagine ambientazione (Numero 13)=3/3
Per quel che riguarda le immagini, penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro con entrambe.
Il personaggio è indubbiamente quello del tuo racconto, i capelli corvini, la fascia che gli copre il capo, tutto di lui rimandano inequivocabilmente al tuo villain, senza lasciare spazio a fraintendimenti.
Hai saputo descriverlo davvero bene, e per questo penso che il punteggio pieno sia meritatissimo.
Immagine personaggio (numero 8)=3/3
Anche qui un lavoro impeccabile.
Osservando l’immagine, e leggendo gli innumerevoli sprazzi di descrizione che inserisci all’interno del racconto, è impossibile sbagliarsi.
Hai saputo ideare un metodo davvero creativo per mantenere viva l’atmosfera della festa, creando un’ambientazione che accompagna con la sua presenza il lettore per tutto il racconto, grazie al fatto che la descrizione della festa non viene fatta in un solo pezzo, ma riproposta in continuazione. C’è sempre quel dettaglio, che sia la folla o le luci, che rimandano a essa, ricordando a chi legge il luogo in cui avviene la vicenda e permettendo allo stesso di immergersi letteralmente nel mondo da te creato!

Totale=74/80
(Recensione modificata il 10/08/2016 - 09:42 am)

Recensore Veterano
09/08/16, ore 08:26
Cap. 1:

Ciao,
storia davvero bellissima, originale e molto scorrevole, primo posto nel contest meritatissimo!
Ti invio i miei sinceri complimenti, brava!
 

Recensore Master
07/08/16, ore 07:42
Cap. 1:

La fenice ha svolto il suo ultimo sacrificio.Era tanto tempo che doveva farlo,per permettere a quel popolo di vivere serenamente? Controllato da un essere forse peggiore da chi comandava il portale.Ora sia la fenice che la gente di quel posto potranno vivere secondo il proprio io,senza costrizioni e sacrifici.Sto povera fenice alla fine avrà trovato la pace? Ciao e grazie.

Recensore Veterano
06/08/16, ore 12:02
Cap. 1:

Ciao, credo che questa sia la prima volta che passo a lasciarti una recensione.
Piacere, Shera ^^.

Sono approdata in questi lidi grazie al contest, ed ero stra-curiosa di leggere le altre storie. Con pacchetti così fantastici, non potevano che uscire fuori delle storie altrettanto straordinarie!

Non si può non notare fin dalle prime righe, una narrazione fluida. Mi piacciono da morire stili di questo tipo perché riescono a invogliarti subito a continuare nella lettura, coinvolgendo sempre di più il lettore.

Sacrificio...
Una cosa che adoro nelle storie, è avere a che fare con personaggi che hanno dato tutto, ma proprio tutto. La tua protagonista è appena scampata a un qualcosa di terribile, e in poche righe mi sono già catapultata in questo mondo nuovo, e a me del tutto sconosciuto.
Mi piace... mi piace, mi piace! L'universo che hai creato è fantastico, mi spiace quasi che sia solo una shot!
Le tue descrizioni sono fantastica, ti invidio parecchio XD.
La storia dietro al sacrificio, della protagonista e del gemello, è ottima. Semplice, ma coinvolgente, non so come rendere l'idea.
Più sono andata avanti nella lettura, e più mi è salito un groppo allo stomaco, una di quelle morse che ti vengono quando leggi, ti immedesimi nel protagonista e soffri con lui.
La storia che hai voluto raccontare è pazzesca, in senso buono, ovviamente!

Ammetto che, nonostante le atrocità commesse, ho provato un po' di pietà per il gemello. Anche se ciò che ha fatto alla sorella è imperdonabile, a modo suo, lui credeva fermamente in ciò che faceva, credeva davvero di essere nel giusto e di non avere altra via. Per come hai descritto il tutto, io son riuscita a provare una sorta di "simpatia" anche per lui. Non so se era questo il tuo intento, ma sei riuscita a dare fiato anche alle sue idee. A modo suo, era mosso da sentimenti nobili, perché tutto ciò che voleva era la salvezza della sua gente.
Non dico che la cosa lo nobiliti del tutto, ma me lo fa vedere sotto un'altra luce, meno cupa.

Il finale mi ha stesa, non ti nascondo che mi stava scappando qualche lacrimuccia. Bellissimo, oltre ogni dire.
Son davvero contenta di aver letto questa meravigliosa storia! Inutile dirlo, questa perla fila immediatamente fra le preferite!

A presto

Shera ♥

Nuovo recensore
05/08/16, ore 19:16
Cap. 1:

Davvero ben scritta! La trama è molto interessante, se fosse stato un libro l'avrei letto sicuramente. Anche lo stile mi piace molto, però forse sarebbe servita una descrizione più ampia dell'ambientazione. Interessante come hai adattato il ciclo di vita della fenice, anche le aggiunte di telepatia e controllo mentale sono inserite molto bene.