Recensione giudizio per il contest "Fantasy Syles-Mille sfumature dell'immaginario" indetto sul forum da onlyfanfiction
(Prima Classificata)
Najara87-Sacrificio
Grammatica, stile e lessico=18/20
Grammaticalmente, penso che il tuo lavoro non sia davvero niente male. Ho riscontrato qualche refuso di distrazione, ma nulla che non si possa risistemare con l’aiuto di un buon beta o del correttore word. Per il resto, però, non ci sono stati molti altri problemi.
Osservando il tuo stile, confesso che mi ha coinvolta davvero moltissimo. Penso che si addica molto al genere trattato, e hai saputo mantenere un equilibrio magnifico tra dialoghi, descrizioni e narrazione. I primi, sebbene piuttosto brevi, non cadono mai nel banale. Le seconde sono straordinariamente coinvolgenti, la parte in cui hai descritto la festa all’interno della città era così dannatamente ben scritta da innamorarsene. Per quel che concerna la narrazione, è fluida e scorrevole, non è noiosa né troppo pesante e sa coinvolgere il lettore al punto giusto.
Molto interessante è stata poi la decisione di raccontare la storia dal punto di vista della Fenice, e ricorrere alla sua capacità empatica e telepatica per avere l’occasione di descrivere anche le impressioni e i pensieri degli altri personaggi. Normalmente, non amo molto le narrazioni in prima persona, proprio perché rischiano di trascurare la psicologia degli altri personaggi. Tuttavia, la tua idea per raggirare questo ostacolo mi è piaciuta davvero molto. Una cosa veramente geniale!
Anche per il lessico hai fatto un buon lavoro, allineandolo allo stampo del testo da te scritto e rendendolo quindi quasi contestualizzato con il racconto in questione.
Non male quindi, giusto qualche occhiatina agli errorini, e avresti potuto ottenere il punteggio pieno.
Originalità=20/20
Un buon lavoro anche qui, anzi, a dire il vero è più che buono.
Ci sono davvero molti elementi interessanti e originali all’interno del tuo racconto.
Partirei con la singolare idea di creare questa specie di circolo vizioso, in cui l’immortalità della protagonista viene sfruttata, ciclo dopo ciclo, per mantenere l’ordine nel mondo. L’idea della fenice che, dopo essere rinata di volta in volta, viene subito sacrificata per sfruttare il suo potere è qualcosa di così insolito che non credo di averne nemmeno mai sentito parlare.
Molto bella è poi la sacerdotessa che, nonostante i suoi doveri, decide di mandare tutto all’aria perché non è disposta a far soffrire in quel modo una creatura che, dopotutto, non ha fatto assolutamente nulla a nessuno.
Quindi, che dire, complimenti!
Caratterizzazione personaggi=7/10
Per quel che riguarda la caratterizzazione dei personaggi, ci sono lati positivi e lati negativi.
Le basi ci sono, e sono anche abbastanza sviluppate. Il villain, in particolar modo, mi ha affascinata davvero molto, e il suo modo di pensare, il suo senso di sacrificio passivo, lo rendono davvero particolare.
Mi è piaciuto poi il tuo modo di descrivere la psiche della fenice. È interessante come la sua personalità sia stata segnata da quegli anni passati a reincarnarsi e morire, reincarnarsi e morire, in un ciclo continuo e spossante. È evidente come ciò abbia influenzato il suo modo di pensare a di vedere le cose, e questo tratto della sua psicologia mi ha affascinata moltissimo, perché essere sottoposti a una tortura simile, senza fine, deve avere dei riscontri veramente forti sulla mente di chiunque.
Però ci sono anche degli aspetti negativi.
Intanto, non ho apprezzato molto il fatto che né la sacerdotessa, né la protagonista, abbiano un nome proprio. Ok, forse con lui si potrebbe capire, e potrei anche comprendere la scelta di chiamare la fenice semplicemente “Fenice”, ma con la sacerdotessa. Non so…
Altro fatto che non mi ha convinta esattamente molto è che, almeno inizialmente, descrivi il carattere della sacerdotessa come indomito e determinato, ribelle. Insomma, ha un carattere non certo debole, ed è questo il motivo principale per cui la fenice arriva a sceglierla per il suo ruolo. Eppure, durante tutta la durata del racconto, la mente della sacerdotessa è un tripudio di tentennamenti e ricredi menti vari: prima di fronte alla guardia, poi all’antagonista. Non mi è sembrata, come dire, esattamente una tipa determinata, perché, altrimenti, non avrebbe certo esitato tanto.
Titolo=5/5
Il tuo titolo penso che sia, tra quelli di tutte le storie in corso, uno di quelli se non quello che maggiormente mi è parso adatto alla storia.
Il legame che ha con la trama è, almeno a mio parere, triplice.
Infatti, nel racconto, ci sono ben tre di sacrifici differenti, che fanno di questo tema la base della storia e rendono quindi tale titolo pienamente adatto a rendere lo scopo. Il primo sacrificio, quello più evidente e che salta subito all’occhio, è quello della fenice, costretta a reincarnarsi di volta in volta in un ciclo senza fine, e tutto solo per poi morire e mantenere l’ordine nel mondo. Il secondo, comunque evidente, è quello che fecero lei e l’antagonista della storia, quando sorpassarono il portale per cercare un modo per fermare le ondate di mostri che colpivano il loro regno. Il terzo, meno evidente, è quello della sacerdotessa. Anche lei rischia molto infatti, andando contro al suo credo e alle autorità, prendendo con sé la fenice per poterla salvare.
Penso quindi che, senza ombra di dubbio, questo titolo sia perfettamente adatto al tuo racconto.
Gradimento personale=5/5
Passiamo al gradimento personale.
La tua storia, sebbene breve, mi è piaciuta davvero molto.
Senza contare il fatto che le fenici sono tra le mie creature mitologiche preferite, ho apprezzato moltissimo l’idea del continuo sacrificio che la protagonista è costretta a sopportare, sebbene controvoglia.
Altro elemento che ho amato è stato il villain. Adoro i cattivi come lui, bellissimi ma altrettanto letali, e deve essere per questo che mi sono innamorata, a suo tempo del Tiranno delle Cronache del Mondo Emerso. Qui non siamo molto lontani, tuttavia il fascino del tuo antagonista mi è parsa persino più sviluppata e impossibile da non notare!
Quindi, che dire, la rileggerei volentieri anche mille volte!
Punti bonus=19/20
Pacchetto (Numero 3)=4/5
Fenice= Unica, piccola pecca di tutto il pacchetto è stata la fenice.
Andiamo però con ordine.
L’idea di spingere all’ennesima potenza le sue capacità di rinascita, facendone anche la sua condanna, mi è piaciuta molto.
Tuttavia, per il resto, sono rimasta un pochetto delusa.
La descrizione della creatura viene rimandata fino alla fine, e inizialmente è quasi difficile immaginarsela, non si riesce a capire cosa sia, ci viene detto che si tratta di una fenice, ma non abbiamo idea di che forma abbia prima di evolversi. Un semplice pulcino? Una fiammella vaga? Cosa? E anche nel finale, non si indugia molto sulla descrizione del suo aspetto, che non venendo trattato troppo nel dettaglio perde una gran parte del fascino intrinseco che solitamente questa creatura possiede.
[B]Avventura=[/B] Per il genere, come dirò negli altri casi, non c’è molto di cui parlare.
O lo si segue o non lo si segue, e qui penso che tu sia riuscita a stare nella tipologia di testo scelto, seguendo le direttive del pacchetto senza problemi di sorta.
[B]Obbligo: L’antagonista deve distinguersi per la sua innata bellezza e freddezza=[/B] Punto del pacchetto che penso spicchi di più, e che hai seguito al meglio.
Il fascino gelido del tuo villain viene descritto non solo alla sua comparsa, ma viene continuamente rimarcato durante tutto il racconto, tramite i continui riferimenti ai suoi occhi e ai suoi modi freddi che si contrappongono in modo splendido con l’ardore della protagonista.
Assieme, i due formano un due eccellente, e grazie proprio al fuoco di lei la freddezza di lui ne esce evidenziata, rendendolo un personaggio eccezionale e difficile da dimenticare.
Citazione=3/3
"Vivi come se tu dovessi morire subito. Pensa come se tu non dovessi morire mai"
Ottimo lavoro anche qui.
Oltre ad aver inserito la citazione nel dialogo, hai saputo anche farne una base per il pensiero dei vari personaggi.
Tutti infatti agiscono seguendo questa morale, a partire dalla fenice, che da il massimo sin dall'inizio, nel timore di poter morire da un momento all'altro, ma all ostesso tempo cerca di pensare in grande, pianificando al meglio la sua fuga.
Non credo ci sia molto altro da aggiungere.
Hai fatto un utilizzo egregio della citazione, facendola trasparire nel testo in ogni azione dei vari protagonisti della storia. Comliementi!
Elemento (Betha)=3/3
Portale= Un ottimo lavoro anche qui.
Il tema del portale viene descritto benissimo, e in un certo senso non viene semplicemente inserito nel testo, ma viene trasformato nella causa scatenante di tutta la vicenda. Dopotutto, non si sarebbe arrivati fino a quel punto se, tempo addietro, la protagonista e il villain non avessero deciso di attraversare il portale.
È interessante quindi come hai deciso di utilizzare l’elemento, che non viene semplicemente inserito all’interno del testo, ma diventa il fulcro della vicenda, il motore che da inizio a ogni cosa.
Questo tratto del racconto mi ha affascinata molto, e credo che sia quasi ironico che proprio a te sia capitato un pacchetto simile, visto che, osservando i tuoi vecchi contest, ho notato come tale tema venga riproposto spesso. Comunque, ottimo lavoro!
Arma (Ares)=3/3
Tanto= Mi chiedevo come avresti fatto a inserire un’arma così insolita nel racconto, dandogli comunque una certa importanza ai fini della trama.
E credo che la soluzione da te proposta sia davvero originale…
Hai fatto avere a quest’arma, infatti, un ruolo ben maggiore a un comune pugnale, perché è l’unico mezzo con cui per secoli la fenice ha modo rapportarsi, la prima e l’ultima cosa che è condannata a vedere di volta in volta, e l’emblema stesso del suo sacrificio.
Ha un significato più profondo del normale, è un vero e proprio mezzo sacrificale col quale lei è costretta ad avere, sebbene a malavoglia, a che fare, e che porta a termine ogni volta la sua vita, costringendola a ricominciare d’accapo.
Un rapporto insolito quindi, ma comunque affascinante.
Immagine ambientazione (Numero 13)=3/3
Per quel che riguarda le immagini, penso che tu abbia fatto un ottimo lavoro con entrambe.
Il personaggio è indubbiamente quello del tuo racconto, i capelli corvini, la fascia che gli copre il capo, tutto di lui rimandano inequivocabilmente al tuo villain, senza lasciare spazio a fraintendimenti.
Hai saputo descriverlo davvero bene, e per questo penso che il punteggio pieno sia meritatissimo.
Immagine personaggio (numero 8)=3/3
Anche qui un lavoro impeccabile.
Osservando l’immagine, e leggendo gli innumerevoli sprazzi di descrizione che inserisci all’interno del racconto, è impossibile sbagliarsi.
Hai saputo ideare un metodo davvero creativo per mantenere viva l’atmosfera della festa, creando un’ambientazione che accompagna con la sua presenza il lettore per tutto il racconto, grazie al fatto che la descrizione della festa non viene fatta in un solo pezzo, ma riproposta in continuazione. C’è sempre quel dettaglio, che sia la folla o le luci, che rimandano a essa, ricordando a chi legge il luogo in cui avviene la vicenda e permettendo allo stesso di immergersi letteralmente nel mondo da te creato!
Totale=74/80 (Recensione modificata il 10/08/2016 - 09:42 am) |