Il tuo modo di scrivere mi piace moltissimo: riesci a creare delle immagini vivide e allo stesso tempo delicate che rendono la lettura interessante e piacevole! Oltretutto sono di parte perché adoro Julian Solo e penso vi sia un bel po' da scrivere su di lui e i Marinas. 
Ottimo lavoro! 

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Va bene, con questa storia sei quasi riuscita a farmi vergognare di tutte le volte che ho preso in giro Julian Solo per la sua mancanza di personalità.
A parte ciò, mi è piaciuto particolarmente l'inizio dedicato al mare, al suo colore e alla sua voce.
Julian mi fa quasi pena quando desidera di poter essere un sedicenne come gli altri e nello stesso momento si rende conto che semplicemente non può perché lui è diverso, non c'è niente da fare.
Non puoi scatenare il diluvio universale e poi andare a fare una partita a streap poker come niente fosse.
E Sorrento, sempre alle sue spalle che sembra gli stia facendo da scorta e invece anche lui cerca di fare ammenda.
Se tu mi dici che non è uno shonen ai allora ti credo, comunque tieni presente che lo shonen ai è come la malizia: sta nell'occhio di chi guarda (o legge in questo caso).
Complimenti, è una shot riuscitissima

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Le cameriere di Villa Solo sospirano ad ogni suo sguardo, ad ogni suo passo.
Ecco, io ti dico solo che ho avuto il batticuore nel leggere la descrizione che ne hai fatto e non ricordo quando è stata l'ultima volta che mi è capitato.
Parentesi da fangirl a parte... io credo di amarti. Adoro le immagini che riesci a creare, adoro la tua attenzione ai dettagli, adoro il ritmo della tua narrazione... riesci a raccontare stati d'animo immensi nominandoli a malapena, lasciando che siano le immagini a parlare. Hai uno stile a dir poco impeccabile e non trovo le parole per esprimere le sensazioni che mi hai fatto provare, tra l'altro parlando di due personaggi con i quali ho ben poca confidenza.
Anche in questo caso... chapeau!

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