Interessante, e originale, punto di vista quello che ci offri in questa breve storia. Per nulla scontato e infatti, a memoria, credo di non aver mai letto niente del genere. Lo spunto che ci offri è molto affascinante così come questo personaggio, che troppo spesso viene lasciato da parte dal mondo delle fanfiction. Trovo originale, eppure estremamente credibile (cioè non stento a credere che sia andata proprio così) il fatto che Irene osservi le fotografie o le interviste di Sherlock dopo il suo ritorno dal mondo dei morti. Me la immagino, con il fidato cellulare tra le mani e l'occhio che cade prima di tutto sull'aspetto di Sherlock (il cappello, gli occhi - descritti magnificamente) e poi anche sulla figura più in disparte di John, ma che le offre lo spunto per una breve riflessione. Ho notato un velo di amarezza in lei, nella parte finale. Come se non avesse del tutto accettato l'idea di non poterci più avere a che fare (ma questo forse me lo suggerisce più che altro il titolo).

Sì, mi ha molto convinta la tua flash. Per fortuna sono tornata indietro nelle pagine più vecchie a cercare qualcosa che potevo essermi persa per strada, o non l'avrei mai trovata.
Koa

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Ciao! Mi è piaciuta questa sbirciatina al mondo attraverso gli occhi di Irene. Anche io la immagino davvero troppo furba e simile a Sherlock, per lasciarsi ingannare dal suo finto suicidio-- poi voglio dire, lei c'è pure già passata, quindi XD Irene è un personaggio complesso ed estremamente interessante, sono sempre contenta di leggere di lei. Tu, poi, sei riuscita a cogliere molto bene la sua fascinazione per Sherlock. Si vede chiaramente l'eco dell'Irene della serie, in questa tua interpretazione. Quindi, in sintesi, complimenti! Spero scriverai altro per questo fandom e nel frattempo di mando un abbraccio <3

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