Beh, il finale era ovvio, ma la storia è stata bellissima lo stesso :') mi piacciono molto le storie con questo tema, basti dire che amo "Il bambino col pigiama a righe" e "Il pianista"... tu l'hai resa molto bene, devo dire che fino all'ultimo ho sperato che il povero Frank sopravvivesse e che lui e Mika potessero stare insieme per sempre. Purtroppo non è stato così, e non c'è nulla di più realistico di questo :( alla fine, il mio unico interrogativo è questo: chi diamine è questa Ketty? E' come Mika chiama il suo diario? O è forse una sua amica di penna? E se fosse una sua amica di penna... non sarebbe il colmo se fosse stata proprio lei ad avvertire i nazisti? No, vabbè, sono pessima, perdonami! Ti faccio i complimenti per la storia e per il modo di scrivere e ti saluto, in fine. Ciao ciao :D

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non ho mai letto una storia del genere su questo sito,ti faccio i miei compliemti pochi affrontano questo argomento e preferiscono evitarlo!!
Questa storia parla di verità e magari sarà anche successo in quegli anni l'amicizia tra un'ariana e un ebreo.

Carissima LaRagazzaDelleMargherite,
è Alaska che ti parla, che casualmente ha visto il tuo nome in una delle tue tante FF. Questa me la sono già letta tanto tempo fa e come sai mi piace un monte. Vedo, da tutte le FF che hai scritto, che hai ancora la tua vena poetica che ti fa scrivere cose meravigliose =). Continua così xD

E' meravigliosa, non c'è altro da dire. Io non sarei mai riuscita a cogliere la disperazione e la speranza dei perseguitati come hai fatto tu. Di Frank a questo mondo ce ne sono stati tanti e ancora ve ne saranno, purtroppo. Il mio augurio è che tutte le persone, anzi no, i grandi come lui possano trovare la pace. Complimenti davvero.

Letta anche la conclusione, e devo dire che è perfettamente in linea con il racconto: malinconica e commovente, ma a lieto fine, volendo. La storia mi è piaciuta molto, e mi dispiace che a leggerla siamo stati solamente due (però pochi, ma buoni ;) ), ma d'altronde, come hai scritto anche tu, gli Anni '40 ed in particolare l'Europa in guerra sono un tema difficile da affrontare; a me personalmente piacciono molto, invece (in quel periodo ho anche ambientato uno dei miei racconti), perché è stato allora che è nato il mondo di oggi: quindi, non potevo non leggere questa storia! Aspetto le tue prossime storie, facci sognare ancora!

Commovente!!! Sniff... mi è venuto da piangere, scusa ma è troppo commovente... come va a finire? Adesso sono proprio curiosa di saperlo!

La storia si fa sempre più intensa... c'è un che di Anna Frank nella tua Mika. Sono curiosa di leggere il seguito.P.S. Il sogno angoscioso della protagonista è descritto in modo magistrale, quell'angoscia sembra quasi di sentirla sulla pelle!

Io amo molto le storie ambientate negli Anni '30 e '40, ecco perché la tua storia mi piace! La tua Mika è una ragazza coraggiosa e volitiva, sembra l'eroina di un film. Continua!