Recensioni per
Asso di cuori
di Mary_la scrivistorie

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
23/01/17, ore 16:09

Ciao, la tua storia mi è piaciuta tantissimo! Io adoro la coppia Falk/Grace e tu li hai descritti in maniera fantastica. Mi è piaciuto molto il fatto che hai parlato del loro passato e la storia degli assi è proprio da Grace. Speriamo che Falk ce la faccia a conquistare anche l'asso di cuori❤. Volevo chiederti un piccolo favore: se potessi scrive un'altra storia su di loro, magari dopo Green. Te lo chiedo perché scrivi veramente bene. Spero che risponderai affermativamente, anche se sono passati un po di mesi.
Ti ringrazio per aver scritto questa Fanfiction😘.

Recensore Master
10/09/16, ore 09:01

Prima classificata “Asso di cuori” di Mary_la scrivistorie 

Grammatica e stile – 13,6/15 
- Prima di passare alle sviste – inevitabili nelle opere lunghe – parto col dire che ho apprezzato infinitamente il tuo stile: pulito, preciso, quasi privo di pecche, arricchito da un lessico non banale e non troppo “pomposo”, ma ben calibrato; hai saputo adattarlo al personaggio da te scelto, dandogli tante sfumature. Sei stata bravissima, non ci sono altre parole per dirlo. 
[-0,1] “da casa in modo da non emettere rumori molesti e sgraditi in casa” – ripetizione 
[-0,2] “quei inganni” – “quei” al posto di “quegli” 
[-0,1] “come nei presagi nelle stelle” – meglio “delle” invece di “nelle” 
[-0,1] “Aldilà di quello che siamo, aldilà di ciò che ci attornia, aldilà delle emozioni” – sarebbe più opportuno l’uso di “al di là” anziché “aldilà” 
[-0,5] “.»,” – punteggiatura scorretta all’interno dei dialoghi. 
[-0,1] “mano,tanti” – mancanza di spazio dal segno di interpunzione 
[-0,1] “ed avere” – d eufonica 
[-0,1] “quell’anno anno di solitudine” – svista 
[-0,1] “Lady Arisa si concesse una breve risata prima di ritornare alla sua algida compostezza, senza però rinunciare al braccio che il marito gli offrì” – probabilissima svista 
Originalità – 10/10 
- Avresti potuto scrivere una storia scontata, una di quelle classiche storielle sugli opposti che si attraggono o roba stile “Romeo e Giulietta” – alla fine dei conti, un po’ viene ricalcata la questione delle due famiglie sebbene non estremizzando troppo – invece hai giocato molto sull’attrazione struggente di Faulk per Grace, e l’uso delle carte ha fatto il resto: assi, cuori, fiori, picche, tutte carte che non fanno altro che condurre a Grace, in un gioco malizioso e disperato. Ho amato anche il finale aperto, il fatto che Grace malgrado tutto gli lasci quella carta, quella possibilità di farla sua che Faulk serva sempre nel cuore. 
Un finale positivo, a suo modo, ma non del tutto (perché sappiamo con chi si sposa Grace e così via). 
IC – 14,8/15 
- Parto subito col dire che nei libri, Faulk è apparso ben poco. Certo, ci si fa una certa idea del personaggio, soprattutto nelle sue interazioni con Grace, che invece ha molto più spazio in confronto. Partendo da questo presupposto, posso dire che ci sta uno sviluppo simile del personaggio, considerando che parti dalla sua giovinezza. Che fra Faulk e Grace ci fosse qualcosa era palese, che Grace fosse un peperino anche, idem l’essere affascinante di questo De Villiers – una cosa di famiglia, a ben vedere. Penso che il punto di vista di Faulk abbia reso facile immedesimarsi in lui, così appassionato, desideroso di essere libero dalle costrizioni dettate dal sangue e dalla Loggia, e appassionatamente innamorato di Grace, una Montrose. Una donna da cui sarebbe dovuto stare alla larga! E invece ha continuato a rincorrerla, venendo rifiutato e non venendo rifiutato. Mi è piaciuto il modo in cui hai gestito il loro rapporto e lo scontro caratteriale, così come mi è piaciuto il modo di porsi di Grace, che attraverso gli occhi di Faulk sappiamo essere forte, un po’ cattiva, bella e maliziosa – ma soprattutto sfuggente ed enigmatica. Un’altra cosa che ho apprezzato, è il padre di Faulk: segnato dall’amore, rinchiuso nella propria residenza lontano da tutto e tutti, ma soprattutto lontano dalla Loggia e da quegli avidi parenti che non aspettano altro che prendersi i suoi soldi. Ho adorato il suo dialogo col figlio, in presenza di un Paul addormentato: hai messo in luce i contrasti col figlio ma anche le motivazioni del suo essere com’è – con se stesso e con gli altri. Non cattivo per propria scelta, ma incattivito dalla donna che amava follemente. Anche questo amore appassionato è stato ereditato da Faulk, nel bene e nel male. Malgrado abbia apprezzato follemente la tua costruzione dei personaggi, così come la storia della famiglia di Faulk e del padre di questi, non mi sento di dare un punteggio pieno, in quanto il punto di vista di Faulk a volte me lo rende eccessivamente sentimentale, sebbene abbia comunque amato tanto struggimento. 
Trama – 10/10 
- Ho trovato questa storia deliziosa. Ben costruita e ben pensata, priva di pecche o imprecisioni sia a livello narrativo che stilistico – come già accennato. La storia si regge bene in piedi e mette in luce il passato di Faulk e Grace, focalizzandosi su eventi importanti del loro rapporto, descrivendo con accortezza le difficoltà incorse nella loro relazione giovanile. Una Montrose e un De Villiers: già questo ha creato problemi fin dall’inizio, ma Faulk non si è mai dato per vinto, sin dall’inizio. Questo mi è piaciuto, credo che si addica al personaggio, soprattutto alla sua versione giovanile, sicuramente più sfrontata e cocciuta della versione adulta, certo più matura e lungimirante (anche se non si dà per vinto manco da adulto e lo vediamo perfettamente nei libri!). 
Gradimento personale – 3/3 
- Ho amato letteralmente questi capitoli e la storia di Faulk e Grace! Il punto di vista di Faulk mi è sembrato un po’ troppo “sentimentale” – non so se rendo l’idea – eppure al tempo stesso ha intriso il racconto di tutta la passione nutrita per Grace, senza tralasciare nulla; al tempo stesso, ha evidenziato il disprezzo per gli obblighi verso la Loggia e i problemi col padre, mettendo in luce una storia non facile anche dal punto di vista della famiglia. Penso inoltre che anche Grace sia stata ben ritratta, giovane e maliziosa, ma con un temperamento decisamente non docile, ma appassionato in maniera uguale e al tempo stesso diverso da quello del povero Faulk! Una storia nel complesso ben costruita e per lo più ben scritta, sebbene non priva di pecche (dovute alla fretta, presumibilmente). Le canzoni infine sono state usate meravigliosamente, ho apprezzato soprattutto il modo in cui le hai citate, e per completezza le ho ascoltate mentre leggevo. 
Se i partecipanti al contest fossero stati di più, penso che la tua storia si sarebbe comunque piazzata molto bene, e sicuramente sul podio. Complimenti! 

Tot – 51,4/53 punti