PRIMA CLASSIFICATA AL CONTEST: "DRABBLE: MI SENTO"
Grammatica, Stile e Lessico 9,8/10
Ho trovato solo una svista:
- dio -> credo che tu ti riferisca alla religione cristiana e quindi va maiuscolo (-0,1), inoltre è un vocativo e manca la virgola (-0,1) -> Pensi alle sue labbra che, Dio, ci moriresti
Stile scorrevole, sintassi che con la lettura diventa sempre più elaborata, e devo dire che il testo ha una musicalità che ti coinvolge.
Sei riuscita a creare incisi con la punteggiatura in grado di attirare l’attenzione proprio dove vuoi tu, sottolineando determinati passaggi.
Un paio di note:
- Ti diresti che sei patetico ma non hai la forza per farlo -> prima di “ma” si potrebbe mettere una virgola.
- Non c'è fuga, nessun inganno, solo il suo nome sulla porta di ogni stanza che ti sei costruito in testa e sei così stanco di provare a fuggire da te stesso. -> una virgola prima della “e”, per prendere un attimo fiato.
L’ultima frase è davvero suggestiva, ma ho avuto dei problemi a interpretarla: è lo Sherlock del palazzo che si ferma e inizia a suonare o lo Sherlock “reale” che nel frattempo si è rialzato dal tappeto? Io ho deciso per la seconda opzione comunque, vedendo un collegamento tra la prima frase di apertura e l'ultima, che avrebbero entrambe come protagonista la vera figura del detective.
Una frecciatina sul lessico, che ho trovato adatto, ma mi sarei aspettata più ricercato.
Utilizzo del “Mi sento” e Originalità 9,5/10
La sofferenza si sente, e devo dirti che toccando il Palazzo Mentale di Sherlock hai fatto tombola. Me lo immagino correre davanti a ogni porta, che ha impressa il nome di John, SPETTACOLO.
Ho trovato un po’ ambigua la scelta del tappeto iniziale (sarà che a me viene in mente la scena dove ci vomita su dopo l’addio al celibato di John…), ma comunque l’hai spiegata e motivata.
Ci starebbe un po’ più di attenzione allo Sherlock “reale” però, aggiungendo altri particolari oltre al tappeto e al suonare.
Caratterizzazione Personaggi 5/5
Sei riuscita a descrivere la sua sofferenza in modo suo, e il parallelismo tra “reale” e Palazzo non fa altro che aumentarne l’intensità.
Gradimento personale 4,5/5
Sono riuscita a immaginarmi Sherlock nel Palazzo senza problemi.
Ben scritta e il ritmo è coinvolgente.
Come già detto avrei preferito qualche parolina in più sullo Sherlock “reale”.
Titolo 1/2
Riassume perfettamente, ma non ha la stessa carica emotiva della drabble.
Lascia anche un po’ in sospeso a mio parere.
Punto bonus 1/1
TOTALE: 30,80/33 (Recensione modificata il 19/09/2016 - 05:03 pm) (Recensione modificata il 19/09/2016 - 05:04 pm) |