Ho dovuto rileggere la fiction una seconda volta per poter capire in pieno lo svolgersi degli eventi ma ti assicuro che ne è valsa la pena. Io parlo un po' di parte, perché non amo particolarmente il frequente andare a capo, eppure credo che sia appropiato in simili contesti. |
e' veramente molto intensa, ho apprezzato moltissimo i pensieri di Kabuto.. sono così veri... tra l' altro è un personaggio che io mai e poi mai riuscirei ad usare ^^ |
Dunque, ammetto che per comprendere a fondo questa storia ho dovuto rileggerla almeno un paio di volte. Il primo impatto è molto impressionista, e lascia al lettore delle sensazioni, più che un vero e proprio quadro della situazione. La narrazione è composita, giacchè comprende tre diversi punti di vista, quello del narratore, quello di Kabuto e quello di Orochimaru. Tutti e tre, raccontano di momenti diversi, tra loro lontani nel tempo e nello spazio. Si può dire, quindi, che la storia va ricostruita, ed acquisisce un senso se e solo se si ha piena consapevolezza delle varie parti. Come tipo di lettura è un po' ostico, se consideriamo che la minima distrazione può pregiudicarne la comprensione. |
L'idea mi piace molto. L'idea dell'incubo è piuttosto sfruttata, ma tu sei riuscita a rendere la tua storia piuttosto intrigante. Brava! Adoro che si tenti di estrarre l'umanità di Orochimaru, è una vera e propria sfida visto che è un personaggio decisamente complesso, nonostante molti lo vedano per ciò che solo in apparenza è: un antagonista. Ho apprezzato molto questa tua analisi. Sei riuscita nel tuo intento servendoti di quell'altro personaggio poco complicato (sono ironica, eh!) che è Kabuto. Sono ottime le parti in cui estrai le paure e le debolezze di Orochimaru, specialmente il modo in cui lui le nega, arrabbiandosi. L'ho trovato molto IC, visto che lui fa di tutto per disumanizzarsi e rendersi mostruoso (lo amo per questo). Beh, io sono una filoOroKabu, si sa... avrei messo un pizzico di sentimentalismo in più, perché Orochimaru è sì cinico e spietato, ma lui stesso dice che stando per un lungo periodo con una persona ci si affeziona (e lo dice a Kabuto, chiaro). Credo che Kabuto sia trattato con più riguardo rispetto al Quintetto del Suono, a Juugo, ecc. C'è più intesa e Kishimoto stesso lo fa intendere. Questa non è una critica, ma un'opinione personale. L'unica critica che ti faccio è per la mancanza dei soggetti. Ho capito che volevi dare al racconto un'idea di mistero e arrivare alla rivelazione in un secondo momento, ma stai attenta a non eccedere perché in certi punti è proprio confuso. Ho dovuto rileggere il periodo per capire. Nonostante la critica ti meriti lo stesso tanti complimenti!! Spero di leggere ancora qualche tuo lavoro su Orochimaru! Ciao ciao! |