Ciao! Mi dispiace che tu non abbia ancora accumulato un discreto numero di feedback, purtroppo senza un'opinione esterna è difficile migliorare. Proverò a spremermi per darti una mano!

Non voglio sembrare severo, sappi che sto provando a muovere critiche costruttive, perché di opinioni negative non te ne faresti niente. Credo che per migliorare si debba avere voglia di mettersi continuamente in discussione, portare pazienza e scrivere di continuo.

Premetto che si intuisce che tu sia un'autrice ancora acerba, per quanto dotata. Sospetto tu non abbia riletto il testo, perché è disseminato di errori di ortografia e spesso il verbo non concorda con il soggetto. Nonostante questo la tua punteggiatura è davvero impeccabile e la sintassi regge molto bene. Ho letto tutto senza difficoltà, il testo è molto fluido e ha il giusto grado di semplicità.

Parliamo ora dei contenuti:
Mi ricorda il genere delle "distopie", più che il "noir", la buona notizia è che amo entrambe. Hai mai letto 1984 di George Orwell? Se questo genere ti piace davvero, credo che quel libro farebbe al caso tuo.
Mi piace l'ambientazione post apocalittica, ma ho qualche consiglio per te per provare a renderla più verosimile. La tua protagonista sembra essere una persona dei giorni nostri catapultata nel futuro. In un mondo dove le medicine sono preziose e non vengono usate nei parti, nessuno percepisce la cosa come anomala, ma la da per scontata. Pertanto, tutte le volte che Cecilia racconta il contesto contemporaneo, dovrebbe farlo come se la cosa fosse normale e non parlare come se avesse qualche ingiustizia da denunciare. Altra cosa: apprezzo molto la volontà di dare solo alcuni accenni sul contesto, senza dilungarsi in una serie di spiegazioni noiose, ho notato però diversi controsensi. Se il mondo è in guerra, il clima è pessimo e la vita è dura, dove li trova i soldi lo stato per mandare degli orfani a studiare all'estero? A che scopo lo fa? Prova a guardare situazioni attuali che possono tornare utili per il tuo racconto, la geografia e la storia aiutano moltissimo!
Ti piace molto raccontare lo stato d'animo del tuo personaggio, è una scelta sempre saggia, ma dovresti motivarla di più. Per un esterno come me che legge, il carattere e le preoccupazioni di Cecilia/Constance non hanno molto senso. Dovresti spiegare un po' di più perché tutti vivono in un regime di repressione delle emozioni, perché siano tutti così severi o al limite, se è l'alone di mistero che cerchi, dovresti almeno lasciare qualche allusione al lettore per avere qualcosa a cui aggrapparsi.

Il mio consiglio è quello di continuare a scrivere, è l'unica strategia che conta. Non perdere mai la voglia di inventare storie e se scriverai un altro capitolo, lo leggerò di sicuro!
Scusa se sono stato lapidario, dimmi pure se trovi che la mia recensione non sia costruttiva e buona scrittura!