Salve! Mi sono fatta attendere molto, lo so, ma I can do it.
Penso che anch'io concorderei se qualcuno mi dicesse che in passato sono stata assente, soprattutto mentalmente parlando perché ho spesso la testa da un'altra parte, ma anche in senso di non essere di alcun aiuto al prossimo, pensando un po' più a me stessa che agli altri. Ma, come dico sempre, i temi che tratti possono essere riconducibili a tutti, o perlomeno alle persone sensibili e volendo un po' introverse come noi.
Ecco un'altra cosa in cui mi rispecchio: il fuggire e il volersi in qualche modo allontanare dalla realtà che circonda. Un po' il motivo che spinge molti a vedere anime, leggere in generale o comunque appassionarsi a saghe di fantasie, in mondi così belli e così lontani dalla realtà che viviamo ogni giorno e che spesso si può trovare insopportabile. Universi che ci risucchiano letteralmente, facendoci dimenticare i problemi che abbiamo per quelli che possono essere minuti come ore, dipende da quanto riusciamo appunto ad allontanarci prima che qualcuno ci ritrascini alla vita reale.
A volte i sogni possono essere piacevoli, sì. Capita spesso di risvegliarsi da un sogno e, seppur non lo si ricordi lucidamente, sentire addosso tracce di felicità. È un po' questa la meraviglia dei sogni, infatti: quando li vivi sembra tutto così vivo, ma bastano pochi secondi per dimenticare tutto, per risvegliarsi dal mondo che la nostra mente ci crea. Per questo concordo con te sul non doversi affidare ai sogni, perché sono un'illusione piacevole in cui cullarsi per qualche ora, ma poi si deve per forza tornare al mondo reale. Un esempio stupidissimo sono io che l'altro giorno ho sognato di alzarmi dal letto e trovare magicamente sul davanzale una cosa che avevo perso e mi serviva, ero felicissima, poi mi sono svegliata e sul davanzale non c'era niente. Ovviamente, ci ero rimasta un po' male perché non avendo capito che si trattava di un sogno ero convinta di averlo trovato davvero! Oppure, in un altro sogno, ero amica con persone che nella realtà non mi calcolano, non per cattiveria ma per mancanza di feeling e occasioni – e, a quanto pare, al mio cervello stanno simpatiche. Non ci ho mai pensato, ma effettivamente ogni volta che succede è sempre in positivo, quindi le “anime” delle persone sono in un certo senso emotive, o comunque calme, come hai detto tu.
La frase finale, come il resto della poesia ma quella più di tutto, apre un buono spunto riflessivo in merito all'argomento che, non sapendo che altro dire, ho cercato di analizzare sopra – infatti ti chiedo scusa se questa recensione è un po' strana, ma ho preferito così, piuttosto che ripetere sempre le stesse cose, tipo che hai fatto un ottimo lavoro come al solito nell'esprimere le tue emozioni.
Alla prossima!
-H.H.-♥ |