Recensioni per
Sincretismo (La storia)
di Deliquium
Rieccomi qua, contenta di aver fatto un altro passo tuo universo! Vedo, con sorpresa, che sono presenti i personaggi della saga di Asgard. Fa piacere immaginare che il Santuario affronterà il problema compatto, con la guida del Grande Sacerdote e la collaborazione dei Gold Saints, a cui viene chiesto di fare qualcosa in più che stare a guardare il panorama sorseggiando il tè. |
C'è qualcosa di piacevolmente straniante nel leggere questa storia. La presenza di Aiolos come pontefice e quella di tutti i gold saint al combattimento per l'assegnazione dell'armatura di Pegasus offre un "universo possibile" parallelo alla storia che ben conosciamo e che tu riprendi fedelmente nello svolgimento della lotta. Athena c'è, è presente, quindi immagino che nel tuo headcanon non ci siano guerre galattiche o cavolate simili. Ho riguardato gli episodi dell'anime in cui un colosseo posticcio si richiudeva per mandare in onda i combattimenti fra bronze in mondovisione e ho provato una certa tristezza: la Dea Atena che mercifica e spettacolarizza il suo stesso esistere. Mah. Confesso di preferire questa tua strana e particolare versione dei fatti. Anche perché non so dove mi condurrà, e sono molto curiosa di scoprirlo. |
Finalmente. Aspettavo la storia che facesse da chiave di volta di tutto il mondo di "Sincretismo". Io che seguo anche Dies Irae (pur essendo rimasta un po' indetro) ritrovo spunti interessanti che qui si arricchiscono grazie all'ambientazione quasi contemporanea. La presenza dei personaggi del XX secoolo avvicina maggiormente il lettore, lo fa sentire più coinvolto. Perché conosce già i personaggi, li ama o li odia da prima del tuo racconto. Io che amo Deathy non vedo l'ora di ritrovarlo contro il tuo Ares, un personaggio estremamente affascinante. Ho gradito molto la tua idea di proporre, attraverso la personificazione della guerra, un'evoluzione del conflitto fra Dei. Si direbbe quasi che Athena sia rimasta ferma, ancorata al suo chitone immacolato, mentre tutto il resto del mondo (ciò che lei si immola a cadenza regolare per difendere) si è trasformato. Mi è piaciuta anche l'immagine finale. La stella di luce che include (suppongo in potenza, visto che i buchi neri si sviluppano solo alla morte di una supergigante) il buio e il nulla. Tecnicamente le due cose non possono coesistere, ma è molto evocativo pensare a come un oggetto luminoso possa trasformarsi nel suo esatto opposto. Come Death Mask, che ha il buio dentro e l'oro fuori. |
Ciao Engel, |
Ciao. Era un po' che non tornavo da queste parti e nel farlo questa sera mi sono imbattuta nella tua storia. I primi due capitoli mi sono piaciuti. Che bella idea raccontare la storia che conosciamo partendo da altri presupposti e lasciandola sviluppare in modo diverso. Per una come me che ha sempre trovato affascinante la teori per cui esistono molte versioni dello stesso mondo nello stesso tempo è come andare ad una festa. Ho apprezzato anche il tuo modo di scrivere e raccontare ... I sentimenti che provano i personaggi sono così chiari, soprattutto il rapporto tra Saga e Aiolos nel corso dei secoli. Anche se mi ha sorpreso il fatto che i cavalieri d'oro ricordino sensazioni e situazioni delle loro vite precedenti. Capisco Aiolos perché è il Grande Sacerdote, ma gli altri come fanno? Ho capito male io? Ho letto sia Lost Canvas che Episode G per cui molti dei nomi e delle situazioni riportate le cose, per il resto le tue note finali mi hanno aiutato a comprendere meglio. Conto di ripassare per il prossimo capitolo ;-), intanto ancora complimenti. |
Premesso che al posto di "Il Fato decida" ho letto "il Fato deicida" ( tanto per restare in tema stragi, uccisioni, morti ammazzati eccetera eccetera>), mi piace molto il tuo Ares. E mi piace il taglio che hai dato alla guerra tout court. Sì, Roma è stata un'efficientissima macchina da guerra, una schiacciasassi mai vista prima, ma nel XX secolo la solfa è cambiata, e proprio a cominciare da quelle trincee del '15-'18 (anche se siamo solo noi italiani a chiamarla così, fregandocene che il balletto fosse iniziato l'anno prima; ma vabbé). È come un gioco al rialzo senza freno, e così appare il tuo Ares: un giocatore che si è seduto al tavolo e rilancia, senza limiti, tanto per costringere l'avversario - Athena, mica pizza e fichi - a seguirlo in quel valzer impazzito che lui ha deciso di ballare. |