Ciao, ti avevo già lasciato la recensione a questo capitolo, ma è capitato che sia finita nell'altro server e quindi te la riscrivo. Purtroppo non l'ho salvata e quindi dovrò riscriverla da capo. |
Ok, lo ammetto, per un attimo ho temuto il peggio! |
“…prese il viso tra le lunghe dita…”: il capitolo ci fa rientrare nell’atmosfera quasi spettrale del luogo dove sono prigionieri Sh e John, ma si apre con una tenera immagine del consulting che si dedica affettuosamente al povero Watson davvero in condizioni critiche. Hai rappresentato efficacemente l’intesa, ormai profonda, che lega i due protagonisti e li fa muovere all’unisono in una situazione drammatica, dove c’è tempo anche per un sorriso. Perfetto il ritratto dell’“uomo di ghiaccio”, impenetrabile anche di fronte ad un affetto come quello della madre ma sensibile alla sofferenza del fratello minore di cui, forse, invidia il sentimento grande che scorre tra lui e John. Uno Sh splendidamente IC e libero, ormai, di manifestare ciò che Watson rappresenta per lui. Brava. |