Recensioni per
Paura del buio
di Kiki S

Questa storia ha ottenuto 2 recensioni.
Positive : 2
Neutre o critiche: 0


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Nuovo recensore
05/04/17, ore 10:20

Che emozione rileggere dopo tanto tempo Paura del buio! Ne ho un bellissimo ricordo, anche perché ha rappresentato il primo approccio alle tue storie. Ricordo perfettamente la curiosità con la quale ho affrontato le prime righe, abituata com’ero al genere diversissimo delle ff, dove i personaggi sono già conosciuti, triti e ritriti. E come poi sappiamo bene, Paura mi è piaciuta talmente tanto che non ti ho dato più pace e ho voluto tutte-tutte le tue altre storie.
So che mi ripeterò, ma ogni volta che leggo ciò che scrivi mi incanto sul tuo stile, sempre curato e nonostante l’argomento trattato, ironico a tratti. La descrizione interiore dei personaggi, anche quando occupa poco spazio come in queste tue storie brevi, è sempre precisa a calzante. Sei in grado di accostare parole scelte così bene, che i personaggi anche non protagonisti hanno una profondità sbalorditiva. A te bastano due parole iniziali, una riga, un incipit, per far nascere in chi legge il desiderio e la curiosità di andare avanti, un’abilità che ti invidio (in senso buono) veramente.
Di Paura del buio mi piace moltissimo l’ambientazione scolastica. E bastano le primissime righe per rendere l’idea che per Rachel l’adolescenza non è per niente rose e fiori. La poverina ha una fobia che si porta avanti probabilmente dall’infanzia e non ha la capacità né i mezzi per superarla. Io le consiglierei una seduta da una psicanalista, potrei anche proporre un nome ma non lo faccio per non finire con la recensione da tutta un’altra parte. Insomma, Madre Natura ha dotato Rachel di un carattere chiuso e pauroso, svampito, che non può niente contro le prepotenze e la crudeltà delle sue coetanee. A quell’età ci vuole un attimo a diventare lo zimbello della scuola e ciò che le è accaduto in gita l’ha segnata a vita. Come se non bastasse, le sue compagne di classe e Judith in particolare, sono incapaci di qualsiasi gesto di umanità. Per loro la cosa più facile e divertente da fare per interagire con Rachel, è infierire. La ragazza torna facilmente ad essere vittima dei loro scherzi, ci vuole un secondo a lasciarsi terrorizzare da loro. Il buio Rachel non sa affrontarlo. Ne è totalmente incapace, la paralizza. I suoi sensi ne vengono acuiti e lo percepisce come un’entità ghiacciata che la circonda, la prevarica, se lo sente fisicamente addosso e non può far nulla se non urlare e piangere.
Cosciente del suo punto debole, del suo tallone d’Achille, che ora che è stato scoperto può essere liberamente torturato dai suoi crudeli coetanei, non le resta altro da fare che trovare una soluzione, concludendo il capitolo con un po’ di certezze e un barlume di positività.