Ciao ciccia, sono tornata! *disse la Lady cosparsa di terra e vermi*.
Alla fine mi è tornata un po’ di voglia di leggere, chi sa che sia il barlume di una ripresa. Vedremo, vedremo.
Ma basta cincischiare, passiamo alla tua storia.
Dunque, l’idea dell’Au è molto carina e mi è piaciuto che tu abbia messo questa sorta di “amore proibito” tra “Genesis” e la sua “Dea”: è molto intrigante *_*
Non è la solita storiella dove lui incontra lei, lui si innamora di lei, loro sono di mondi completamente opposti, magari lei sembra non ricambiare, succedono millemila casini e poi non si capisce perché finiscono con il mettersi insieme perché si sono amati alla follia dal primo sguardo. Sì, ok, a volte mi vengono gli occhi a cuoricino anche per certe cose, ma purtroppo è sempre la stessa minestra riscaldata.
Qui invece è più particolare la storia. Molto carino anche il fatto che hai voluto far dare ai personaggi i nomi dei rispettivi beniamini videoludici. Qui però ti devo dire che non avevo compreso subito la faccenda: in un primo momento tu li presenti come Genesis, Angeal e Sephiroth, e poi:
-“i suoi due fratelli Mark, che all’epoca del fatto aveva 2 anni, e Jordan che ne aveva solo cinque, da allora avevano sempre contato su di lui….”-
Solo in seguito scrivi che questi sono i loro veri nomi e che quelli dei tre SOLDIERs sono solo dei nickname. Personalmente ho trovato questa parte poco chiara, forse avresti dovuto spiegarla un po’ prima :)
Un altro appunto (sì, sono tornata per romperti le scatole, perdonami):
-“Mark, che all’epoca del fatto aveva 2 anni, e Jordan che ne aveva solo cinque”-
Quindi Mark/Sephiroth è il più piccolo, giusto? Però poco dopo scrivi:
-Era un po’ inusuale ascoltare quei nomi e pensare ad una banda di ladri, ma Final Fantasy 7 era il gioco preferito dei tre fratelli, e anzi l’idea era venuto proprio al più piccolo, Jordan-
-E fu per questo che quella sera, quella maledetta sera di inizio Agosto, sovrappose per l’ultima volta il suo corpo contro il suo, mettendosi tra lei e l’affilata forbice delle crudeli parche che, ancora una volta, furono pronte a tagliare quel sottile filo che lega tutti noi alla meravigliosa e fragile avventura della vita.-
Questa parte è stupenda, davvero! Molto bella la metafora delle parche che va a riprendere ancora una volta il personaggio di Genesis ed il suo amore per i versi di Loveless.
Non credo di avere altro da aggiungere, nel caso vedrò di riesumarmi in qualche modo XD
Ciao bella, a presto ;* |
