Recensioni per
Into the Water
di rora02L

Questa storia ha ottenuto 4 recensioni.
Positive : 4
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
20/12/16, ore 19:48

Ciao rora, sono molto felice di vedere questa tua storia partecipare al mio scambio di recensioni. Hai parlato di tematiche molto forti, non solo dal punto di vista di una fobia, ma di chi viene spinto dentro le braccia della fobia per colpa di una tortura. Tortura che Jhoanna si ricorderà per sempre. Anche se alla fine della storia è guarita, quelle torture rimaranno sempre dentro di lei. E' davvero triste. Con la tua storia tu riesci ad esprimere questo e lo fai con una dolcezza infinita mista a tristezza, come penso è giusto che sia.
La guarigione non èqualcosa di facile, ma è fattibile. Non è scontata, ma raggiungibile...
Ho solo notato alcune cosine della storia che mi hanno un attimo bloccato, per poco, nella lettura. Non voglio rompere, ma te le dico.
Ho scorto che verso metà quando Jhoanna e il dottore parlano lo fanno con entrambi i discorsi diretti nella stessa riga, ecco questo non va bene. O metti una punteggiatura speciale, che adesso non sto a spiegarti ma che basta trovare in internet e sinceramente non si usa, o metti a capo. L'a capo si preferisce perchè si aiuta anche il lettore a fare cambio pov (point of view).
Poi, hai scritto:
"Non penso a nulla, non posso provare altro che paura. Ma non del buio che sovrasta la mia cella, sporca e putrida. "
E sinceramente quel ma è una cosa avversativa, ma tra la prima e la seconda frase non vedo nulla di avversativo, cioè contrario. Tu dici, nella prima frase, che non riesce a pensare e a provare nulla. Poi continui dicendo che non ci riesce perchè la cella è sporca e putrida. Il ma apre qualcosa che dovrebbe essereil contrario di ciò che è detto prima, ma non è così.
E se invece del ma mettessi i due punti o un'altra virgola?
Fammi sapere cosa ne pensi :D
Grazie.

Recensore Master
16/10/16, ore 21:34

3° posto al Phobos e Deimos Contest

INTO THE WATER
di rora02L

Sviluppo della trama e caratterizzazione dei personaggi: 10/10

La storia è molto interessante, hai scelto per Johanna una paura molto plausibile, quella dell'acqua e dato una spiegazione altrettanto credibile per la nascita della suddetta, ossia le torture subite in prigionia che farebbero piegare il più forte degli animi. Infatti Johanna si è spezzata, come lei stessa ha ammesso, ha talmente paura dell'acqua da non sopportare il contatto fisico con nessun liquido, nemmeno il tè, tanto che per farsi la doccia neanche riesce a spogliarsi, troppo presa dai terribili ricordi della pelle nuda e bagnata messa alla mercè degli occhi dei suoi torturatori.
È il dottor Nereo a farla uscire da questo incubo, con la giusta dose di pazienza e determinazione. Non si fa mettere i piedi in testa dal carattere duro di lei che, nonostante cerchi di ribellarsi, in realtà non lo fa con convinzione, perché una parte di lei vuole guarire e ricominciare a vivere davvero una vita normale.
Alla fine, affrontando le sue paure insieme a lui, grazie al calore di questa persona, riesce a trovare il modo di affrontare la sua personale 'coperta di morte'.
Johanna è caratterizzata benissimo, forte e dura, abituata ad andare in giro con un'ascia in mano, come un prolungamento di se stessa, ma anche fragile ed indifesa di fronte ai rivordi della prigionia.
Capital City non poteva toglierle gli affetti visto che è rimasta sola, quindi ha trovato il modo di toglierle la tranquillità, il senno e la dignità.
Si lascia convincere a tentare di superare questa fobia dal dottor Nereo perché in lui rivede il suo amico Finnick, proveniente dallo stesso distretto e quindi in simbiosi anche lui con il mare che tanto le fa paura.
Nereo è altrettanto interessante, è un uomo caldo, confortante, come ogni dottore dovrebbe essere, ed anche deciso e sicuro di sé pur essendo uno studioso e non un combattente come invece è Johanna.


Grammatica, stile, sintassi: 8,5/10

✏da i --> dai
✏ serrò --> serro
✏Sono tutti verbi, formano tutti una frase a sé stante essendo predicati verbali, quindi sono necessarie le virgole:
urlo strillo strepito --> urlo, strillo, strepito
✏frase poco chiara:
Sulla trentina appena compiuti --> 'sulla trentina'oppure 'sembrava avere trent'anni appena compiuti'
✏I numeri, a meno che non si tratti di date vanno sempre espressi in lettere:
4 --> quattro
✏Spazio non necessario:
Non curante --> noncurante
✏Parola che non mi convince:
Il gelido del mare --> il gelo del mare
Considerato il fatto che era una one shot abbastanza lunga non ho riscontrato molti errori come puoi ben vedere.
Hai utilizzato un lessico semplice, privo di fronzoli, perfettamente adatto al point of view utilizzato, dopotutto Johanna è una persona estremamente diretta e senza peli sulla lingua, un linguaggio forbito avrebbe stonato non poco.
Quello che ti ha penalizzata è stato il fatto che i periodi sono troppo spezzati, hai messo punti dove sarebbe stato meglio mettere virgole, frammentando i ragionamenti della protagonista, rendendo tutto caotico.
Nella parte iniziale, in cui lei sta ricordando la prigionia questo modo di scrivere non stonava perché era confusa a causa della paura e il terrore delle torture subite, ma quando la narrazione si è spostata nel presente, quindi in una situazione meno tesa, ha creato troppo caos, disordine.
Inoltre nei discorsi diretti con botta e risposta, devi andare a capo o rischi di far diventare la storia un blocco unico. Anche l'occhio vuole la sua parte e dare ritmo al testo con pause quali punti a capo, virgole e punto e virgole è importante.


Gradimento personale: 10/10

In generale ho apprezzato molto la storia, hai inserito la citazione in molte parti, rendendola quasi ridondante, Johanna poi è uno dei miei personaggi preferiti di Hunger Games e quando l'ic è così calzante non posso che essere soddisfatta del risultato e apprezzare la storia.
Mi è piaciuta molto la spiegazione iniziale riguardo la talassofobia perché indica il fatto che sei andata ad informarti a riguardo prima di scrivere, inoltre è una delle mie fobie, non è grave come quella della protagonista, io ho solo paura di affogare e del mare profondo, quindi non so nuotare, ma ho particolarmente apprezzato che tu abbia scelto di affrontare la parte più estrema e spaventosa di questa fobia.
Se non fosse stato per gli errori grammaticali e di stile avresti potuto tranquillamente vincere perché ti sei soffermata a lungo e bene sia sui sintomi che sul processo di guarigione, se ne avessi fatto una minilong sarebbe stato un capolavoro, in quanto avresti rallentato ancor di più la narrazione, sviscerando ogni sentimento ed emozione in tutta calma.

Bonus: 0,5

Totale: 29

Recensore Veterano
28/09/16, ore 22:26

Ciao!
Sono qui per lo scambio di recensioni, e meno male!
Ho sempre trovato interessante il personaggio di Johanna, è una ragazza forte che non ha paura di dire quel che pensa perché tanto non avrebbe più niente da perdere. Come hai scritto tu, è una sopravvissuta.
E' bella questa tua idea di che cosa le sia successo dopo, praticamente nessuno ne ha più saputo nulla, ma immaginarmela a vivere in una casetta isolata nella foresta non è stato difficile. E poi c'è questa sua paura irrazionale per l'acqua. Ti dirò anche io ho questa fobia, anche se non ovviamente ai livelli di Johanna, perciò non ho fatto fatica a immedesimarmi ed a constatare quanto le sensazioni che hai descritto siano più che realistiche.
Mi è piaciuto il personaggio di Nereo, questa sorta di Finnick che è sempre stato uno dei suoi più cari amici, forse l'unico che avesse. Johanna credo sia quella che, oltre ad ovviamente Annie, ha sofferto di più per la sua morte, erano diversi eppure riuscivano ad essere sempre in sintonia. E siccome Nereo gli somiglia moltissimo, sia fisicamente che nei modi di fare, Johanna riesce a farsi aiutare da lui, innamorandosene.
Johanna però è un personaggio ambiguo, si sarà innamorata davvero oppure lo sta usando per superare le sue paure?
Davvero una bella lettura, complimenti!

Selhin

Recensore Veterano
15/09/16, ore 23:12

qui per lo scambio sul gruppo facebook:)
Sono piacevolissimamente inciampata su questa OS su Hunger Games, più specificatamente su Johanna.
Lo ammetto: non sono mai stata una gran fan di Johanna, ma ho detto perché no?
Tranne qualche piccolo errorino di svista e proprio due / tre virgole non vedo altri tipi di errori, quindi molto bene.
La storia è scritta decisamente bene e anche lo sviluppo stesso e all'inizio riesce proprio a descrivere bene la nascita di questa enorme fobia ed il suo trascinarsi avanti fino a scomparire.
Questo Nereo molto simile a Finnick mi ha fatto prendere un colpo soprattutto perché è un personaggio che adoro ed in questo " dottorino " come dice Johanna ce lo si può rivedere almeno in qualche sfumatura.
Lo sviluppo della storia è stato molto interessante e ben strutturato a mio parere anche se questa infatuazione di Johanna la vedo più come specchio di Finnick: mi spiego meglio.
Lei che continua a paragonare Nereo a Finnick secondo me confonde le due persone, o almeno all'inizio visto che poi mi sembra di vedere un' " evoluzione ".
Bè detto questo ribadisco che è stata una lettura piacevole ed è anche scritta bene, perciò complimenti ^^

Baci <3

- theTORNgirl