Eccomi, ho da poco scoperto che hai cominciato una nuova storia, come potevo perdermela?
Contando soprattutto l'argomento che hai deciso di trattare, che certamente mi intriga. L'ultima giornata di un pluriomicida, eh? Quali cose miserabili ha combinato nelle sue ultime 24 ore di vita, in aggiunta a ciò che lo porterà all'iniezione letale?
Quel sogno mette i brividi, ma sono contenta che lo abbia fatto: almeno viene tormentato dal suo crimine, anche se dubito gli importi realmente qualcosa. Lui pensa di aver fatto ciò che era giusto, pensa di aver fatto una buona cosa per la sua fama... veramente disgustoso.
Per quanto riguarda la struttura dell'articolo, trovo che il giornalista entri un po' troppo in merito alla questione. Generalmente gli articoli di giornale dovrebbero essere oggettivi e riportare esclusivamente i fatti, senza che il giornalista esprima dei pareri personali sulla questione che tratta. Però forse in questo caso è difficile restarne fuori... Ma ti chiedo: è un effetto voluto il tuo?
Un'ultima cosa a livello grammaticale: penso che, sia per la scorrevolezza che per il suono delle frasi, c'è un punto in cui mi sembra ci siano delle modifiche che potresti apportare. Per esempio qui: "Mi auguro soltanto una cosa e spero vivamente che nessuno dei miei colleghi giornalisti o scrittori famosi scriverà una sua biografia dopo la sua morte e che nessun produttore cinematografico creerà un film basato sulla vita di questo criminale.", trovo che la frase possa essere intervallata da più punteggiatura e che il congiuntivo dovrebbe essere al presente, tipo "spero che nessuno [...] scriva mai...". Dimmi se mi sono spiegata bene, e se hai qualche dubbio chiedi pure! :)
Bene, corro a leggere il prossimo capitolo, voglio vedere che combina il nostro schifosissimo Paul!
Complimenti, hai sempre delle bellissime idee ♥ |