Che dire! Oltre all'assenza di metrica o di qualsiasi cosa che qualifichi questa come poesia, abbondano errori di semantica (deficienze e mancanze sono la stessa cosa, dal verbo latino deficio, col significato do "mancare" -propriamente "io manco"-), di punteggiatura (ci vuole la virgola fra "libertà" e "quanto", fra "rivelati" e "mostra", per esempio, oltre che un punto fra le due frasi) e persino l'impaginazione viene a rivelarsi pessima: Per esprimere un tono concitato, in italiano, si usa il punto esclamativo, non il grassetto (come invece potrebbe essere per una grammatica da social network).
Nel complesso, se potessi lasciare una recensione con la bandierina nera a lutto, lo farei.
Complimenti, hai dato un contributo significativo alla morte della poesia.
Shindeze

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