WOOOOW ...bella!!! Finalmente ti sei decisa, che meraviglia! E quanto l'ho aspettata!
Allora... si inizia (perché mi avrai sempre qui a ronzare ... ).
Premessa: breve panorama sui mio background letterario.
Io adoro leggere di tutto, cambio gusti e interessi molto velocemente, ma tra le costanti c'è il Fantasy, come genere lo adoro per la straordinaria capacità di parlare di realtà quando sembra distantissimo da essa; non è un segreto, tra i miei amici quotidiani, virtuali e di penna, che tra tutti i Nascosti, nel mondo di D&D o di WarWarcraft miei personaggi preferiti sono streghe e stregoni (non a caso il mio avatar Shamarr è una groma gatto con poteri magici). Poi … adoro la cultura orientale, Cina e Giappone in particolare, adoro film come Hero, I tre Regni, La tigre e il dragone o La foresta dei pugnali volanti, ho letto volumi poderosi di storia orientale e ho anche dei libri di poesie in cinese con traduzione. Poi .. adoro i manga e Inuyasha è uno dei miei preferiti. Ah, in ultimo, adoro i gatti (ne ho 3, tutte femmine).
E tu che fai?
Mi ambienti un fantasy in Giappone e crei una protagonista strega mezzo demone gatto.
Okay.
Questo dimostra almeno due cose.
Primo: sei pazza, almeno quanto me.
Secondo: hai appena dato vita alle miei ossessioni letterarie.
Ora ritorno seria e scrivo una recensione decente.
(Fine premessa)
L'inizio ci riporta indietro nel tempo, quasi si sente l'odore dei fiori di ciliegio, i frammenti delle foglie colorate lontana eredità dell'autunno danzano nel cielo spinte del vento freddo dell'inverno. Si sente il gelo, la neve come una coltre distesa custodisce i segreti di Natura che solo Sora, annusando l'aria, sembra cogliere. Poi le parole si trasformano in suoni: i rumori sommessi vengono dalla casa e il gioco gioioso di una bambina in giardino. Un altro salto nel tempo e ci si ritrova in una caverna, nella penombra prende vita un demone gatto, ferino, immobile. Aspetta di fiutare l'odore di quel corpo di carne e sangue che tanto brama. Il demone è potente, ma nulla pur perché nulla infrange l'inarrestabile gentilezza di Karim, nulla può ostacolare l'amore quando è sincero potente denso e viscerale come la notte. Ed è di amore che parla la storia, quell'azzardo potente per cui ci si gioca la vita, per cui va bene così comunque vada, per cui si gioca a carte scoperte. Che belle parole... “l’amore, quello vero, è dannare sé stessi per l’eternità, è mettersi continuamente alla prova, è andare avanti e affrontare le difficoltà, se è vero bisogna essere disposti a tutti per viverlo fino in fondo, e niente potrà mai cancellarlo, non importa quanto difficile possa essere, non importa quante volte il cuore verrà ferito o spezzato”.
Quanto sono d'accordo! Per questo a volte mi arrabbio o mi dispero tra banalità, finte storie patinate, lustrini e bugie. Siamo così tanto a impegnati a descrivere il sesso, mentalmente e letterariamente, che ci dimentichiamo quanto lo sguardo di qualcuno può farci soffocare più di un pugno allo stomaco. L'amore, quando è vero ti uccide comunque, se c'è, se manca, se viene, se va, spezza il respiro e contorce le viscere. É un'attrazione così potente che il cervello inebriato dall'odore non vede più nulla. Quando è potente è guerra continua con se stessi perché l'anima si frantuma e polverizza l'identità e non importa più se eri un angelo, un demone o solo un mortale ma l'amore è anche guerra contro l'universo e “ a costo di rispedire a mani nude tutti i demoni all’Inferno… o rimandare quei guerrieri angelici in cielo dal loro Signore”.
Mi piace la scrittura densa, lo stile grosso su caratteri piccoli, le frasi lunghe, il periodo fitto, gli aggettivi abbondanti che precedono i nomi e gli avverbi che seguono i verbi a puntellare le idee, le congiunzioni sparse e frequenti usate come al posto della punteggiatura come mastice che regge la sequenza di immagini e pensieri. Mi piace perché, al di là del fantasy, è vero, è sincero, è vivo. Ci sono bei testi che ti lasciano belle immagini, ma i bei personaggi sono un'altra cosa, a volte riescono a essere imbarazzanti e ingombranti, ti seguono, ti si appiccicano, perché si portano dietro un pezzo di vita propria in giro per le parole fuori dalla pagina. Questa storia è un po' come la neve fresca, quando ti rimane attaccata alla mano, ti scuote e lascia un brivido che permane e ritorna anche quando si è sciolta da molto tempo. E io adoro l'inverno... |