"Wun Wun potrebbe essere l'ultimo Gigante in vita, ma non gli importa.
Wun Wun ha giurato a se stesso di combattere per Jon e lo farà.
Wun Wun sa cos'è l'onore, la fedeltà.
Conosce le sfumature della crudeltà e le sue propaggini - le ha viste.
Wun Wun sente male; le frecce continuano a colpirlo, le lance a ferirlo, ma non gli importa.
La porta cadrà, Jon Snow avrà nuovamente una casa.
Quella che ha promesso avrebbe dato a tutti loro."
E' troppo maleducato e inappropriato se ti dico che ti sto augurando ogni male - che voglio che tu legga una storia e che ti senta come hai fatto sentire me, anzi peggio? Che ti odio per avermi fatto venire un groppo alla gola e i brividi lungo la schiena? Ho sentito l'ululato dei lupi, mi ha dato una carica assurda, indescrivibile!
Ciao^.^
Sono qui per l'oioi!
Se non si è ancora capito, la storia mi è piaciuto tantissimo, la parte del gigante è stata... leggi commento qui sopra!
Non ci sono errori e lo stile è semplicemente tragico, perfetto per dare serietà e spessore a una battaglia consumata nel freddo del nord. E' gelido, secco e denso è il ritmo con cui procede la poesia da te scribacchiata. Le frasi breve richiamano la durezza e il rigido inverno, la crudeltà ma anche la calma di chi il nord lo avrà, con il sangue o nel sangue, suo o di altri. C'è il metallo nella voce di chi narra, ho sentito i tamburi di guerra tenere il tempo delle strofe. Sei stata bravissima a seguire l'IC dei diversi personaggi che hanno composto questo mosaico, senza però perdere di vista il collante unico dello stile: rigore. Che fosse quello battagliero e fedele di Jon, quello sadico e folle di Bolton, o quello perverso e maniacale di Petyr, o ancora il disperato dolore di chi l'innocenza ha perso e torna a casa con un volto nuovo, marchiato, ma forte di Sansa.
Credo tu sia stata incredibilmente visionaria nel modo in cui hai tirato fuori le sensazioni dei personaggi passo dopo passo, lungo questo episodio. Ho amato particolarmente - tolto Wun Wun - Jon, se permetti un'altra citazione: "Jon Snow muore nel ghiaccio, nasce dal fuoco." Jon è l'anima dell'intera saga, perché conserva in sé il fuoco dei draghi e il ghiaccio dei lupi. Egli è l'anello mancante della catena, credo che il suo ruolo sarà decisivo, così come decisiva è stata la sua caratterizzazione all'interno del testo.
La seconda mia scena preferita è proprio quella esplicativa del coraggio e della forza di volontà di Jon. Il suo passato non è stato dei più orribili all'interno di GOT, ma a suo modo anche lui ha subito una violenza da parte della donna che lo ha allevato. Il fatto che abbia in sé tanta devozione, spirito di sacrificio a amore verso la sua terra, la sua città e la sua famiglia, secondo me sono significativi dell'animo "puro" (e lo metto tra parentesi, perché nulla rimane incontaminato in questa storia, neanche il candore della neve) che egli conserva con tutto se stesso. E' un uomo giusto, che ha rispetto e sa prendersene altrettanto, anche con decisioni difficili. Il cedere il passo a Sansa è uno di quei gesti che delineano questo suo tratto.
Ci sono diverse frasi che mi sono piaciute, che hanno reso densa e profonda questa os, non ultima i due righi finali, ma non posso mettermi a citare mezzo testo, quindi ti dico che ho amato praticamente tutto, e ti faccio i miei più sentiti complimenti.
A presto! |