Ho tanto da dirti e poco tempo per farlo, quindi non so come ci riuscirò, ma so di poterlo fare. Forse un elenco per punti è l'ideale in questo caso.
Primo: sì, non ti risparmi affatto con i dettagli, al punto da farmi sentire lì presente mentre avviene il rapporto tra Lorenzo e Luca. In quanto vergine per scelta mia quanto della comunità riunita da poco più di un quarto di secolo - il piccolo prezzo da pagare per essere originale -, non saprei se sentirmi eccitato e in grado di lasciarmi andare oppure violato e a rischio di contrarre una qualche malattia. Il che mi porta a terminare questo punto con un sorpreso quanto inorridito "e i preservativi!?". E sì, ha prevalso la paranoia, come al solito.
Secondo: Luca ha guadato il fiume ed è arrivato sull'altra sponda? Mio padre direbbe che "dopo aver tirato giù tante mutandine e averci trovato sempre la stessa cosa, dopo un po' ha voluto provare con un boxer, così per il gusto di trovarci qualcosa di diverso", anche se Lorenzo porta gli slip, per quanto sia facile farglieli togliere. Sembrano una bella coppia, certamente molto passionale. L'esatto opposto di quello che sono, per farla breve. E ho sempre trovato più interessante il creare e godere dell'atmosfera che l'atto in sé. Luce soffusa ottenuta allentando le lampadine e non coprendo con un foulard la lampada, onde evitare un rischio di incendio; una piccola candela accesa, ma lontano dalla mia vista, perché il fumo mi fa bruciare gli occhi e sono già esposto abbastanza al fumo passivo da parte di mia madre, la cui fiammella tremi come le mie mani al solo girare la maniglia per aprire all'oggetto del mio desiderio che sta aspettando di entrare dall'altra parte della parete; accompagnarlo a sedere sul divano e scambiare qualche convenevole, nel vano tentativo di mettermi a mio agio e di far tacere la voce nella testa che dice di evitare, che "a quest'età è solo imbarazzante", per poi alzarmi, con una scusa banale e, dopo averci pensato ancora, prendere coraggio, posizionarmi dietro al divano sul quale il "desiderio" sta aspettando, lasciare che le mie mani, colle dita allargate il più possibile, inizino a scivolare dentro la sua camicia a quadri verde smeraldo e color oliva e appena sbottonata, a scoprirne il corpo, fino a scendere giù, sempre più giù, ad arrivare a entrare pochi millimetri sotto l'inizio dei pantaloni tenuti su da una cintura di pelle marrone e sentire colle punta delle dita... Fine fantasia. E sì, anche nella fantasia io sono sempre io: paranoico e incerto su cosa fare quando si parla di relazioni con un'altra persona, di qualunque natura essa sia.
Prima di passare al terzo punto: considerandoti ormai un esperta in questo settore, dici che ho qualche speranza di potermici infilare, magari evitando un doppio senso come questo?
Terzo: te l'ho detto che invidio il tuo stile e il tuo modo di rendere interessante anche il più trascurabile dettaglio, vero? Ho scritto diverse storie su questo argomento - vedi 'Un ardente desiderio' o 'Fantasia' -, ma, facendo riferimento alla prima, non penso di essere stato in grado di far appassionare il lettore come ci riesci tu. Dovresti tenere un corso di scrittura creativa limitato alla sfera sessuale, qualcosa del tipo "come evitare luoghi comuni e non risultare volgari pur non risparmiandosi a descrivere atti che per la maggior parte sono volgari se messi nero su bianco". Credimi, avresti la fila davanti all'aula garantita a ogni lezione.
Quarto ed ultimo punto: è la canzone che hai citato all'inizio che ti ha ispirata per l'aspetto di Luca? Semplice curiosità.
Concludo col rinnovo dei miei più sentiti e sinceri complimenti e... Luca gay, chi l'avrebbe mai detto? Questo è un colpo di scena, accidenti! |