Ciao, spero che sia un buon fine settimana per te!
Ho deciso di passare qui per quanto riguarda oggi in quanto è stata l'eleganza del titolo ad attirarmi senza riserve e troppi giri di parole, anche perché ero realmente curioso di sapere come il personaggio principale vivesse e cosa facesse per andare avanti nella sua esistenza.
Purtroppo non ho mai visto il film che hai citato nelle note iniziali, per cui spero vivamente che tu possa apprezzare ugualmente un parere sincero.
Il tema dell'emigrazione è molto delicato e riesce sempre a colpire le nostre e le realtà altrui e qui si parla di un'anima dalla mente elastica e che desidera affrontare un viaggio all'interno del mondo, cercando d'abbattere le barriere che le persone intorno a lei - probabilmente - hanno imposto.
Tuttavia, tra l'idealismo e il realismo c'è una bella differenza e una volta dentro una realtà diverse, bisogna fare i conti con enormi massi da superare, che spesso la creatività non risolve completamente ma sana solamente con lo sfoggio dell'abilità in questione.
Sentir parlare della protagonista e del marasma che sente in quella terra dal sapore così inedito e poco accogliente è crudo quanto vero, le emozioni esatte per chi si sente sperduto e deve imparare ancora a crescere per potersi definire maturo nell'animo, per sopravvivere.
Mi piace molto l'inizio e la prima parte dello sviluppo perché la mente della scrittrice inizia a scambiare componenti della terra con il mare per viceversa, quasi sentendosi parte della linea di confine irrangiungibile tra questi due fattori, senza sentire stabilità.
Tuttavia lei è umana perché oltre alla disperazione e alla paura c'è la speranza capace di non portarla verso la perdizione totale, anche perché si percepisce quanto lei sia un'anima tendente a creare ricordi e costanza con essi, in modo tale da rendere la sua vita un insieme di tasselli capaci di creare un personale quadro delle sue emozioni, con la speranza che tutto questo si risolva per vie più luminose e felici.
Un linguaggio molto minimale ma composto da termini che arricchiscono sentimentalmente la poesia per messaggio ed emozione della protagonista, con gli enjambements capaci di prendere la scena ed invogliare la lettura completa del messaggio e del tormento che si cela, in ogni singola parola usata con dovere e giudizio.
Proprio per testimoniare quanto detto, l'utilizzo delle parole "polvere" e "sale" sono riconducibili così tanto alla terra e al cielo, elementi così differenti ma che riescono ad incastrarsi bene nel concetto di speranza.
Tutto questo in quanto quest'ultima è la linfa di chi non vuole arrendersi fino all'ultimo, facendolo per motivazioni più dure o anche più incomprensibile e poco concrete, senza dare una spiegazione.
Una poesia che ha il pregio di essere narrativamente realistica nella sua essenzialità e credimi, quando c'è un messaggio e una storia da esprimere spontaneamente si va a colpo sicuro, almeno per quanto mi riguarda.
Bravo e complimenti sinceri, ti saluto e auguro un buon fine settimana!
Un abbraccio,
Watashiwa
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