Ciao cara, sono il recensore sostitutivo del contest divinità dell'olimpo e passo di qui per consegnarti la recensione premio che ti spetta.
Questa storia ha attirato subito la mia attenzione sia perché amo la scultura di amore e psiche (quella che hai messo all'inizio) sia perché volevo sapere questa tua visione del mito.
E ti dirò mi piace. Questa storia è la prova perfetta che alla fine le persone cattive che ci invidiano hanno quel che si meritano mentre quelle buone, dopo il duro lavoro e la perseveranza, ottengono la felicità.
A presto.

Leggi la risposta dell'autore

Ciao!
Ormai non giustifico nemmeno più il ritardo con cui passo, guarda, ci rinuncio :(
Oggi tocca a questa perla, la tua versione della bellissima favola di Amore e Psiche.
Io l'ho amata quest'opera, sia perché la prima volta che l'ho letta era un periodo tutt'altro che facile e mi rifugiavo spesso nei miti e nelle fiabe, sia a causa di una mostra che vidi in seguito, così fatta bene che in più punti mi venne da piangere.
Il significato più filosofico dell'opera, l'anima che attraverso l'amore accede agli Dèi e all'immortalità, è già splendido di per sé... ma mi sono goduta da matti questa tua versione.
Hai ampliato delle parti, come quelle riguardanti le sorelle, mettendoci del tuo: hai reso la gelosia palpabile, tanto vivida che più volte ho stretto i denti e sibilato maledizioni contro quelle serpi, e hai anche trovato un'ottima fine per loro... ciò che si meritavano.
Ma la parte che ho amato tantissimo, tanto tanto, è il rapporto d'amicizia e d'amore che si instaura subito tra Psiche ed Eros bambini: scene piene di luce e felicità, dove già la storia si scrive ed è pronta a divenire immortale.
Credevo che quest'opera fosse perfetta così come è stata scritta... ma tu hai comunque dato un ottimo tono di colore e spontaneità, soprattutto in quelle parti, appunto, che ho citato.
Il linguaggio fiabesco l'ho apprezzato un sacco, è particolarmente dolce e adatto a una storia come questa.
Tu sei una miniera di belle sorprese, fattelo dire!

Un bacio,
Tua Manto :*

Leggi la risposta dell'autore

Per aspera ad Amorem di Cendirillon89 

Titolo: 3/4 
Il titolo rispecchia senza alcun dubbio quello che racconti e la variazione della citazione di senecana memoria è interessante e suggestiva, ma non è immediatamente comunicativa a meno che non si conosca il latino. 

Introduzione 2/3 
Sintesi e rielaborazione efficace e centrata, ma non particolarmente accattivante. 

Grammatica e ortografia 9/10 

...e mai ergerti loro pari : ergerti come loro pari. 
La madre e le sorelle, avevano troppo caldo... la virgola è di troppo. 
 ...imparando i misteriosi riti, svolgendo piccole mansioni, e pregando con devozione, per potersi assicurare : idem come sopra. 
 L'errore delle virgole in eccesso è abbastanza frequente nel testo, ti ho riportato qui solo questi due esempi. In generale, fai ampio uso delle virgole che potrebbe forse essere contestabile dal punto di vista stilistico, io ho però considerato errore esclusivamente laddove ostacolasse, come negli esempi sopra, la lettura. 
Formattazione del testo 5/5 
Ottima divisione in paragrafi, impaginazione gradevole, uso corretto dei discorsi diretti. 

Caratterizzazione dei personaggi 7/10 

I tuoi personaggi hanno una coerenza di fondo che li accomuna tutti e anche un'evoluzione elaborata all'interno della storia. Mancano forse di una connotazione minimamente introspettiva e psicologica, hai scelto di adottare uno abbastanza impersonale e questo un po' va ad influire sulla caratterizzazione dei personaggi, che risultano per questo mancanti di verosimiglianza da una parte, e di complessità dall'altra. 

Stile, lessico e coerenza testuale 8/10 

...la nonna finiva di sistemare il tempio: non sono sicura che sistemare sia il verbo adeguato per questo contesto. 

Utilizzi un lessico molto vario e ricco, abbastanza ricercato e proprio di una scelta narrativa consapevole come è la tua, e apprezzabile per questo. Utilizzi uno stile ricco di pause riflessive attraverso un ampio uso della punteggiatura che in alcuni punti rischia di affaticare la lettura. Risulta essere anche uno stile, come scrivevo sopra, abbastanza impersonale e poco coinvolgente all'interno delle vicende, ma pregevole per la forma e per l'abilità che hai avuto nell'inserirti perfettamente all'interno del genere della favola, la successione degli eventi così come il modo di narrarli è propria di qualunque testo di questo tipo (da Apuleio a Esopo a Fedro ai Fratelli Grimm per intenderci). 

Attinenza al tema e alle richieste del contest 9/10 

Hai ampiamente centrato sia il genere sentimentale, sia hai fatto un ottimo uso di entrambi i bonus che, naturalmente dell'opera. L'unica piccola pecca che trovo è l'uso della citazione: hai scelto di inserirla all'inizio del testo, come preludio alla storia, e questo va bene, ma la trovo poco riconducibile al contenuto del racconto. 

Gradimento personale 6/8 
Ho apprezzato molto la rielaborazione che hai fatto del mito raccontato da Apuleio, così come la tua abilità evocativa: lavori molto per immagini, e l'uso sapiente che fai del lessico ti permette di far evocare con spontaneità e già a una prima lettura le scene, i luoghi e i personaggi di cui stai raccontando. 
 Ho personalmente apprezzato meno la mancanza di coinvolgimento emotivo che consegue alle scelte stilistiche che hai fatto, non mi sono trovata particolarmente coinvolta nella storia né nella psicologia dei personaggi e nelle loro vicende, mentre sono invece riuscita perfettamente ad immaginarmeli in carne ed ossa a muoversi nello spazio e nel tempo del tuo racconto, cosa che non è assolutamente da tutti. 
Brava, complimenti! 

Bonus pacchetto: 2/2 

Bonus fandom: 0/1 

Tot. 51/63

Leggi la risposta dell'autore

Premio per il contest: The Contest is Here!
_Sherazade_ :premio per il miglior uso dell’immagine

Cara! Sapevo di andare sul sicuro, avendo già letto qualcosa di tuo, e questa curatissima elaborazione del mito di Eros e Psiche mi ha colpita subito.
Premetto che non ricordo la versione di Apuleio, ma quella “base” dei tanti testi di mitologia greca che ho letto, quindi non sono certa di quali aggiustamenti siano tuoi, ma di una cosa sono sicura: hai fatto un lavoro fantastico!
Una cosa mi ha colpita di più, in particolare ( e che visto il tuo nick sul forum mi sembra d’obbligo): la somiglianza di questa vicenda con quella di Cenerentola!
Le sorelle sono la parte che proprio non mi sovviene se sono “vere”, ma se così non fosse, onore a te! ci stanno benissimo.
E in fondo, perché le favole sono così eterne? Perché sono i miti moderni, piene di simboli universali, forti e radicati nella memoria collettiva.
E le prove, che hai descritto con minuzia eppure senza mai annoiare in una OS lunghissima?
Sia quella della separazione dei semini che dell’acqua me le ricordo (ma li era il canestro bucato).
E il bello era che leggendo mi sembrava di sentirmela raccontare di nuovo, come quando da bambini volgiamo ascoltare a ripetizione la stessa fiaba della buonanotte e ci preoccupiamo che possa cambiar il finale…
mi hai catturata, ho letto tutto d’un fiato
la piccola Psiche è già ben caratterizzata all’inizio, quando è una bambina saggia, che capisce i suoi limiti, e manterrà queste premesse da adulta. Insomma, da giovane, perché è sempre una fanciulletta quella che va in sposa ad un uomo misterioso, che altri non è che il suo “childhood sweetheart”. No, in italiano non rende! ^^
La timidezza di Psiche che teme la notte di nozze è tenerissima, è così che una ragazzina può sentirsi, in queste descrizioni, come in tutti i suoi stati d’animo riconosco la tua sensibilità e dolcezza, che trasudano sempre da tutto quello che dici o fai, non solo le fiction…secondo me ce l’hai anche nella lista della spesa *-*
Anche un’altra cosa mi è piaciuto ricordare e devo ringraziarti per avermi dato la possibilità con questa recensione: che Psiche fosse offerta come Andromeda al mostro marino ( e Angelica, vero?)
in quanto il sacrificio più prezioso.
Il destino delle più belle è di avere storie d’amore più tormentate, come insegna la stessa Venere: è sì amante di Marte, ma sposa di Vulcano. L e belle coi brutti ^^ (ma oggigiorno, brutti ricchi: che tristezza)
insomma, hai aperto tante riflessioni, necessità di ripassare argomenti scolastici ché faccio figuracce, e mi hai distratta e allietata per un’oretta
il tuo stile è sempre piacevole e delicato, e il titolo un piccolo capolavoro
sono fiera di averti avuta nel contest, e spero di ritrovarti presto!
un bacio davvero ellenico,
Setsy

Leggi la risposta dell'autore

Rieccomi, dopo un po' di tempo. Una rivisitazione molto leggera e dal finale molto bello: vissero tutti felici e contenti, come qualsiasi opera Disney; beh, forse le sorelle non proprio, ma manderanno delle cartoline dall'Ade. La storia assume dei tratti leggeri e si incentra sul lato squisitamente tenero dell'amore. Qui viene descritta un'amara realtà: la bellezza porta sempre dei problemi; può portare egocentrismo, invidia e può essere una maledizione, a volte, giacché si tende a dar peso a ciò che si vede all'esterno, piuttosto che l'interno. In un certo qual modo, nonostante sia stata ingannata, anche Psiche è caduta in questa rete: voleva accertarsi che l'uomo che amava non fosse un mostro. Si è presa la sua vendetta, una vendicatrice in piena regola, e questo mi è sembrato un po' fuori dal suo schema; per carità, è fedele agli dei e latore del loro volere, tuttavia, come sarebbe strano che Biancaneve uccidesse la strega cattiva, non mi sarei mai immaginato che la fanciulla fosse in grado di pianificare un duplice omicidio in famiglia, e lo sappiamo entrambi che il paragone con Biancaneve è calzante ;) Aiutata dagli animali, dei e il suo amato; certo, mancano i sette nani, ma è un dettaglio opinabile. Ad ogni modo, questa è stata un bella one shot, come sempre, che giuro stavo prendendo a male; quando è inciampata, facendo cadere il sacchetto, ho stretto i denti: non poteva essere così sfortunata. Per ora, mi fermo qui :) Alla prossima da 
Spettro94 

Leggi la risposta dell'autore